Il mercato del consenso. Come ho creato e poi distrutto Cambridge Analytica
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«Cos’è Cambridge Analytica?» mi chiese la giornalista del Guardian. «È lo strumento psicologico di Steve Bannon per fottere il cervello della gente» le dissi senza mezzi termini. Inizia così l’inchiesta destinata a scoperchiare il più grande scandalo del nuovo millennio e a rivelare al mondo la scioccante vulnerabilità delle nostre democrazie. L’idea di base era semplice: rivoluzionare il marketing politico con una specie di porta a porta digitale. Steve Bannon, cofondatore di Cambridge Analytica e stratega di Trump, ha capito da tempo che i mondi virtuali di internet sono molto più reali di quanto creda la gente. Le persone controllano il telefono in media cinquantadue volte al giorno. La prima e l’ultima cosa che vedono nelle ore di veglia è uno schermo. E ciò che vedono su quello schermo può motivarne i comportamenti. Niente è più solo online e l’informazione online – o la disinformazione – che colpisce i suoi soggetti di riferimento può portare a terribili tragedie. Questa è la storia di come Cambridge Analytica ha usato i dati ottenuti illegalmente da Facebook per entrare nella mente di milioni di persone e indurle con l’inganno ad aderire a precisi modelli di comportamento. Questa è la storia di come è nato il più grande sistema di profilazione e manipolazione di massa della storia umana e dei suoi devastanti effetti sulla vita politica delle nazioni e su quella personale degli individui. Questa è la storia di Christopher Wylie, il genio ventenne dell’informatica che ha reso possibile tutto ciò e che poi, di fronte all’enormità delle conseguenze, ha deciso di staccare la spina. Questa è la storia che tutti noi dovremmo conoscere, perché quello che è successo finora potrebbe essere stato solo un test.
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«Cos’è Cambridge Analytica?» mi chiese la giornalista del Guardian. «È lo strumento psicologico di Steve Bannon per fottere il cervello della gente» le dissi senza mezzi termini. Inizia così l’inchiesta destinata a scoperchiare il più grande scandalo del nuovo millennio e a rivelare al mondo la scioccante vulnerabilità delle nostre democrazie. L’idea di base era semplice: rivoluzionare il marketing politico con una specie di porta a porta digitale. Steve Bannon, cofondatore di Cambridge Analytica e stratega di Trump, ha capito da tempo che i mondi virtuali di internet sono molto più reali di quanto creda la gente. Le persone controllano il telefono in media cinquantadue volte al giorno. La prima e l’ultima cosa che vedono nelle ore di veglia è uno schermo. E ciò che vedono su quello schermo può motivarne i comportamenti. Niente è più solo online e l’informazione online – o la disinformazione – che colpisce i suoi soggetti di riferimento può portare a terribili tragedie. Questa è la storia di come Cambridge Analytica ha usato i dati ottenuti illegalmente da Facebook per entrare nella mente di milioni di persone e indurle con l’inganno ad aderire a precisi modelli di comportamento. Questa è la storia di come è nato il più grande sistema di profilazione e manipolazione di massa della storia umana e dei suoi devastanti effetti sulla vita politica delle nazioni e su quella personale degli individui. Questa è la storia di Christopher Wylie, il genio ventenne dell’informatica che ha reso possibile tutto ciò e che poi, di fronte all’enormità delle conseguenze, ha deciso di staccare la spina. Questa è la storia che tutti noi dovremmo conoscere, perché quello che è successo finora potrebbe essere stato solo un test.
Informazioni aggiuntive
Titolo | Il mercato del consenso. Come ho creato e poi distrutto Cambridge Analytica |
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Autore | Christopher Wylie |
Editore/Marca | Longanesi |
ISBN | 9788830455368 |
Anno di pubblicazione | 2020 |
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