Un tributo ad un grande scrittore, un pensiero per essergli vicini e tanti buoni consigli di lettura firmati Andrea Camilleri.

In questi ultimi giorni uno degli argomenti più chiacchierati sono state le condizioni di salute di Andrea Camilleri. E noi, che dello scrittore siculo abbiamo un’altissima stima e non abbiamo paura di chiamarlo “maestro”, vogliamo raccontarvi il suo spirito osservatore e la sua capacità di racontare. 

Classe 1925, studi classici, temperamento ribelle, un percorso di studi all’Accademia Silvio D’Amico, Andrea Camilleri si forma come regista e sceneggiatore, cominciando a lavorare in teatro nel 1942 e il suo legame la drammaturgia non cessa neppure dopo i successi, come scrittore, delle avventure del suo personaggio più famoso, Salvo Montalbano. Il primo romanzo che lo vede protagonista è La forma dell’acqua, pubblicato da Sellerio nel 1994 e, ad oggi, sono quasi 45 i titoli a lui legati. Ma la vita letteraria di Andrea Camilleri non si esaurisce a Vigata, con Montalbano. 

Sperimentali e fuori dagli schemi narrativi classici sono anche romanzi come Privo di titolo, pubblicato sempre da Sellerio nel 2005. Romanzi dove l’impronta investigativa, il colore “giallo” della storia spesso rimane, ma lascia spazio anche all’indagine e ricostruzione storica di un mondo, e di una cultura, profondamente siciliana. 

Camilleri scrive anche favole, storie magiche che affondano le radici nella classicità e nel mito e grazie alle quali rivive la tradizione sicula drammaturgia, la latente tradizione greca che sopravvive in una cultura ricca di significati e simbologie. Fanno parte di questo novero, Maruzza Musimeci, Il casellante e Il sonaglio, una vera e propria trilogia fantastica. 
Ma ci sono anche divertimenti letterari come quelli creati insieme al compianto Ugo Gregoretti, Pinocchio (mal) visto dal gatto e la volpe: una favola al contrario, che vede come protagonisti il gatto e la volpe che tentano in tutti i modi di riabilitare la propria reputazione!

Anche se proprio questo suo legame profondo con la cultura sicula gli è valso non poche critiche, Andrea Camilleri rimane un personaggio dalla cultura profonda, un animo eclettico che vale la pena avvicinare, anche per sola curiosità. 

Articolo apparso su InFolio di giugno