perché al Covo non ci saranno solo libri, ma spunti e riflessioni per esplorare il nostro presente.
Arriva febbraio e, come di consueto, arriva anche il programma dei nuovi appuntamenti in libreria.
Se ci avete seguito nei giorni scorsi, vi avevo promesso un po’ più di lentezza e qualche riflessione in più.
Ecco, allora, che questo febbraio si apre proprio in questa direzione. Dal bullismo, ad un mondo di cloni, dalle letture per i piccoli lettori, a quelle per i lettori un po’ più grandi. Questo febbraio vogliamo raccogliere qualche spunto e qualche riflessione in più per esplorare il nostro presente con un po’ più di consapevolezza (o almeno di proviamo!).
E allora, ecco cosa ci attende in questa prima parte di febbraio al Covo!
Gli autori
Paolo Roversi
sabato 8 febbraio, alle 18:30, saremo in compagnia di Paolo Roversi per parlare del suo nuovo thriller, pubblicato da SEM, “Psychokiller. Nella mente dell’assassino“
In una Milano attualissima e brillantemente descritta, l’autore muove con maestria personaggi dalla doppia faccia, sbirri senza scrupoli e fuori dagli schemi, donne affascinanti e pericolose.
Lello Gurrado
Mercoledì 12 febbraio il Covo della Ladra ospita Lello Gurrado e il suo nuovo romanzo “Quattro bravi ragazzi. Storie di ordinario bullismo”.
In una calda e sonnolenta primavera, una serie di morti sospette lascia la città incredula e addolorata. L’indagine, condotta dal commissario Amoroso, lascia affiorare a poco a poco una storia in cui segreti, rancore e violenza si intrecciano a un fenomeno pericoloso e quanto mai attuale: il bullismo.
A condurre la serata Barbara Monteverdi, accompagnata dalle letture de Le Voci degli Altri.
Nicoletta Vallorani
Sabato 15 febbraio, Nicoletta Vallorani, una delle più grandi autrici italiane di genere, torna alla narrativa e presenta il suo nuovo romanzo “Avrai i miei occhi” con l’editore Giorgio Reali e la curatrice Chiara Reali.
Sullo sfondo di una Milano invernale Olivia e Nigredo, anime gemelle, sopravvissuti a tempi migliori, a tempi diversi, non sono pronti ad arrendersi all’età e alla devastazione che li circonda. Vivono quasi sospesi ancora in cerca di attimi di bellezza, e di un’idea di giustizia diversa da quella immaginata dal Potere.