La memoria del samurai
20,00€
IN LIBRERIA DAL 27 APRILE
Con la sua capacità unica di giocare tra i generi, Natasha Pulley dà forma ancora una volta a un mondo intero, intricato come un origami, animato da samurai chiaroveggenti, tempeste elettriche e templi di montagna che pullulano di gufi.
«Pulley possiede un gusto tolkeniano per l’importanza dei conforti domestici. E soprattutto scrive con eleganza e concepisce intrecci magistrali» – Times
«Dai maestri della narrativa dell’Ottocento Pulley ha appreso la difficile arte di costruire trame perfette e avvincenti, mentre ricorda Salman Rushdie quando scruta gli effetti prodotti dall’irruzione del soprannaturale nel quotidiano» – il Venerdì di Repubblica
Se si possono far emergere i fantasmi del passato, e se esiste un chiaroveggente che ricorda ogni possibile futuro, allora devono esserci anche i fantasmi del futuro. Stiamo cercando il modo di vederli.
Siamo nel 1888, cinque anni dopo le vicende dell’Orologiaio di Filigree Street (ammesso che in questa storia abbia un senso contare il tempo alla nostra maniera). Thaniel Steepleton, debilitato dal rigido clima londinese, è in partenza per il Giappone con una missione delicata: la sede della legazione britannica a Tokyo è infestata di fantasmi, e il suo compito è far luce su quanto sta accadendo. Con lui c’è tutta la famiglia: Keita Mori, l’orologiaio che ricorda il futuro, la loro bambina Sei e il polpo meccanico Katsu. I primi giorni in Oriente sono tutti incanti e scoperte, ma ben presto gli spettri si manifestano nella loro misteriosa potenza. Anche Mori, che pure in Giappone dovrebbe sentirsi a casa, è inquieto. E un giorno scompare. Nel frattempo in città si moltiplicano i fenomeni sovrannaturali e Takiko Pepperharrow, una vecchia conoscenza di Mori che non piace troppo a Thaniel, è chiamata a indagare sui fatti. Forse tutto è legato alla scomparsa di Mori, mai come ora a corto di tempo.
Descrizione
di Natasha Pulley (Autore) Carlo Prosperi (Traduttore)
Bompiani, 2022
Con la sua capacità unica di giocare tra i generi, Natasha Pulley dà forma ancora una volta a un mondo intero, intricato come un origami, animato da samurai chiaroveggenti, tempeste elettriche e templi di montagna che pullulano di gufi.
«Pulley possiede un gusto tolkeniano per l’importanza dei conforti domestici. E soprattutto scrive con eleganza e concepisce intrecci magistrali» – Times
«Dai maestri della narrativa dell’Ottocento Pulley ha appreso la difficile arte di costruire trame perfette e avvincenti, mentre ricorda Salman Rushdie quando scruta gli effetti prodotti dall’irruzione del soprannaturale nel quotidiano» – il Venerdì di Repubblica
Se si possono far emergere i fantasmi del passato, e se esiste un chiaroveggente che ricorda ogni possibile futuro, allora devono esserci anche i fantasmi del futuro. Stiamo cercando il modo di vederli.
Siamo nel 1888, cinque anni dopo le vicende dell’Orologiaio di Filigree Street (ammesso che in questa storia abbia un senso contare il tempo alla nostra maniera). Thaniel Steepleton, debilitato dal rigido clima londinese, è in partenza per il Giappone con una missione delicata: la sede della legazione britannica a Tokyo è infestata di fantasmi, e il suo compito è far luce su quanto sta accadendo. Con lui c’è tutta la famiglia: Keita Mori, l’orologiaio che ricorda il futuro, la loro bambina Sei e il polpo meccanico Katsu. I primi giorni in Oriente sono tutti incanti e scoperte, ma ben presto gli spettri si manifestano nella loro misteriosa potenza. Anche Mori, che pure in Giappone dovrebbe sentirsi a casa, è inquieto. E un giorno scompare. Nel frattempo in città si moltiplicano i fenomeni sovrannaturali e Takiko Pepperharrow, una vecchia conoscenza di Mori che non piace troppo a Thaniel, è chiamata a indagare sui fatti. Forse tutto è legato alla scomparsa di Mori, mai come ora a corto di tempo.
Informazioni aggiuntive
Autore | Natasha Pulley |
---|---|
Editore |
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.