Non vi convince Stephen King? Perché “scrive”? Effettivamente “scrive”… Vi consiglio “Il paese delle pazze risate” di Jonathan Carroll, il suo esordio. 

Non vi convince Stephen King? Perché “scrive”? Effettivamente “scrive”…
Vi consiglio Il paese delle pazze risate di Jonathan Carroll, il suo esordio.

Vi ricorderà Cronache Marziane di Ray Bradbury.
Ma c’è un passo in più. Non è un horror.
È un libro per tutti, come una fiaba. È un libro semplice, perciò fa un po’ paura, perché è perturbante.
Il paese delle pazze risate racconta la storia di un professore di letteratura, figlio di una star del cinema, che decide di scrivere la biografia del suo scrittore preferito, uno scrittore di fiabe. E per farlo andrà nel paese delle pazze risate, nel Midwest. Dove tutto è così conciliante e familiare. Ma dove tutto si fa sempre più estraneo e sinistro. Perché “mai giocare con la fantasia degli altri”, dice Jacques Lacan. Soprattutto con la fantasia del tuo scrittore preferito. “Il paese delle pazze risate” è un libro che ci ricorda il senso più profondo, e più perturbante, del creare e dello scrivere.

Non guarderete mai più a un cane, a un bull terrier, solo come a un cane.

 


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