#esceoggi un nuovo romanzo in Zona42. Lui è Miki Fossati e il titolo è Finalmente è troppo tardi.

In attesa della presentazione del 21 luglio, negli studi virtuali del Covo della Ladra, vogliamo segnalarvi questa nuova uscita dai tipi della Zona42.
Lui si chiama Miki Fossati, vive da anni in Inghilterra, scrive romanzi e racconti e non è alla sua prima pubblicazione.
Con Finalmente è troppo tardi entra, però, a far parte ufficialmente della Zona42, per la quale aveva già dato un contributo con Prototipo sperimentale numero 3, racconto inserito nella raccolta Propulsioni d’improbabilità.

“In Finalmente è troppo tardi andiamo dagli ibridi ai musicisti, dai levrieri esausti, all’amore di gruppo, dai naufraghi ai draghi, sino ad oscure organizzazioni segrete, e poi Dracula, alluvioni, fortezze marine, fabbriche ristrutturate, altri fantasmi (molti fantasmi!), sistemi di controllo globale, guerre planetarie, violini dalle peculiari caratteristiche e portali verso mondi paralleli. Senza dimenticare Andy Murray.
Miki Fossati scrive un’opera unica: brillante, anarchica, emozionante, meravigliosa. Un romanzo in cui le avventure di un padre e una figlia diventano l’occasione per una spericolata ricerca di senso in un universo che fatica a concederne alcuno.”

Il libro
Dopo una vita trascorsa in Italia, un uomo si ritrova a vivere con la figlia in una cittadina balneare della costa inglese. Ci è capitato per caso o si è trasferito per lavoro? È in fuga? O magari sta solo cercando l’ispirazione per il suo nuovo romanzo? Quale che sia il motivo, la concentrazione necessaria per scrivere è messa a dura prova. Nella sua nuova vita il protagonista di questo libro dovrà infatti vedersela con i fantasmi con cui si ritrova a convivere e con le bizzarre circostanze della sua permanenza in terra d’Albione. Ma questo è solo l’inizio


“Comunque sia, la tua vita iniziava a farsi interessante: avevi costruito diversi portali di emergenza e andavi e tornavi anche più volte al giorno nell’universo parallelo. Avevi iniziato a esplorarlo e quando tornavi mi raccontavi
dettagliatamente di tutte le differenze. Gli artisti, per esempio, erano diversi, le nostre guerre non c’erano state ma ce n’erano state altre altrettanto brutali, la tecnologia era molto simile ma con alcune notevoli divergenze.
Tutto questo raccontato da una bambina di cinque anni faceva davvero effetto. Insomma, ti stavi abituando all’altro mondo e ti sentivi a casa sia di qua che di là.”

Miki Fossati – Finalmente è troppo tardi