Gufolario

C’era una volta un mondo abitato da gufi di ogni sorta: dormiglioni, golosoni, dispettosi e freddolosi; gufi di montagna e gufi d’Africa. Insomma, gufi di ogni sorta e specie, ma tutti magici. Magici e dimenticati, perché si sa, molto spesso non siamo pronti ad affrontare la magia che si nasconde nel mondo. Dimenticati almeno sino al momento in cui la scrittrice Erika Balduzzi e il pittore Martin Cambriglia non hanno riscoperto il compendio più antico dei Gufi antichi: il Gufolario di Ascanio Capogrosso.

I primi riferimenti all’esistenza di gufi magici sono stati rinvenuti nelle antiche piramidi di Giza: pare infatti che il faraone Septhengufos considerasse i piccoli rapaci notturni del bacino del Nilo i suoi animali guida…

Ecco che ci ritroviamo a sfogliare tante piccole storie di magia e fantasia scritte dalla penna dolce e gentile di Erika Balduzzi e accompagnate dalle tavole sognanti di Martin Cambriglia. Incontriamo, così tipi come il GUFALCHEMICO EUROPEO, la CIVETTA CRISTOFORO o, ancora, il GUFO GIGANTE DELLA VERITA’: specie con le loro caratteristiche di vita e i loro poteri magici che hanno accompagnato le streghe di ogni tempo nelle loro scorribande magiche. Quelle del Gufolario, sono dei veri e propri racconti zoologici, o meglio, come direbbe il Capogrosso, di criptozoologia, che ci aprono ad un mondo misterioso, fatto di poesia ma anche di colori, forme dolci e linee sinuose.

Edvige di Harry Potter, erroneamente scambiata per una civetta ma appartenente in realtà alla tipologia di Gufalchemici Albini.

Pagina dopo pagina, entriamo in un mondo fatto di magia e poesia, di storie e di aneddoti: il Gufolario, infatti, è il racconto di un mondo immaginato talmente bene che potrebbe anche essere vero. Basta crederci.

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