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Rasella. Storia di una bomba

13,00
"Periodicamente, via Rasella torna a far discutere. [...] L’autrice, pur non pronunciandosi esplicitamente, nemmeno elude lequestioni che vi sono sottese. Quello che fa è piuttosto mettere tra parentesigli interrogativi enormi evocati dai fatti, raccontando dentro la Storia,le storie dei protagonisti della vicenda. [...] I 65 brevi, a volte brevissimi, capitoli di cui è composto il romanzo, neiquali la voce narrante cambia di continuo, ricostruiscono con precisione analitica quei cruciali momenti, grazie ad una approfondita documentazione condotta negli archivi storici. Ricordi, pensieri, dubbi si affollano [...]Questo approccio laterale di affrontare una materia ancora incandescente, reso possibile dalla finzione letteraria, è proprio ciò per cui vale la penaleggere questo romanzo, ancora più sorprendente, perché è un’opera di esordio." (Francesco Chiavarini)
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Rasella. Storia di una bomba

13,00
"Periodicamente, via Rasella torna a far discutere. [...] L’autrice, pur non pronunciandosi esplicitamente, nemmeno elude lequestioni che vi sono sottese. Quello che fa è piuttosto mettere tra parentesigli interrogativi enormi evocati dai fatti, raccontando dentro la Storia,le storie dei protagonisti della vicenda. [...] I 65 brevi, a volte brevissimi, capitoli di cui è composto il romanzo, neiquali la voce narrante cambia di continuo, ricostruiscono con precisione analitica quei cruciali momenti, grazie ad una approfondita documentazione condotta negli archivi storici. Ricordi, pensieri, dubbi si affollano [...]Questo approccio laterale di affrontare una materia ancora incandescente, reso possibile dalla finzione letteraria, è proprio ciò per cui vale la penaleggere questo romanzo, ancora più sorprendente, perché è un’opera di esordio." (Francesco Chiavarini)
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Rasella. Storia di una bomba

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"Periodicamente, via Rasella torna a far discutere. [...] L’autrice, pur non pronunciandosi esplicitamente, nemmeno elude lequestioni che vi sono sottese. Quello che fa è piuttosto mettere tra parentesigli interrogativi enormi evocati dai fatti, raccontando dentro la Storia,le storie dei protagonisti della vicenda. [...] I 65 brevi, a volte brevissimi, capitoli di cui è composto il romanzo, neiquali la voce narrante cambia di continuo, ricostruiscono con precisione analitica quei cruciali momenti, grazie ad una approfondita documentazione condotta negli archivi storici. Ricordi, pensieri, dubbi si affollano [...]Questo approccio laterale di affrontare una materia ancora incandescente, reso possibile dalla finzione letteraria, è proprio ciò per cui vale la penaleggere questo romanzo, ancora più sorprendente, perché è un’opera di esordio." (Francesco Chiavarini)
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"Periodicamente, via Rasella torna a far discutere. [...] L’autrice, pur non pronunciandosi esplicitamente, nemmeno elude lequestioni che vi sono sottese. Quello che fa è piuttosto mettere tra parentesigli interrogativi enormi evocati dai fatti, raccontando dentro la Storia,le storie dei protagonisti della vicenda. [...] I 65 brevi, a volte brevissimi, capitoli di cui è composto il romanzo, neiquali la voce narrante cambia di continuo, ricostruiscono con precisione analitica quei cruciali momenti, grazie ad una approfondita documentazione condotta negli archivi storici. Ricordi, pensieri, dubbi si affollano [...]Questo approccio laterale di affrontare una materia ancora incandescente, reso possibile dalla finzione letteraria, è proprio ciò per cui vale la penaleggere questo romanzo, ancora più sorprendente, perché è un’opera di esordio." (Francesco Chiavarini)
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Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?

14,00
Il cibo per lei non era solo cibo, ma «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore». Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire un figlio è ancora più importante che nutrire se stessi. Così nasce questo libro, frutto di un’indagine durata quasi tre anni, che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali – e soprattutto nella nostra sensibilità verso chi è «inerme» e «senza voce» – il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglio le condizioni imposte dall’allevamento industriale e chi le mette in discussione.
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Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?

14,00
Il cibo per lei non era solo cibo, ma «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore». Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire un figlio è ancora più importante che nutrire se stessi. Così nasce questo libro, frutto di un’indagine durata quasi tre anni, che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali – e soprattutto nella nostra sensibilità verso chi è «inerme» e «senza voce» – il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglio le condizioni imposte dall’allevamento industriale e chi le mette in discussione.
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Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?

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Il cibo per lei non era solo cibo, ma «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore». Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire un figlio è ancora più importante che nutrire se stessi. Così nasce questo libro, frutto di un’indagine durata quasi tre anni, che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali – e soprattutto nella nostra sensibilità verso chi è «inerme» e «senza voce» – il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglio le condizioni imposte dall’allevamento industriale e chi le mette in discussione.
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Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?

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Il cibo per lei non era solo cibo, ma «terrore, dignità, gratitudine, vendetta, gioia, umiliazione, religione, storia e, ovviamente, amore». Una volta diventato padre, Foer ripensa a questo insegnamento e inizia a interrogarsi su cosa sia la carne, perché nutrire un figlio è ancora più importante che nutrire se stessi. Così nasce questo libro, frutto di un’indagine durata quasi tre anni, che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza e che invita tutti alla riflessione, indicando nel dolore degli animali – e soprattutto nella nostra sensibilità verso chi è «inerme» e «senza voce» – il discrimine fra umano e inumano, fra chi accetta senza battere ciglio le condizioni imposte dall’allevamento industriale e chi le mette in discussione.
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Fitopolis, la città vivente

18,00
Da troppo tempo ci siamo posti al di fuori della natura, dimenticandoci che rispondiamo agli stessi fondamentali fattori che controllano l’espansione delle altre specie. Abbiamo concepito il luogo dove viviamo come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Ecco perché da come immagineremo le nostre città nei prossimi anni dipenderà una parte consistente delle nostre possibilità di sopravvivenza. Nel volgere di pochi decenni, l’umanità è andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. È certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione è vantaggiosa. Ma è altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie è efficace soltanto in un ambiente stabile. In condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa. Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l’ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all’interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c’è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell’umanità.
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Fitopolis, la città vivente

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Da troppo tempo ci siamo posti al di fuori della natura, dimenticandoci che rispondiamo agli stessi fondamentali fattori che controllano l’espansione delle altre specie. Abbiamo concepito il luogo dove viviamo come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Ecco perché da come immagineremo le nostre città nei prossimi anni dipenderà una parte consistente delle nostre possibilità di sopravvivenza. Nel volgere di pochi decenni, l’umanità è andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. È certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione è vantaggiosa. Ma è altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie è efficace soltanto in un ambiente stabile. In condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa. Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l’ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all’interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c’è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell’umanità.
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Enciclopedia del fantasy. Cinema, TV, fumetto e arte del fantastico raccontati dalla A alla Z

24,90
Il fantasy è uno dei generi più amati, che continua a registrare varie declinazioni in forme e mezzi differenti. Come una vera enciclopedia, questo saggio parte dalle sue origini per analizzarne filoni, autori, illustratori e icone che hanno fatto la storia del genere, passando in rassegna fumetti, manga, anime, cartoni animati, cinema, serie tv, giochi, musica, e gettando uno sguardo sulle sue influenze nella società.
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Enciclopedia del fantasy. Cinema, TV, fumetto e arte del fantastico raccontati dalla A alla Z

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Il fantasy è uno dei generi più amati, che continua a registrare varie declinazioni in forme e mezzi differenti. Come una vera enciclopedia, questo saggio parte dalle sue origini per analizzarne filoni, autori, illustratori e icone che hanno fatto la storia del genere, passando in rassegna fumetti, manga, anime, cartoni animati, cinema, serie tv, giochi, musica, e gettando uno sguardo sulle sue influenze nella società.
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Astrologia. La biblioteca esoterica

30,00
Fin dagli albori della storia, individui di ogni cultura e credo religioso hanno guardato al cielo alla ricerca di un significato. Da millenni l'astrologia studia il movimento dei corpi celesti e il loro rapporto con le nostre vite. Oltre a essere stata oggetto di venerazione e culto, questa pratica ci ha permesso di approfondire la nostra comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Anche se oggi l'oroscopo è probabilmente la forma più diffusa di conoscenza astrologica, le sue radici risalgono all'antica Mesopotamia. Come spiega l'autrice Andrea Richards in Astrologia, in passato astronomia e astrologia erano scienze sorelle: nella Piramide di Cheope la Camera del Re era allineata alle costellazioni, a sovrintendere alcuni dei primi osservatori furono eruditi Persiani, mentre a fare l'oroscopo ai Medici era Galileo in persona. Tuttavia, con l'avvento dell'Illuminismo e delle scienze esatte, l'astrologia fu relegata a quei contesti in cui c'era ancora spazio per il mistero, divenendo fonte d'ispirazione per la letteratura, l'arte e la psicologia e influenzando artisti e pensatori come Goethe, Byron e Blake. Più di recente, a rendere molto popolare tale pratica sono stati movimenti come quelli di matrice teosofica e new age. Questa vivace storia visiva dell'astrologia occidentale, a cura di Jessica Hundley, è il primo compendio in assoluto nel suo genere, che esplora il significato simbolico di oltre 400 immagini, dai templi egizi ai manoscritti miniati, fino all'arte contemporanea di tutto il mondo. Pagina dopo pagina si susseguono illustrazioni di artisti come Alphonse Mucha, Hilma af Klint, Arpita Singh e Manzel Bowman che riproducono il moto dei pianeti e la ruota dello zodiaco. Con brani tratti da recenti interviste con astrologi contemporanei quali Robert Hand, Jessica Lanyadoo e Mecca Woods, Astrologia è una celebrazione delle stelle e della misteriosa influenza che esercitano sulla nostra vita quotidiana. La Biblioteca esoterica esplora il modo in cui centinaia di artisti hanno dato forma al misticismo, traducendo l'arcano e l'oscuro in opere d'arte visionarie e immortali. Ogni tema è illustrato attraverso immagini moderne e di archivio provenienti da collezioni private, biblioteche e musei di tutto il mondo. Il risultato è una storia visiva completa, uno studio sul richiamo primordiale esercitato da sogni e incubi e dei modi creativi in cui l'uomo cerca di connettersi con il divino.
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Astrologia. La biblioteca esoterica

30,00
Fin dagli albori della storia, individui di ogni cultura e credo religioso hanno guardato al cielo alla ricerca di un significato. Da millenni l'astrologia studia il movimento dei corpi celesti e il loro rapporto con le nostre vite. Oltre a essere stata oggetto di venerazione e culto, questa pratica ci ha permesso di approfondire la nostra comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Anche se oggi l'oroscopo è probabilmente la forma più diffusa di conoscenza astrologica, le sue radici risalgono all'antica Mesopotamia. Come spiega l'autrice Andrea Richards in Astrologia, in passato astronomia e astrologia erano scienze sorelle: nella Piramide di Cheope la Camera del Re era allineata alle costellazioni, a sovrintendere alcuni dei primi osservatori furono eruditi Persiani, mentre a fare l'oroscopo ai Medici era Galileo in persona. Tuttavia, con l'avvento dell'Illuminismo e delle scienze esatte, l'astrologia fu relegata a quei contesti in cui c'era ancora spazio per il mistero, divenendo fonte d'ispirazione per la letteratura, l'arte e la psicologia e influenzando artisti e pensatori come Goethe, Byron e Blake. Più di recente, a rendere molto popolare tale pratica sono stati movimenti come quelli di matrice teosofica e new age. Questa vivace storia visiva dell'astrologia occidentale, a cura di Jessica Hundley, è il primo compendio in assoluto nel suo genere, che esplora il significato simbolico di oltre 400 immagini, dai templi egizi ai manoscritti miniati, fino all'arte contemporanea di tutto il mondo. Pagina dopo pagina si susseguono illustrazioni di artisti come Alphonse Mucha, Hilma af Klint, Arpita Singh e Manzel Bowman che riproducono il moto dei pianeti e la ruota dello zodiaco. Con brani tratti da recenti interviste con astrologi contemporanei quali Robert Hand, Jessica Lanyadoo e Mecca Woods, Astrologia è una celebrazione delle stelle e della misteriosa influenza che esercitano sulla nostra vita quotidiana. La Biblioteca esoterica esplora il modo in cui centinaia di artisti hanno dato forma al misticismo, traducendo l'arcano e l'oscuro in opere d'arte visionarie e immortali. Ogni tema è illustrato attraverso immagini moderne e di archivio provenienti da collezioni private, biblioteche e musei di tutto il mondo. Il risultato è una storia visiva completa, uno studio sul richiamo primordiale esercitato da sogni e incubi e dei modi creativi in cui l'uomo cerca di connettersi con il divino.
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Tarocchi. La biblioteca esoterica. Ediz. a colori

30,00
Indagare sui tarocchi equivale a indagare su noi stessi, ricordarci dell’universalità della nostra ricerca di senso, scopo e connessione con il divino. Questa tradizione vecchia di sei secoli racconta non solo una storia di cercatori, ma anche il viaggio dell’espressione artistica e i modi di rappresentare la nostra comune condizione umana. Per molti in Occidente i tarocchi abitano un luogo recondito della nostra coscienza culturale collettiva e rappresentano una tradizione metafisica affidata a polverose teche dell’arcano. La loro storia, lunga e misteriosa, è stata tramandata oralmente o attraverso scritti segreti e tomi accademici di filosofi e sapienti. Centinaia di anni e di mani creative (mistici e artisti collaboravano spesso tra loro) hanno trasformato quello che era essenzialmente un gioco da salotto in un sistema di divinazione e auto-esplorazione, giacché ogni nuova generazione ha contribuito all’evoluzione formale dei tarocchi e alla loro reinterpretazione. L'autrice Jessica Hundley ripercorre questa affascinante storia in Tarot, volume che inaugura la serie Taschen Library of Esoterica. Il libro indaga sul significato simbolico di oltre 600 carte, che sono altrettante opere d'arte originali, e di cui oltre due terzi non sono mai state pubblicate al di fuori del mazzo a cui appartenevano. Si tratta in assoluto del primo compendio visivo di questo genere, che spazia dal Medioevo ai tempi moderni, ed è organizzato ad arte secondo le sequenze delle 78 carte degli arcani maggiori e minori. Questo libro esplora il ruolo ispiratore dei tarocchi come muse di artisti quali Salvador Dalí e Niki de Saint Phalle e include mazzi di circa 100 diversi artisti contemporanei di tutto il mondo, che hanno saputo riconoscere la capacità di questo medium di stimolare lo sviluppo dell'identità culturale. Completano l'opera brani di pensatori come Éliphas Lévi, Carl Jung e Joseph Campbell; un'introduzione dell'artista Penny Slinger; una guida alla lettura delle carte di Johannes Fiebig e un saggio sui mazzi oracolari di Marcella Kroll.
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Tarocchi. La biblioteca esoterica. Ediz. a colori

30,00
Indagare sui tarocchi equivale a indagare su noi stessi, ricordarci dell’universalità della nostra ricerca di senso, scopo e connessione con il divino. Questa tradizione vecchia di sei secoli racconta non solo una storia di cercatori, ma anche il viaggio dell’espressione artistica e i modi di rappresentare la nostra comune condizione umana. Per molti in Occidente i tarocchi abitano un luogo recondito della nostra coscienza culturale collettiva e rappresentano una tradizione metafisica affidata a polverose teche dell’arcano. La loro storia, lunga e misteriosa, è stata tramandata oralmente o attraverso scritti segreti e tomi accademici di filosofi e sapienti. Centinaia di anni e di mani creative (mistici e artisti collaboravano spesso tra loro) hanno trasformato quello che era essenzialmente un gioco da salotto in un sistema di divinazione e auto-esplorazione, giacché ogni nuova generazione ha contribuito all’evoluzione formale dei tarocchi e alla loro reinterpretazione. L'autrice Jessica Hundley ripercorre questa affascinante storia in Tarot, volume che inaugura la serie Taschen Library of Esoterica. Il libro indaga sul significato simbolico di oltre 600 carte, che sono altrettante opere d'arte originali, e di cui oltre due terzi non sono mai state pubblicate al di fuori del mazzo a cui appartenevano. Si tratta in assoluto del primo compendio visivo di questo genere, che spazia dal Medioevo ai tempi moderni, ed è organizzato ad arte secondo le sequenze delle 78 carte degli arcani maggiori e minori. Questo libro esplora il ruolo ispiratore dei tarocchi come muse di artisti quali Salvador Dalí e Niki de Saint Phalle e include mazzi di circa 100 diversi artisti contemporanei di tutto il mondo, che hanno saputo riconoscere la capacità di questo medium di stimolare lo sviluppo dell'identità culturale. Completano l'opera brani di pensatori come Éliphas Lévi, Carl Jung e Joseph Campbell; un'introduzione dell'artista Penny Slinger; una guida alla lettura delle carte di Johannes Fiebig e un saggio sui mazzi oracolari di Marcella Kroll.
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Oltre Dracula. Un cammino invernale nei Carpazi

18,00
Dracula è il primo nome che viene in mente quando si pensa alla catena montuosa dei Carpazi. La lunga spina dorsale che, piegata a forma di ferro di cavallo, lega gli stati al margine dell'Europa orientale, oggi è però una galassia sconosciuta e trascurata. Mario Casella l'ha percorsa d'inverno, a piedi e con l'aiuto degli sci. Il suo è stato un pellegrinaggio tra leggende sanguinarie, reminiscenze dell'epoca comunista e il profumo di resina delle foreste. Il viaggio è durato oltre quattro mesi: dalla capitale slovacca Bratislava alle gole danubiane delle Porte di Ferro, tra Romania e Serbia. A piedi, in costante dialogo con la neve e con se stesso, Casella ha riscoperto un mondo rurale ai margini dell'Europa, ricco di potenti storie umane. Un territorio dove il fertilizzante della Storia sta dando linfa a nuove sorprendenti realtà.
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Oltre Dracula. Un cammino invernale nei Carpazi

18,00
Dracula è il primo nome che viene in mente quando si pensa alla catena montuosa dei Carpazi. La lunga spina dorsale che, piegata a forma di ferro di cavallo, lega gli stati al margine dell'Europa orientale, oggi è però una galassia sconosciuta e trascurata. Mario Casella l'ha percorsa d'inverno, a piedi e con l'aiuto degli sci. Il suo è stato un pellegrinaggio tra leggende sanguinarie, reminiscenze dell'epoca comunista e il profumo di resina delle foreste. Il viaggio è durato oltre quattro mesi: dalla capitale slovacca Bratislava alle gole danubiane delle Porte di Ferro, tra Romania e Serbia. A piedi, in costante dialogo con la neve e con se stesso, Casella ha riscoperto un mondo rurale ai margini dell'Europa, ricco di potenti storie umane. Un territorio dove il fertilizzante della Storia sta dando linfa a nuove sorprendenti realtà.
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I muri d’Europa. Dal filo spinato al cemento

10,00
Secondo molti analisti, la caduta del Muro di Berlino non solo ha segnato la fine della Guerra Fredda, ma ha anche generato una profonda frattura – fisica, politica e ideologica – all’interno del continente europeo. Alla presunta opportunità per costruire un nuovo ordine internazionale, più condiviso e più sicuro, si è invece contrapposta una diversità di atteggiamenti culturali in grado di inasprire le già pericolose incognite con la creazione di nuove muraglie fortificate e di altrettanto inedite barriere ideologiche. Oltre alle più conosciute divisioni presenti nello scenario internazionale – tra la Corea del Nord e quella del Sud, tra l’India e il Pakistan, tra Israele e la Palestina, tra gli Stati Uniti e il Messico – il volume intende esplorare aspetti politici e geografici meno noti della realtà europea, come l’Irlanda del Nord, le divisioni nei Balcani, le barriere tra la Spagna e il Marocco e la più complessa separazione tra la Federazione Russa e i Paesi Baltici.
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I muri d’Europa. Dal filo spinato al cemento

10,00
Secondo molti analisti, la caduta del Muro di Berlino non solo ha segnato la fine della Guerra Fredda, ma ha anche generato una profonda frattura – fisica, politica e ideologica – all’interno del continente europeo. Alla presunta opportunità per costruire un nuovo ordine internazionale, più condiviso e più sicuro, si è invece contrapposta una diversità di atteggiamenti culturali in grado di inasprire le già pericolose incognite con la creazione di nuove muraglie fortificate e di altrettanto inedite barriere ideologiche. Oltre alle più conosciute divisioni presenti nello scenario internazionale – tra la Corea del Nord e quella del Sud, tra l’India e il Pakistan, tra Israele e la Palestina, tra gli Stati Uniti e il Messico – il volume intende esplorare aspetti politici e geografici meno noti della realtà europea, come l’Irlanda del Nord, le divisioni nei Balcani, le barriere tra la Spagna e il Marocco e la più complessa separazione tra la Federazione Russa e i Paesi Baltici.
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Figli dello stesso cielo. Il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi

14,00
Un libro per raccontare ai ragazzi cosa è stato il colonialismo e come quella pagina triste della storia italiana, a lungo nascosta e negata, abbia ripercussioni anche sulla vita odierna nostra e dei tanti cittadini italiani «Colonialismo fa rima con egoismo, nipote. Un po' come quando vedi un bel dolce nella vetrina di un pasticciere e non hai i soldi per comprarlo. Cominci a desiderare tutto di quella torta. Ma è di qualcun altro, mica te la puoi prendere senza permesso. Eppure questo è ciò che è capitato alle nostre terre in Africa, Asia, America Latina...» Igiaba incontra in sogno il nonno Omar, che non ha mai conosciuto ma solo visto in fotografia. Omar la porta in un viaggio lungo la storia per raccontarle cosa significava vivere nella Somalia sotto il colonialismo italiano, quello ottocentesco e imperialista e quello del ventennio fascista, e in che modo l'eredità razzista impregni ancora le nostre città e la nostra cultura.
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Figli dello stesso cielo. Il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi

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Un libro per raccontare ai ragazzi cosa è stato il colonialismo e come quella pagina triste della storia italiana, a lungo nascosta e negata, abbia ripercussioni anche sulla vita odierna nostra e dei tanti cittadini italiani «Colonialismo fa rima con egoismo, nipote. Un po' come quando vedi un bel dolce nella vetrina di un pasticciere e non hai i soldi per comprarlo. Cominci a desiderare tutto di quella torta. Ma è di qualcun altro, mica te la puoi prendere senza permesso. Eppure questo è ciò che è capitato alle nostre terre in Africa, Asia, America Latina...» Igiaba incontra in sogno il nonno Omar, che non ha mai conosciuto ma solo visto in fotografia. Omar la porta in un viaggio lungo la storia per raccontarle cosa significava vivere nella Somalia sotto il colonialismo italiano, quello ottocentesco e imperialista e quello del ventennio fascista, e in che modo l'eredità razzista impregni ancora le nostre città e la nostra cultura.
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Esaurito
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Nuova liberazione animale. Nuova ediz.

25,00
«Gli animali sono le principali vittime della storia, e il trattamento subito da quelli domestici negli allevamenti intensivi è forse il crimine peggiore della storia. Queste affermazioni sarebbero suonate ridicole nel 1975, quando Peter Singer pubblicò la prima edizione di Liberazione animale. Oggi, in gran parte proprio grazie alla pubblicazione di quel testo, sempre più persone accettano queste idee ritenendole ragionevoli.» Così Yuval Noah Harari sintetizza nella sua prefazione l’importanza di questo libro: prima della sua uscita sapevamo molto meno della coscienza di mammiferi, uccelli, pesci e invertebrati; dopo, negare la loro capacità di provare dolore, paura e altre emozioni, nonché le nostre responsabilità per i maltrattamenti da essi subiti, è diventato impossibile. In questa nuova edizione Singer torna ad analizzare con dati, evidenze scientifiche e riflessioni argomentate la problematicità di fattorie industriali e laboratori che utilizzano cavie viventi, i passi in avanti che sono stati fatti nella lotta allo specismo e i nuovi pericoli – tra cui pandemie e cambiamento climatico – che la produzione globalizzata di carne e derivati animali porta con sé. Queste pagine sono un rinnovato appello alla sensibilità e razionalità umane a ripensare il nostro rapporto con le altre specie. Un’esortazione per le nuove generazioni a creare una società più giusta: perché occuparci del benessere degli animali significa avere a cuore il futuro di tutti noi.
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Nuova liberazione animale. Nuova ediz.

25,00
«Gli animali sono le principali vittime della storia, e il trattamento subito da quelli domestici negli allevamenti intensivi è forse il crimine peggiore della storia. Queste affermazioni sarebbero suonate ridicole nel 1975, quando Peter Singer pubblicò la prima edizione di Liberazione animale. Oggi, in gran parte proprio grazie alla pubblicazione di quel testo, sempre più persone accettano queste idee ritenendole ragionevoli.» Così Yuval Noah Harari sintetizza nella sua prefazione l’importanza di questo libro: prima della sua uscita sapevamo molto meno della coscienza di mammiferi, uccelli, pesci e invertebrati; dopo, negare la loro capacità di provare dolore, paura e altre emozioni, nonché le nostre responsabilità per i maltrattamenti da essi subiti, è diventato impossibile. In questa nuova edizione Singer torna ad analizzare con dati, evidenze scientifiche e riflessioni argomentate la problematicità di fattorie industriali e laboratori che utilizzano cavie viventi, i passi in avanti che sono stati fatti nella lotta allo specismo e i nuovi pericoli – tra cui pandemie e cambiamento climatico – che la produzione globalizzata di carne e derivati animali porta con sé. Queste pagine sono un rinnovato appello alla sensibilità e razionalità umane a ripensare il nostro rapporto con le altre specie. Un’esortazione per le nuove generazioni a creare una società più giusta: perché occuparci del benessere degli animali significa avere a cuore il futuro di tutti noi.
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Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione

13,00
L'attenzione è una risorsa mentale sottile, sfuggente, invisibile quasi, e per questo viene generalmente poco considerata. Eppure riveste un'importanza enorme rispetto al modo in cui affrontiamo la vita: i suoi effetti, come hanno spiegato in questi ultimi anni le neuroscienze, si fanno sentire nella maggior parte delle cose che facciamo, soprattutto oggi, assediati come siamo da una marea di dati e stimoli difficili da gestire. In questo nuovo studio Daniel Goleman esamina il ruolo centrale dell'attenzione nei diversi ambiti della nostra vita e i benefici che possiamo ricavare dal suo rafforzamento: indicando le strategie più efficaci per combinare concentrazione, empatia e autocontrollo, l'autore spiega come muoversi tra tensioni, distrazioni e obiettivi che riempiono le nostre giornate e trovare il giusto equilibrio capace di lasciar spazio sia alla produttività sia alla creatività.
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Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione

13,00
L'attenzione è una risorsa mentale sottile, sfuggente, invisibile quasi, e per questo viene generalmente poco considerata. Eppure riveste un'importanza enorme rispetto al modo in cui affrontiamo la vita: i suoi effetti, come hanno spiegato in questi ultimi anni le neuroscienze, si fanno sentire nella maggior parte delle cose che facciamo, soprattutto oggi, assediati come siamo da una marea di dati e stimoli difficili da gestire. In questo nuovo studio Daniel Goleman esamina il ruolo centrale dell'attenzione nei diversi ambiti della nostra vita e i benefici che possiamo ricavare dal suo rafforzamento: indicando le strategie più efficaci per combinare concentrazione, empatia e autocontrollo, l'autore spiega come muoversi tra tensioni, distrazioni e obiettivi che riempiono le nostre giornate e trovare il giusto equilibrio capace di lasciar spazio sia alla produttività sia alla creatività.
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Confine di Stato. Tra segreti bancari e umani sotterfugi

20,00
Lugano, 14 ottobre 2014: Miriam, ormai ottantenne, compie due omicidi. Arrestata e internata per accertamenti in ospedale psichiatrico, la donna non rivela a medici e polizia i motivi dei delitti. Dopo mesi di silenzio lei stessa propone di raccontare la sua storia a una giornalista, Maria. Le due donne si frequenteranno da luglio 2015 a dicembre dello stesso anno. Maria verrà così a sapere che l’anziana signora per molti anni è stata contrabbandiera di valuta dall’Italia alla Svizzera, accantonando un considerevole patrimonio, che si rivelerà un fardello ingombrante nel futuro di entrambe. Una storia a due, un intreccio al femminile che disegna una relazione di confidenze e di complicità, tra crimini, contrabbando e confessioni. Fanno da sfondo fiduciarie, banche ed evasioni fiscali, in uno spaccato storico sulle esportazioni illegali di capitali tra i due Stati dagli anni ’60 ai giorni nostri.
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Lugano, 14 ottobre 2014: Miriam, ormai ottantenne, compie due omicidi. Arrestata e internata per accertamenti in ospedale psichiatrico, la donna non rivela a medici e polizia i motivi dei delitti. Dopo mesi di silenzio lei stessa propone di raccontare la sua storia a una giornalista, Maria. Le due donne si frequenteranno da luglio 2015 a dicembre dello stesso anno. Maria verrà così a sapere che l’anziana signora per molti anni è stata contrabbandiera di valuta dall’Italia alla Svizzera, accantonando un considerevole patrimonio, che si rivelerà un fardello ingombrante nel futuro di entrambe. Una storia a due, un intreccio al femminile che disegna una relazione di confidenze e di complicità, tra crimini, contrabbando e confessioni. Fanno da sfondo fiduciarie, banche ed evasioni fiscali, in uno spaccato storico sulle esportazioni illegali di capitali tra i due Stati dagli anni ’60 ai giorni nostri.
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