LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Tutto brucia – dal 27 febbraio in libreria

20,00
Questa è la storia di tre donne che hanno perso tutto. Anche la paura. Ecco perché sono così pericolose. Aura Reyes, la mente: fino a poco tempo fa era una dirigente di successo, proprietaria di una lussuosa villa e madre di due figlie me-ra-vi-glio-se (così, scandendo bene le sillabe). Ora la attende una pena detentiva per frode su larga scala e riciclaggio di denaro. Mari Paz Celeiro, il braccio: una gallega tenace, in grado di piantare cime di rapa e arruolarsi nel corpo d’élite della Legine. Temprata da tante battaglie, da cinque anni attraversa un periodo difficile (in pratica, vive nella sua auto). Sere Quijano, l’hacker: ingegnera informatica e strega del caos. Le sue capacità tecnologiche sono inversamente proporzionali all’efficacia della sua magia. Ha un’enorme virtù: crede ciecamente in tutto ciò che fa.
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Tutto brucia – dal 27 febbraio in libreria

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Questa è la storia di tre donne che hanno perso tutto. Anche la paura. Ecco perché sono così pericolose. Aura Reyes, la mente: fino a poco tempo fa era una dirigente di successo, proprietaria di una lussuosa villa e madre di due figlie me-ra-vi-glio-se (così, scandendo bene le sillabe). Ora la attende una pena detentiva per frode su larga scala e riciclaggio di denaro. Mari Paz Celeiro, il braccio: una gallega tenace, in grado di piantare cime di rapa e arruolarsi nel corpo d’élite della Legine. Temprata da tante battaglie, da cinque anni attraversa un periodo difficile (in pratica, vive nella sua auto). Sere Quijano, l’hacker: ingegnera informatica e strega del caos. Le sue capacità tecnologiche sono inversamente proporzionali all’efficacia della sua magia. Ha un’enorme virtù: crede ciecamente in tutto ciò che fa.
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I ragazzi del massacro. Un’indagine di Duca Lamberti

19,00
Matilde Crescenzaghi insegna in una scuola serale frequentata da ragazzi con storie difficili alle spalle, divisi tra riformatorio e famiglie problematiche. Quando la donna viene ritrovata uccisa, brutalmente seviziata all’interno della scuola, gli studenti sono i primi sospettati, ma si accusano l’un l’altro e l’indagine sembra a un punto morto. Duca Lamberti, poliziotto dai metodi poco ortodossi e dal fiuto infallibile, non è un uomo che si accontenta. Inizia così a scavare nelle vite degli studenti, ragazzi che ora sembrano carnefici senza pietà, ora appaiono come vittime di vicende più grandi di loro. Mentre batte la città tra interrogatori, appostamenti, incontri proibiti, Duca si trova a scoprire che la sua è un’indagine sulle seconde possibilità che la vita riserva ad alcuni e nega ad altri, in base a un destino imprevedibile che lui è determinato ad affrontare. “Anche in questo romanzo, come in tutte le sue storie, lo sguardo di Scerbanenco sui suoi simili è da spietato entomologo: [...] il catalogo del male è completo e possiamo usarlo come guida per aggirarci per le strade di Milano, città che è assoluta protagonista, con le sue vie del centro, ancora popolari, e quelle della zona nordorientale, la stessa dove viveva l’autore, già protese verso un futuro metropolitano.” (Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco).
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I ragazzi del massacro. Un’indagine di Duca Lamberti

19,00
Matilde Crescenzaghi insegna in una scuola serale frequentata da ragazzi con storie difficili alle spalle, divisi tra riformatorio e famiglie problematiche. Quando la donna viene ritrovata uccisa, brutalmente seviziata all’interno della scuola, gli studenti sono i primi sospettati, ma si accusano l’un l’altro e l’indagine sembra a un punto morto. Duca Lamberti, poliziotto dai metodi poco ortodossi e dal fiuto infallibile, non è un uomo che si accontenta. Inizia così a scavare nelle vite degli studenti, ragazzi che ora sembrano carnefici senza pietà, ora appaiono come vittime di vicende più grandi di loro. Mentre batte la città tra interrogatori, appostamenti, incontri proibiti, Duca si trova a scoprire che la sua è un’indagine sulle seconde possibilità che la vita riserva ad alcuni e nega ad altri, in base a un destino imprevedibile che lui è determinato ad affrontare. “Anche in questo romanzo, come in tutte le sue storie, lo sguardo di Scerbanenco sui suoi simili è da spietato entomologo: [...] il catalogo del male è completo e possiamo usarlo come guida per aggirarci per le strade di Milano, città che è assoluta protagonista, con le sue vie del centro, ancora popolari, e quelle della zona nordorientale, la stessa dove viveva l’autore, già protese verso un futuro metropolitano.” (Dalla prefazione di Cecilia Scerbanenco).
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Un colpevole in giuria

19,00
Siamo in America, all'epoca del proibizionismo e della Grande Depressione, e nella stanza della giuria del tribunale di Sheffield dodici giurati devono decidere sulla colpevolezza o innocenza di Karen Garretti, accusata di aver ucciso il suo amante Sebastian Como, contrabbandiere sciupafemmine e proprietario di una distilleria illegale. Molti dei giurati propendono per l’assoluzione, ma sembrano cambiare idea sotto la pressione di Mrs Vanguard, una ricca matrona onnipresente nella vita sociale della cittadina. Il verdetto non è ancora stato emesso quando proprio Mrs Vanguard perde i sensi e poco dopo muore avvelenata. Tutti i giurati sono sospettati, incluso il dottor March, che l'ha assistita nei suoi ultimi momenti di vita. A indagare sul delitto viene chiamato il procuratore Pitt, un vero mastino dai metodi spicci, e il giovane detective Brennon, capace ma inesperto. Un aiuto inaspettato verrà da una giurata, Angeline Tredennick, la cui innata curiosità fornirà preziosi suggerimenti per la soluzione del caso. Un mystery che, oltre a portarci nell'America dei primi decenni del secolo scorso, offre una viva immagine di come venivano percepiti gli immigrati italiani.
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Un colpevole in giuria

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Siamo in America, all'epoca del proibizionismo e della Grande Depressione, e nella stanza della giuria del tribunale di Sheffield dodici giurati devono decidere sulla colpevolezza o innocenza di Karen Garretti, accusata di aver ucciso il suo amante Sebastian Como, contrabbandiere sciupafemmine e proprietario di una distilleria illegale. Molti dei giurati propendono per l’assoluzione, ma sembrano cambiare idea sotto la pressione di Mrs Vanguard, una ricca matrona onnipresente nella vita sociale della cittadina. Il verdetto non è ancora stato emesso quando proprio Mrs Vanguard perde i sensi e poco dopo muore avvelenata. Tutti i giurati sono sospettati, incluso il dottor March, che l'ha assistita nei suoi ultimi momenti di vita. A indagare sul delitto viene chiamato il procuratore Pitt, un vero mastino dai metodi spicci, e il giovane detective Brennon, capace ma inesperto. Un aiuto inaspettato verrà da una giurata, Angeline Tredennick, la cui innata curiosità fornirà preziosi suggerimenti per la soluzione del caso. Un mystery che, oltre a portarci nell'America dei primi decenni del secolo scorso, offre una viva immagine di come venivano percepiti gli immigrati italiani.
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Sei donne e un libro

15,00

di Augusto De Angelis
i Dobloni 2022

Le mura domestiche possono essere un rifugio o un vero inferno. Anche questa volta toccherà al commissario De Vincenzi squarciare il velo e scoprire il mostro che si cela nel cuore della “gente per bene”.

Senatore e medico di successo, una attività ben avviata e una moglie splendida, Ugo Magni sembra avere tutto il meglio dalla vita. E quando il suo cadavere viene ritrovato riverso sul pavimento di una polverosa libreria antiquaria, nessuno sa farsene una ragione. Al commissario De Vincenzi molti indizi non tornano e accantona subito l’idea di tentato furto finito male. Ma quali segreti nasconde la vittima? Chi sono le sei donne che puntellano l’indagine di De Vincenzi? E cosa c’entra con lui un circolo di spiritisti?
Solo un attento conoscitore dell’animo umano come Carlo De Vincenzi sembra poter dare risposta a queste domande.

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di Augusto De Angelis
i Dobloni 2022

Le mura domestiche possono essere un rifugio o un vero inferno. Anche questa volta toccherà al commissario De Vincenzi squarciare il velo e scoprire il mostro che si cela nel cuore della “gente per bene”.

Senatore e medico di successo, una attività ben avviata e una moglie splendida, Ugo Magni sembra avere tutto il meglio dalla vita. E quando il suo cadavere viene ritrovato riverso sul pavimento di una polverosa libreria antiquaria, nessuno sa farsene una ragione. Al commissario De Vincenzi molti indizi non tornano e accantona subito l’idea di tentato furto finito male. Ma quali segreti nasconde la vittima? Chi sono le sei donne che puntellano l’indagine di De Vincenzi? E cosa c’entra con lui un circolo di spiritisti?
Solo un attento conoscitore dell’animo umano come Carlo De Vincenzi sembra poter dare risposta a queste domande.

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Traditori di tutti. Un’indagine di Duca Lamberti

18,00
Duca Lamberti era un medico prima di finire in carcere per essersi spinto troppo in là nell’alleviare le sofferenze di una sua paziente. Forse è un uomo giusto, certamente sa frequentare con un certo talento i lati oscuri dell’esistenza. Questa qualità lo rende apprezzato quando si tratta di incarichi molto particolari, come aiutare una giovane apparentemente sprovveduta che non vuole deludere il suo futuro sposo. Ma Lamberti ha un intuito speciale per scoprire quando le persone mentono, e in questa vicenda troppe cose puzzano di bruciato. Una coppia annegata in macchina nel Naviglio fuori Milano, in un modo che ricorda un omicidio accaduto diversi anni prima. Una valigia misteriosa che porta a un ristorante di provincia dove il piatto forte del menù non va molto d’accordo con la legge. Una storia di spie e tradimenti che riapre le ferite della Seconda guerra mondiale. In un’Italia dove tutto è possibile ma non ci si può fidare di nessuno, che guarda incantata la televisione mentre il crimine allunga le mani sottobanco, la polizia ha di nuovo bisogno di Duca Lamberti.
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Traditori di tutti. Un’indagine di Duca Lamberti

18,00
Duca Lamberti era un medico prima di finire in carcere per essersi spinto troppo in là nell’alleviare le sofferenze di una sua paziente. Forse è un uomo giusto, certamente sa frequentare con un certo talento i lati oscuri dell’esistenza. Questa qualità lo rende apprezzato quando si tratta di incarichi molto particolari, come aiutare una giovane apparentemente sprovveduta che non vuole deludere il suo futuro sposo. Ma Lamberti ha un intuito speciale per scoprire quando le persone mentono, e in questa vicenda troppe cose puzzano di bruciato. Una coppia annegata in macchina nel Naviglio fuori Milano, in un modo che ricorda un omicidio accaduto diversi anni prima. Una valigia misteriosa che porta a un ristorante di provincia dove il piatto forte del menù non va molto d’accordo con la legge. Una storia di spie e tradimenti che riapre le ferite della Seconda guerra mondiale. In un’Italia dove tutto è possibile ma non ci si può fidare di nessuno, che guarda incantata la televisione mentre il crimine allunga le mani sottobanco, la polizia ha di nuovo bisogno di Duca Lamberti.
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Tutti i racconti

30,00
«C'è l'ennesimo stereotipo che vuole che i racconti, per un autore che scrive romanzi, siano una produzione minore. Qualcosa che fai per forza perché te la chiedono per lo spazio ristretto di una rivista, o perché quell'anno non hai un'idea buona per qualcosa di più lungo, per cui tanto vale un'antologia, magari raschiando il proverbiale fondo del barile. Be', non è vero. Per un autore i racconti sono la stanza dei giochi. Un posto libero in cui correre, proprio come fanno i bambini. Un posto in cui giocare. E soprattutto per gli scrittori di gialli, che a giocare ci sono più abituati degli scrittori cosiddetti 'seri', e quindi figurarsi uno come Ellery Queen. Nei racconti si sperimenta, si prova, si inventa e ci si diverte. Nei racconti si dà tutto subito, proprio perché il traguardo è vicino, come nei cento metri, e non puoi permetterti nessun cedimento, nessun errore. Sono meravigliosi, i racconti. Ellery Queen ha scritto una quarantina di romanzi, va bene, ma anche un gran bel numero di racconti, e se volete sapere quanti andate a contarli nell'indice, perché qui ci sono praticamente tutti. Ce n'è anche uno in più, che era inedito in Italia». (Carlo Lucarelli)
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Tutti i racconti

30,00
«C'è l'ennesimo stereotipo che vuole che i racconti, per un autore che scrive romanzi, siano una produzione minore. Qualcosa che fai per forza perché te la chiedono per lo spazio ristretto di una rivista, o perché quell'anno non hai un'idea buona per qualcosa di più lungo, per cui tanto vale un'antologia, magari raschiando il proverbiale fondo del barile. Be', non è vero. Per un autore i racconti sono la stanza dei giochi. Un posto libero in cui correre, proprio come fanno i bambini. Un posto in cui giocare. E soprattutto per gli scrittori di gialli, che a giocare ci sono più abituati degli scrittori cosiddetti 'seri', e quindi figurarsi uno come Ellery Queen. Nei racconti si sperimenta, si prova, si inventa e ci si diverte. Nei racconti si dà tutto subito, proprio perché il traguardo è vicino, come nei cento metri, e non puoi permetterti nessun cedimento, nessun errore. Sono meravigliosi, i racconti. Ellery Queen ha scritto una quarantina di romanzi, va bene, ma anche un gran bel numero di racconti, e se volete sapere quanti andate a contarli nell'indice, perché qui ci sono praticamente tutti. Ce n'è anche uno in più, che era inedito in Italia». (Carlo Lucarelli)
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Nefando

16,15
D . NEFANDO VIAGGIO VERSO LE VISCERE DI UNA STANZA E' STATO UN VIDEOGIOCO ONLINE POCO CONOSCIUTO E SUBITO ELIMINATO DALLA RETE A CAUSA DEL SUO CRITICATO CONTENUTO SENSIBILE LE ESPERIENZE DEI GIOCATORI SONO ORA AL CENTRO DEI DIBATTITI GAMERS NEI FORUM PIU' PROFONDI DEL DEEP WEB PERO' GLI UTENTI NON SEMBRANO METTERSI D'ACCORDO: ERA UN GIOCO DELL'ORRORE PER NERD UNA IMMORALE MESSA IN SCENA OPPURE UN ESERCIZIO POETICO? LE VISCERE DI QUELLA STANZA SONO DAVVERO COSI' PROFONDE E CONTORTE? SEI GIOVANI CONDIVIDONO UN APPARTAMENTO A BARCELLONA E LE LORO STANZE VIBRANO COME ALVEARI IN CIASCUNA DI ESSE FERVONO ATTIVITA' INQUIETANTI E TURBANTI I LORO SPAZI PRIVATI SONO ARCHITETTURE BIANCHE DOVE SI ESPLORA IL TERRITORIO DEI CORPI DELLA MENTE E DELL'INFANZIA SPIRAGLI SULL'ABIETTO E SUL RACCONTO CHE LI COLLEGA AL PROCESSO DI CREAZIONE DI UN VIDEOGIOCO DI CULTO
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Nefando

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D . NEFANDO VIAGGIO VERSO LE VISCERE DI UNA STANZA E' STATO UN VIDEOGIOCO ONLINE POCO CONOSCIUTO E SUBITO ELIMINATO DALLA RETE A CAUSA DEL SUO CRITICATO CONTENUTO SENSIBILE LE ESPERIENZE DEI GIOCATORI SONO ORA AL CENTRO DEI DIBATTITI GAMERS NEI FORUM PIU' PROFONDI DEL DEEP WEB PERO' GLI UTENTI NON SEMBRANO METTERSI D'ACCORDO: ERA UN GIOCO DELL'ORRORE PER NERD UNA IMMORALE MESSA IN SCENA OPPURE UN ESERCIZIO POETICO? LE VISCERE DI QUELLA STANZA SONO DAVVERO COSI' PROFONDE E CONTORTE? SEI GIOVANI CONDIVIDONO UN APPARTAMENTO A BARCELLONA E LE LORO STANZE VIBRANO COME ALVEARI IN CIASCUNA DI ESSE FERVONO ATTIVITA' INQUIETANTI E TURBANTI I LORO SPAZI PRIVATI SONO ARCHITETTURE BIANCHE DOVE SI ESPLORA IL TERRITORIO DEI CORPI DELLA MENTE E DELL'INFANZIA SPIRAGLI SULL'ABIETTO E SUL RACCONTO CHE LI COLLEGA AL PROCESSO DI CREAZIONE DI UN VIDEOGIOCO DI CULTO
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Le principesse di Acapulco

8,90
di Giorgio Scerbanenco Chi ha ucciso la principessa Alessandra Rudescenko, sull'orlo della sua piscina di Acapulco, all'alba di una notte di festa in cui si è bevuto troppo alcol? Sua madre, la principessa Nicoletta, si è accusata un po' troppo in fretta di una «imprudenza» che potrebbe coprire un delitto, commesso da altri. Ma allora chi è l'assassino della bella Alessandra? Forse il quinto marito di Nicoletta, Domingo Urrales, che amava troppo la figliastra? O l'equivoco Heinrich Bergen, cacciatore di dote, fresco vedovo dell'uccisa? O qualcun altro della piccola corte ambigua che sta attorno alla vera principessa, Sofia Rudescenko, che ha conosciuto lo zar e le feste di Pietroburgo? Un italiano, un giovane diplomatico, Ariberto Sartoris, in una lontana notte di pioggia ha ricevuto certe confidenze di Alessandra. Vuol sapere la verità. I dollari, il potere, le minacce non riusciranno a fermarlo.
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Le principesse di Acapulco

8,90
di Giorgio Scerbanenco Chi ha ucciso la principessa Alessandra Rudescenko, sull'orlo della sua piscina di Acapulco, all'alba di una notte di festa in cui si è bevuto troppo alcol? Sua madre, la principessa Nicoletta, si è accusata un po' troppo in fretta di una «imprudenza» che potrebbe coprire un delitto, commesso da altri. Ma allora chi è l'assassino della bella Alessandra? Forse il quinto marito di Nicoletta, Domingo Urrales, che amava troppo la figliastra? O l'equivoco Heinrich Bergen, cacciatore di dote, fresco vedovo dell'uccisa? O qualcun altro della piccola corte ambigua che sta attorno alla vera principessa, Sofia Rudescenko, che ha conosciuto lo zar e le feste di Pietroburgo? Un italiano, un giovane diplomatico, Ariberto Sartoris, in una lontana notte di pioggia ha ricevuto certe confidenze di Alessandra. Vuol sapere la verità. I dollari, il potere, le minacce non riusciranno a fermarlo.
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Esaurito
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Chi ha ucciso Charmian Karslake?

13,00
Charmian Karslake, bella e famosa attrice americana, viene trovata morta il giorno dopo un ballo organizzato da Sir Arthur Penn-Moreton e dalla moglie. La donna, ospite nell’aristocratica dimora di campagna di Hepton Abbey, è stata uccisa nella sua stanza, chiusa dall’interno, con la propria pistola. L’unico oggetto mancante è uno zaffiro prezioso da cui non si separa mai, ma che per la sua storia sembra solo portare sfortuna. Può essere solo il furto del gioiello il movente dell’omicidio? Starà all’ispettore Stoddart di Scotland Yard risolvere il caso, che si rivela subito intricato, dato che gli ospiti della casa, come pure gli abitanti di Hepton, hanno molti segreti da nascondere. Le indagini saranno tuttavia temporaneamente dirottate altrove, a causa di un nuovo crimine che sconvolgerà l’Abbazia: la moglie di uno dei sospettati viene infatti aggredita con brutalità, rischiando di morire. Un tipico enigma della stanza chiusa.
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Chi ha ucciso Charmian Karslake?

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Charmian Karslake, bella e famosa attrice americana, viene trovata morta il giorno dopo un ballo organizzato da Sir Arthur Penn-Moreton e dalla moglie. La donna, ospite nell’aristocratica dimora di campagna di Hepton Abbey, è stata uccisa nella sua stanza, chiusa dall’interno, con la propria pistola. L’unico oggetto mancante è uno zaffiro prezioso da cui non si separa mai, ma che per la sua storia sembra solo portare sfortuna. Può essere solo il furto del gioiello il movente dell’omicidio? Starà all’ispettore Stoddart di Scotland Yard risolvere il caso, che si rivela subito intricato, dato che gli ospiti della casa, come pure gli abitanti di Hepton, hanno molti segreti da nascondere. Le indagini saranno tuttavia temporaneamente dirottate altrove, a causa di un nuovo crimine che sconvolgerà l’Abbazia: la moglie di uno dei sospettati viene infatti aggredita con brutalità, rischiando di morire. Un tipico enigma della stanza chiusa.
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La cognizione del dolore

24,00

di Carlo Emilio Gadda

A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».

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La cognizione del dolore

24,00

di Carlo Emilio Gadda

A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».

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La cognizione del dolore

24,00

di Carlo Emilio Gadda

A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».

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A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».

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GIUDICE E IL SUO BOIA

15,00
Esiste il delitto perfetto? Gastmann, "demonio in forma umana", ne è convinto, e per dimostrarlo al commissario Bärlach - e vincere la temeraria scommessa fatta in una bettola sul Bosforo - getta uno sconosciuto dal ponte di Galata. Ormai i due sono incatenati l'uno all'altro. Per oltre quarant'anni il commissario seguirà imperterrito le orme di Gastmann, nel vano tentativo di fornire le prove dei delitti via via più audaci, efferati e sacrileghi che costui ha commesso per capriccio. Finché un giorno l'assassinio dell'ispettore Schmied della polizia di Berna - la città dove Bärlach è nato, e che lui chiama il suo "aureo sepolcro" - lo metterà nuovamente di fronte al suo nemico, e al sinistro viluppo di trame politiche e finanziarie di cui questi tira le fila. A Bärlach non resta molto da vivere: giusto il tempo di regolare i conti una volta per tutte. Ormai ha emesso il suo verdetto - ed è una condanna a morte. Quando Georges Simenon, che di noir se ne intendeva, lesse questo romanzo cupo, implacabile e lacerante, disse semplicemente: "Non so che età abbia l'autore. Se è alla sua prima prova, credo che farà strada".
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GIUDICE E IL SUO BOIA

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Esiste il delitto perfetto? Gastmann, "demonio in forma umana", ne è convinto, e per dimostrarlo al commissario Bärlach - e vincere la temeraria scommessa fatta in una bettola sul Bosforo - getta uno sconosciuto dal ponte di Galata. Ormai i due sono incatenati l'uno all'altro. Per oltre quarant'anni il commissario seguirà imperterrito le orme di Gastmann, nel vano tentativo di fornire le prove dei delitti via via più audaci, efferati e sacrileghi che costui ha commesso per capriccio. Finché un giorno l'assassinio dell'ispettore Schmied della polizia di Berna - la città dove Bärlach è nato, e che lui chiama il suo "aureo sepolcro" - lo metterà nuovamente di fronte al suo nemico, e al sinistro viluppo di trame politiche e finanziarie di cui questi tira le fila. A Bärlach non resta molto da vivere: giusto il tempo di regolare i conti una volta per tutte. Ormai ha emesso il suo verdetto - ed è una condanna a morte. Quando Georges Simenon, che di noir se ne intendeva, lesse questo romanzo cupo, implacabile e lacerante, disse semplicemente: "Non so che età abbia l'autore. Se è alla sua prima prova, credo che farà strada".
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I trentanove scalini

7,90
di John Buchan Richard Hannay è un eroe vulnerabile, una persona quasi ordinaria che tuttavia non si tira indietro e sa districarsi, forte del suoi principi e della sua intelligenza, nel "grande gioco" dello spionaggio internazionale. Ispirato alla spia scozzese Edmund Ironside e alle esperienze personali dell'autore che aveva collaborato con l'intelligence durante le guerre boere e la Prima Guerra Mondiale - l'agente segreto Richard Hannay è stato creato da John Buchan nel 1915. "I trentanove scalini", primo libro che lo vede protagonista, è ambientato a Londra alla vigilia del conflitto ed è diventato uno dei più celebri film di Alfred Hitchcock. Perfetto equilibrio di suspense e realismo, le avventure di Richard Hannay hanno portato la spy story nell'età adulta.
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I trentanove scalini

7,90
di John Buchan Richard Hannay è un eroe vulnerabile, una persona quasi ordinaria che tuttavia non si tira indietro e sa districarsi, forte del suoi principi e della sua intelligenza, nel "grande gioco" dello spionaggio internazionale. Ispirato alla spia scozzese Edmund Ironside e alle esperienze personali dell'autore che aveva collaborato con l'intelligence durante le guerre boere e la Prima Guerra Mondiale - l'agente segreto Richard Hannay è stato creato da John Buchan nel 1915. "I trentanove scalini", primo libro che lo vede protagonista, è ambientato a Londra alla vigilia del conflitto ed è diventato uno dei più celebri film di Alfred Hitchcock. Perfetto equilibrio di suspense e realismo, le avventure di Richard Hannay hanno portato la spy story nell'età adulta.
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Esaurito
Esaurito

gli elefanti hanno buona memoria

11,50
Overcliffe, Cornovaglia, 1973. Il caso è stato risolto e archiviato molti anni fa: duplice suicidio. Quando però Celia Ravenscroft decide di sposarsi, l'inquietante interrogativo sulla sorte dei suoi genitori, trovati morti su una scogliera nei pressi della loro villa in Cornovaglia, torna d'attualità, e l'inchiesta si riapre. Ariadne Oliver, amica della defunta e celebre giallista, chiede ancora una volta l'aiuto di Hercule Poirot per risolvere l'intricato puzzle. mondo, creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple.
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Overcliffe, Cornovaglia, 1973. Il caso è stato risolto e archiviato molti anni fa: duplice suicidio. Quando però Celia Ravenscroft decide di sposarsi, l'inquietante interrogativo sulla sorte dei suoi genitori, trovati morti su una scogliera nei pressi della loro villa in Cornovaglia, torna d'attualità, e l'inchiesta si riapre. Ariadne Oliver, amica della defunta e celebre giallista, chiede ancora una volta l'aiuto di Hercule Poirot per risolvere l'intricato puzzle. mondo, creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple.
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Assassinio sull’Orient Express

13,50
di Agatha Christie L'Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l'impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l'investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. "Assassinio sull'Orient-Express", apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo.
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di Agatha Christie L'Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l'impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l'investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. "Assassinio sull'Orient-Express", apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo.
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