Nuova colazione al Covo della Ladra all’insegna del Giallo, con Marina Bertamoni e il suo romanzo Chi muore giace, Fratelli Frilli editori.

Colazione con brioches, torta, caffè nero bollente e succo d’arancia per quella che sarà la mattina più fredda e invernale del secolo. Almeno così dicono i meteorologi. Noi, nel dubbio, ci riscaldiamo con una bella colazione calda e con la lettura dell’ultimo romanzo di Marina Bertamoni, edito dalla Fratelli Frilli Editori: Chi muore Giace.

Con noi, come sempre, l’autrice con la quale poter chiacchierare come tra amici e conoscere qualcosa in più del suo romanzo ambientato tra Lodi e Crema.

Chi è Amélie McFiennes, la scrittrice di romanzi rosa a sfondo erotico che vende milioni di copie in tutta Europa? Nessuno lo sa. L’autrice senza volto tutela la propria privacy in maniera ossessiva, ma in realtà dietro quel nome si nasconde Angelo Di Dio, un giovane uomo dal talento originale che ha dovuto scegliere uno pseudonimo per pubblicare i propri romanzi dopo un brutale fatto di sangue in cui è rimasto coinvolto. Un provvidenziale test del DNA ha restituito la libertà ad Angelo, ma non la fiducia negli esseri umani. Per questo si rifugia in una cascina nelle campagne tra Lodi e Crema, isolato da tutto e da tutti, dedicandosi alla sola attività che gli dia soddisfazione: la scrittura. Grazie a quello stesso test, però, l’ispettrice Luce Frambelli riesce a smuovere le acque di un caso di omicidio che la tiene impegnata da settimane: il profilo genetico di una donna strangolata, non identificata, risulta compatibile con quello di Angelo. I due sono inequivocabilmente fratelli. Ma c’è un piccolo particolare: Angelo Di Dio è figlio unico, o almeno così ha creduto fino a quel momento. Frambelli indagherà per scoprire l’identità del feroce assassino, aiutata dai colleghi della Questura di Lodi, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra il sospetto e un’attrazione per Angelo che diviene lentamente un’ossessione. Anche lo scrittore condurrà la propria ricerca personale, muovendosi tra Lodi, Milano e la Spagna, consapevole del rischio che la sua vita ne possa uscire sconvolta.