Tutto brucia – dal 27 febbraio in libreria
Tutto brucia – dal 27 febbraio in libreria
L’ORIZZONTE DELLA NOTTE
L’ORIZZONTE DELLA NOTTE
L’uomo senza una scarpa – Dal 22 febbraio
L’uomo senza una scarpa – Dal 22 febbraio
l’ombra della solitudine
l’ombra della solitudine
Furia
Furia
L’enigma della carta Varese
L’enigma della carta Varese
Il sangue di Giuda – ebook
Il sangue di Giuda – ebook
Capodanno nero
Capodanno nero
Epifania di sangue
Epifania di sangue
Delitti sotto l’albero
Delitti sotto l’albero
Madame la commissaire e la morte in convento
Madame la commissaire e la morte in convento
Il triangolo d’oro. Arsenio Lupin
Il triangolo d’oro. Arsenio Lupin
Ladro gentiluomo. Arsenio Lupin
Ladro gentiluomo. Arsenio Lupin
La donna dai due sorrisi. Arsenio Lupin
La donna dai due sorrisi. Arsenio Lupin
La contessa di Cagliostro. Arsenio Lupin
La contessa di Cagliostro. Arsenio Lupin
Il caso del dolce di Natale
Il caso del dolce di Natale
Il Natale di Poirot
Il Natale di Poirot
Mani nude
Mani nude
I delitti della salina
I delitti della salina
Il silenzio degli innocenti
Il silenzio degli innocenti
Arsenio Lupin. L’isola delle trenta bare. Ediz. integrale
Arsenio Lupin. L’isola delle trenta bare. Ediz. integrale
Soledad
Soledad
Un castello di bugie
Un castello di bugie
Il giudice Surra
Il giudice Surra
Delitto a Kolonaki
Delitto a Kolonaki
Le ombre della sera
Le ombre della sera
La vacanza del commissario Maugeri
La vacanza del commissario Maugeri
Torno presto
Torno presto
Requiem di provincia
Requiem di provincia
Metropolis. StraStoria di una Milano (In)cosciente
Metropolis. StraStoria di una Milano (In)cosciente
La sconosciuta di Porta Venezia
La sconosciuta di Porta Venezia
La barchetta di cristallo
La barchetta di cristallo
Il codice dei sensi
Il codice dei sensi
L’educazione delle farfalle
L’educazione delle farfalle
Le carte segrete della Serenissima
Le carte segrete della Serenissima
L’estate di Sicari
L’estate di Sicari
Cloruro di sodio
Cloruro di sodio
Riusciranno i nostri eroi e ritrovare l’amico…
Riusciranno i nostri eroi e ritrovare l’amico…
La meccanica degli spiriti
La meccanica degli spiriti
Trilogia nera
La gatta ha visto tutto
La gatta ha visto tutto
Sole e sangue
Il fantasma del vicario
Il fantasma del vicario
misfatto della tonnara
misfatto della tonnara
Nelle loro mani
Nelle loro mani
Predatori notturni. Assedio a Roma Sud
Predatori notturni. Assedio a Roma Sud
Anna
holly
holly
Uno studio in rosso
Uno studio in rosso
Una Notte Morte E Tempestosa
Una Notte Morte E Tempestosa
Ombre sul lago. I delitti del lago di Como
Ombre sul lago. I delitti del lago di Como
Stai zitta
Stai zitta
Labirinti
Labirinti
Tira molla e messeda
Tira molla e messeda
Tra due mondi
Tra due mondi
L’ufficio degli affari occulti
L’ufficio degli affari occulti
La signora Morgerstern e il male
La signora Morgerstern e il male
Un’osteria a Milano
Un’osteria a Milano
Puzzle
Puzzle
I delitti di Whitechapel
I delitti di Whitechapel
La vendetta è mia. Mike Hammer. Vol. 3
La vendetta è mia. Mike Hammer. Vol. 3
Superficie
Superficie
Ciao ciao commissario
Ciao ciao commissario
L’istinto del gatto
L’istinto del gatto
La memoria del lago. I delitti del casello
La memoria del lago. I delitti del casello
Sei donne e un libro
di Augusto De Angelis
i Dobloni 2022
Le mura domestiche possono essere un rifugio o un vero inferno. Anche questa volta toccherà al commissario De Vincenzi squarciare il velo e scoprire il mostro che si cela nel cuore della “gente per bene”.
Senatore e medico di successo, una attività ben avviata e una moglie splendida, Ugo Magni sembra avere tutto il meglio dalla vita. E quando il suo cadavere viene ritrovato riverso sul pavimento di una polverosa libreria antiquaria, nessuno sa farsene una ragione. Al commissario De Vincenzi molti indizi non tornano e accantona subito l’idea di tentato furto finito male. Ma quali segreti nasconde la vittima? Chi sono le sei donne che puntellano l’indagine di De Vincenzi? E cosa c’entra con lui un circolo di spiritisti?
Solo un attento conoscitore dell’animo umano come Carlo De Vincenzi sembra poter dare risposta a queste domande.
Sei donne e un libro
di Augusto De Angelis
i Dobloni 2022
Le mura domestiche possono essere un rifugio o un vero inferno. Anche questa volta toccherà al commissario De Vincenzi squarciare il velo e scoprire il mostro che si cela nel cuore della “gente per bene”.
Senatore e medico di successo, una attività ben avviata e una moglie splendida, Ugo Magni sembra avere tutto il meglio dalla vita. E quando il suo cadavere viene ritrovato riverso sul pavimento di una polverosa libreria antiquaria, nessuno sa farsene una ragione. Al commissario De Vincenzi molti indizi non tornano e accantona subito l’idea di tentato furto finito male. Ma quali segreti nasconde la vittima? Chi sono le sei donne che puntellano l’indagine di De Vincenzi? E cosa c’entra con lui un circolo di spiritisti?
Solo un attento conoscitore dell’animo umano come Carlo De Vincenzi sembra poter dare risposta a queste domande.
La vita paga il sabato
La vita paga il sabato
Horrorstör
Horrorstör
Grosso guaio a Roma sud
Grosso guaio a Roma sud
Il complotto dei Calafati
Il complotto dei Calafati
Il banchiere assassinato. Le undici meno una
Il banchiere assassinato. Le undici meno una
Venere privata
Venere privata
La pesca dello spada
La pesca dello spada
Tutti i racconti
Tutti i racconti
Nefando
Nefando
Il Francese
Il Francese
Intrigo bretone. Omicidio a Pont-Aven. Il primo caso del commissario Dupin
Intrigo bretone. Omicidio a Pont-Aven. Il primo caso del commissario Dupin
Tutti mentono
Tutti mentono
Casino totale
Casino totale
Morte a Porta Venezia. La magliaia Delia indaga in una Milano deserta
Morte a Porta Venezia. La magliaia Delia indaga in una Milano deserta
I sette peccati e le sette virtù capitali
I sette peccati e le sette virtù capitali
L’uomo con la valigia
L’uomo con la valigia
Il caso Kakoiannis-Sforza
Il caso Kakoiannis-Sforza
Gli insospettabili
Gli insospettabili
Rosa elettrica
Rosa elettrica
Viale dei Giganti
Viale dei Giganti
Il segreto di Greenshore
Il segreto di Greenshore
Una rabbia semplice
Una rabbia semplice
Autobiografia di Petra Delicado – Giménez Bartlett Alicia
Nei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, la protagonista Petra Delicado della polizia di Barcellona non è solo l'ispettrice, brusca, franca e femminista, che risolve i delitti consumando le suole delle scarpe. È anche altro: la determinazione a essere riconosciuta in quanto donna, la rivendicazione di indipendenza rispetto al passato politico del suo paese e, assieme, la voglia di capire la società in cui vive, passando per gli angoli bui, dentro le abitudini mentali, i costumi e le differenze sociali (e magari, facendo leva su questi dati di fondo per scoprire l'assassino). Così inchiesta dopo inchiesta il personaggio Petra si è mostrato al lettore sempre più ricco di aspetti umani, di vicende personali, di pieghe psicologiche. Secondo un progetto che adesso sembra essere stato chiaro fin dall'inizio, cioè scrivere la storia di una donna dei nostri tempi che per mestiere risolve avvincenti enigmi criminali, sullo sfondo di una società complessa e piena di ingiustizie. È così nata l'esigenza, dopo i tanti romanzi che ne raccontano le avventure, del Romanzo di Petra: che ne riveli il prima delle imprese, la famiglia in cui è nata, la formazione, i primi amori, le scelte vitali, il modellarsi della personalità per l'azione degli incontri fatti ma anche dei cambiamenti della Storia. Figlia di repubblicani, contraddittoriamente frequenta una scuola di suore, le cui aule sono intrise di un oppressivo senso del peccato. È la Spagna clerico fascista del dittatore Franco al suo tramonto: lei ne esce quando scoppiano le grandi proteste studentesche. Con la scoperta del sesso e i primi amori germoglia in Petra l'orgoglio femminile. Ma il vero squarcio nell'esistenza è il matrimonio «borghese»: la vita da «signora» le inocula quello scetticismo, quasi il nichilismo che, nel corso delle indagini, oppone ai valori per bene (che sono per lei il contrario della pietà che prova verso il vero dolore delle vittime). La scuola di polizia le offre il primo spaccato sociale a tutto tondo che si presenti ai suoi occhi. E se si guarda al panorama letterario, non costituisce un evento comune un autore che scrive l'autobiografia del suo personaggio; lo si può fare solo quando questo personaggio ha una personalità così forte che vogliamo sapere tutto della sua vita. Traduttore: Nicola M. Numero pagine: 464
Autobiografia di Petra Delicado – Giménez Bartlett Alicia
Nei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, la protagonista Petra Delicado della polizia di Barcellona non è solo l'ispettrice, brusca, franca e femminista, che risolve i delitti consumando le suole delle scarpe. È anche altro: la determinazione a essere riconosciuta in quanto donna, la rivendicazione di indipendenza rispetto al passato politico del suo paese e, assieme, la voglia di capire la società in cui vive, passando per gli angoli bui, dentro le abitudini mentali, i costumi e le differenze sociali (e magari, facendo leva su questi dati di fondo per scoprire l'assassino). Così inchiesta dopo inchiesta il personaggio Petra si è mostrato al lettore sempre più ricco di aspetti umani, di vicende personali, di pieghe psicologiche. Secondo un progetto che adesso sembra essere stato chiaro fin dall'inizio, cioè scrivere la storia di una donna dei nostri tempi che per mestiere risolve avvincenti enigmi criminali, sullo sfondo di una società complessa e piena di ingiustizie. È così nata l'esigenza, dopo i tanti romanzi che ne raccontano le avventure, del Romanzo di Petra: che ne riveli il prima delle imprese, la famiglia in cui è nata, la formazione, i primi amori, le scelte vitali, il modellarsi della personalità per l'azione degli incontri fatti ma anche dei cambiamenti della Storia. Figlia di repubblicani, contraddittoriamente frequenta una scuola di suore, le cui aule sono intrise di un oppressivo senso del peccato. È la Spagna clerico fascista del dittatore Franco al suo tramonto: lei ne esce quando scoppiano le grandi proteste studentesche. Con la scoperta del sesso e i primi amori germoglia in Petra l'orgoglio femminile. Ma il vero squarcio nell'esistenza è il matrimonio «borghese»: la vita da «signora» le inocula quello scetticismo, quasi il nichilismo che, nel corso delle indagini, oppone ai valori per bene (che sono per lei il contrario della pietà che prova verso il vero dolore delle vittime). La scuola di polizia le offre il primo spaccato sociale a tutto tondo che si presenti ai suoi occhi. E se si guarda al panorama letterario, non costituisce un evento comune un autore che scrive l'autobiografia del suo personaggio; lo si può fare solo quando questo personaggio ha una personalità così forte che vogliamo sapere tutto della sua vita. Traduttore: Nicola M. Numero pagine: 464
Quattro volte Natale
Quattro volte Natale
I delitti della Salina
Quando una delle sigaraie – le manifatturiere del tabacco – va a chiederle aiuto, Clara Simon non sa che fare. È una bella ragazza, con quegli occhi a mandorla ereditati dalla madre, una cinese del porto che, nonostante le differenze di classe, aveva sposato il capitano di marina Francesco Paolo Simon. Poi però è morta di parto e il marito è finito disperso in guerra. Cosí, Clara vive con il nonno, uno degli uomini piú in vista di Cagliari, e lavora all'«Unione», anche se non può firmare i pezzi: perché è una donna, e soprattutto perché in passato la sua tensione verso la giustizia e il suo bisogno di verità l'hanno messa nei guai. Ma la sigaraia le spiega che i piciocus de crobi, i miserabili bambini del mercato, stanno scomparendo uno dopo l'altro e, di fronte alla notizia di un piccolo cadavere rinvenuto alla salina, Clara non riesce a soffocare il suo istinto investigativo. Grazie all'aiuto del fedele Ugo Fassberger, redattore al giornale e suo amico d'infanzia, e al tenente dei carabinieri Rodolfo Saporito, napoletano trasferito da poco in città e sensibile al suo fascino, questa ragazza determinata e pronta a difendere i piú deboli attraversa una Cagliari lontana da ogni stereotipo, per svelarne il cuore nero e scellerato.
I delitti della Salina
Quando una delle sigaraie – le manifatturiere del tabacco – va a chiederle aiuto, Clara Simon non sa che fare. È una bella ragazza, con quegli occhi a mandorla ereditati dalla madre, una cinese del porto che, nonostante le differenze di classe, aveva sposato il capitano di marina Francesco Paolo Simon. Poi però è morta di parto e il marito è finito disperso in guerra. Cosí, Clara vive con il nonno, uno degli uomini piú in vista di Cagliari, e lavora all'«Unione», anche se non può firmare i pezzi: perché è una donna, e soprattutto perché in passato la sua tensione verso la giustizia e il suo bisogno di verità l'hanno messa nei guai. Ma la sigaraia le spiega che i piciocus de crobi, i miserabili bambini del mercato, stanno scomparendo uno dopo l'altro e, di fronte alla notizia di un piccolo cadavere rinvenuto alla salina, Clara non riesce a soffocare il suo istinto investigativo. Grazie all'aiuto del fedele Ugo Fassberger, redattore al giornale e suo amico d'infanzia, e al tenente dei carabinieri Rodolfo Saporito, napoletano trasferito da poco in città e sensibile al suo fascino, questa ragazza determinata e pronta a difendere i piú deboli attraversa una Cagliari lontana da ogni stereotipo, per svelarne il cuore nero e scellerato.
Il manoscritto
Il manoscritto
Millesettecentonovantatré
Millesettecentonovantatré
La sedia del custode
La sedia del custode
Donne che odiano i fiori
Donne che odiano i fiori
Il Natale del commissario Maugeri
Il Natale del commissario Maugeri
Le principesse di Acapulco
Le principesse di Acapulco
Chi ha ucciso Charmian Karslake?
Chi ha ucciso Charmian Karslake?
La cognizione del dolore
di Carlo Emilio Gadda
A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
La cognizione del dolore
di Carlo Emilio Gadda
A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
La cognizione del dolore
di Carlo Emilio Gadda
A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
La cognizione del dolore
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A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».