Patrie. Lettere. Piccola antologia di scritti sul patriottismo con quattro disegni di Frans Masereel
16,00€
In Italia patriottismo e nazionalismo hanno riconquistato un posto in vista sul piedistallo delle virtù civili. Ecco perché è importante rileggere il pensiero, meglio ancora se condensato in forma di lettera, di chi per primo ha provato ad affrontarli di petto. Innanzitutto due lettere di Tolstoj, una sul ruolo del patriottismo nella formazione delle nuove generazioni e l'altra destinata proprio a noi italiani. Attraverso più testi di Stefan Zweig misuriamo quanto siano cambiate in pochi anni le sue idee sul nazionalismo, mentre del musicologo francese Romain Rolland presentiamo il famoso scritto «Al di sopra della mischia» che gli procurò insulti e accuse di tradimento dai suoi compatrioti. Chiude l'antologia la lettera di don Lorenzo Milani ai cappellani militari che riprende piena attualità perché il rinnovato orgoglio patriottico degli italiani non ha ancora affrontato né tantomeno superato l'incalzante requisitoria del maestro di Barbiana. Le tavole che illustrano il volume riproducono i disegni militanti realizzati a Ginevra dal pacifista radicale Frans Masereel durante la Grande Guerra.
Patrie. Lettere. Piccola antologia di scritti sul patriottismo con quattro disegni di Frans Masereel
16,00€
In Italia patriottismo e nazionalismo hanno riconquistato un posto in vista sul piedistallo delle virtù civili. Ecco perché è importante rileggere il pensiero, meglio ancora se condensato in forma di lettera, di chi per primo ha provato ad affrontarli di petto. Innanzitutto due lettere di Tolstoj, una sul ruolo del patriottismo nella formazione delle nuove generazioni e l'altra destinata proprio a noi italiani. Attraverso più testi di Stefan Zweig misuriamo quanto siano cambiate in pochi anni le sue idee sul nazionalismo, mentre del musicologo francese Romain Rolland presentiamo il famoso scritto «Al di sopra della mischia» che gli procurò insulti e accuse di tradimento dai suoi compatrioti. Chiude l'antologia la lettera di don Lorenzo Milani ai cappellani militari che riprende piena attualità perché il rinnovato orgoglio patriottico degli italiani non ha ancora affrontato né tantomeno superato l'incalzante requisitoria del maestro di Barbiana. Le tavole che illustrano il volume riproducono i disegni militanti realizzati a Ginevra dal pacifista radicale Frans Masereel durante la Grande Guerra.
L’obbligo
16,00€
Scritta in piena prima guerra mondiale, la novella «L'obbligo» analizza il sentimento di sottomissione alla patria e alla macchina dello Stato. Un pittore tedesco si trova nella Svizzera neutrale quando viene raggiunto da una cartolina militare che gli ingiunge di tornare al suo paese e prepararsi a partire per il fronte. Con la consueta abilità nello scandaglio psicologico Zweig ci presenta gli stati d'animo del protagonista e il confronto aspro con la sua compagna, una pacifista radicale. Egli sente il filo della propria vita mentre viene tirato alle estremità da due forze sovrumane e il suo unico desiderio è quello di spezzarsi nel mezzo. Le riflessioni di Zweig sulla guerra e sull'artificialità di patrie e confini dialogano con gli argomenti «disfattisti» del circolo ginevrino del premio Nobel Romain Rolland, con il pensiero tolstojano e con le prime istanze del movimento delle donne. Oggi, tra sovranismi riesumati ed egoismi nuovamente sbandierati, queste considerazioni ritrovano una loro attualità. Le belle illustrazioni commissionate da Zweig all'amico incisore Frans Masereel ci trasportano sul luogo dell'azione e nel contesto artistico e culturale dell'epoca.
L’obbligo
16,00€
Scritta in piena prima guerra mondiale, la novella «L'obbligo» analizza il sentimento di sottomissione alla patria e alla macchina dello Stato. Un pittore tedesco si trova nella Svizzera neutrale quando viene raggiunto da una cartolina militare che gli ingiunge di tornare al suo paese e prepararsi a partire per il fronte. Con la consueta abilità nello scandaglio psicologico Zweig ci presenta gli stati d'animo del protagonista e il confronto aspro con la sua compagna, una pacifista radicale. Egli sente il filo della propria vita mentre viene tirato alle estremità da due forze sovrumane e il suo unico desiderio è quello di spezzarsi nel mezzo. Le riflessioni di Zweig sulla guerra e sull'artificialità di patrie e confini dialogano con gli argomenti «disfattisti» del circolo ginevrino del premio Nobel Romain Rolland, con il pensiero tolstojano e con le prime istanze del movimento delle donne. Oggi, tra sovranismi riesumati ed egoismi nuovamente sbandierati, queste considerazioni ritrovano una loro attualità. Le belle illustrazioni commissionate da Zweig all'amico incisore Frans Masereel ci trasportano sul luogo dell'azione e nel contesto artistico e culturale dell'epoca.
La bella Magelone. Con scritti sul ciclo op.33 di Brahms di Max Kalbeck, Max Friedländer, Eric Sams, Dietrich Fischer-Dieskau, Graham Johnson
18,00€
In questo piccolo volume vengono presentati la prima traduzione italiana della «Novelle» di Ludwig Tieck «Liebesgeschichte der schönen Magelone und des Grafen Peter von Provence» (1797) e il commento storico, estetico e musicologico ai Lieder che Johannes Brahms compose sulle poesie inserite nei singoli capitoli di quel racconto (Die schöne Magelone op. 33). Complessivamente, tra la prima fonte a stampa della vicenda narrata (Pierre de Provence et la Belle Maguelonne, 1440 ca.) e il ciclo di Lieder (1862-69) passano circa 400 anni. La letteratura secondaria sul capolavoro di Brahms qui tradotta copre altri cento anni abbondanti (dal 1904 al 2014) ed è rappresentata al meglio dai massimi cultori della vita del compositore e dell'arte del Lied: Max Kalbeck, Max Friedländer, Eric Sams, Dietrich Fischer-Dieskau, Graham Johnson.
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La bella Magelone. Con scritti sul ciclo op.33 di Brahms di Max Kalbeck, Max Friedländer, Eric Sams, Dietrich Fischer-Dieskau, Graham Johnson
18,00€
In questo piccolo volume vengono presentati la prima traduzione italiana della «Novelle» di Ludwig Tieck «Liebesgeschichte der schönen Magelone und des Grafen Peter von Provence» (1797) e il commento storico, estetico e musicologico ai Lieder che Johannes Brahms compose sulle poesie inserite nei singoli capitoli di quel racconto (Die schöne Magelone op. 33). Complessivamente, tra la prima fonte a stampa della vicenda narrata (Pierre de Provence et la Belle Maguelonne, 1440 ca.) e il ciclo di Lieder (1862-69) passano circa 400 anni. La letteratura secondaria sul capolavoro di Brahms qui tradotta copre altri cento anni abbondanti (dal 1904 al 2014) ed è rappresentata al meglio dai massimi cultori della vita del compositore e dell'arte del Lied: Max Kalbeck, Max Friedländer, Eric Sams, Dietrich Fischer-Dieskau, Graham Johnson.
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Le solidarietà misteriose
21,00€
«Non era amore il sentimento che regnava tra loro. Non era nemmeno una specie di perdono automatico. Era una solidarietà misteriosa. Era un legame senza origine dato che nessun pretesto, nessun evento, in alcun momento, aveva deciso che fosse così.» Claire, traduttrice di mezza età, abbandona il suo appartamento e le comodità della vita parigina per tornare a vivere in Bretagna, in una fattoria a picco sul mare. La sua non è una fuga ma un ritorno, una riscoperta e una riappropriazione dei luoghi, dei suoni, delle immagini, dei gesti della sua infanzia. I paesaggi bretoni, le coste di granito punteggiate da fiori gialli, licheni, i campi di megaliti, i paesi aggrappati alle scogliere diventano le tappe di un percorso in cui la donna ritrova se stessa, fa pace con il suo passato, elabora un lutto e un amore. Ad accompagnarla, un dolce legame con una vecchia insegnante di pianoforte, la solidarietà misteriosa che la lega al fratello e una comunione profonda, fisica e spirituale, con la natura di cui diventa lei stessa un elemento. Un romanzo di formazione e trasformazione, una prosa delicata e luminosa, «chiara» come la sua eroina.
Le solidarietà misteriose
21,00€
«Non era amore il sentimento che regnava tra loro. Non era nemmeno una specie di perdono automatico. Era una solidarietà misteriosa. Era un legame senza origine dato che nessun pretesto, nessun evento, in alcun momento, aveva deciso che fosse così.» Claire, traduttrice di mezza età, abbandona il suo appartamento e le comodità della vita parigina per tornare a vivere in Bretagna, in una fattoria a picco sul mare. La sua non è una fuga ma un ritorno, una riscoperta e una riappropriazione dei luoghi, dei suoni, delle immagini, dei gesti della sua infanzia. I paesaggi bretoni, le coste di granito punteggiate da fiori gialli, licheni, i campi di megaliti, i paesi aggrappati alle scogliere diventano le tappe di un percorso in cui la donna ritrova se stessa, fa pace con il suo passato, elabora un lutto e un amore. Ad accompagnarla, un dolce legame con una vecchia insegnante di pianoforte, la solidarietà misteriosa che la lega al fratello e una comunione profonda, fisica e spirituale, con la natura di cui diventa lei stessa un elemento. Un romanzo di formazione e trasformazione, una prosa delicata e luminosa, «chiara» come la sua eroina.
C. 3.3. La ballata del carcere di Reading. Ediz. integrale
20,00€
Pubblicata per la prima volta nel 1898, "La Ballata del carcere di Reading" è un'opera che non si lascia classificare. Poema sull'amore maledetto, storia gotica con spettri e catene, via Crucis e Passione di un uomo, la Ballata è anche denuncia contro la pena di morte e poesia militante contro la violenza della prigione. Sono versi che parlano a tutti - galeotti e secondini, folli e farabutti - con la verità del dolore e la pietà per un destino comune. Una ballata carceraria in una nuova traduzione che, pur mantenendosi fedele all'universo lessicale impiegato dal poeta, prova a far risuonare anche in italiano il ritmo cadenzato e le rime alternate dell'originale. Distrutto da uno scandalo sessuale e da una condanna a due anni di lavori forzati, Oscar Wilde subì dalla società vittoriana una chiusura feroce: il suo nome venne tolto non solo dai cartelloni dei teatri londinesi, ma anche ai suoi figli. Scelse allora di firmare quest'opera soltanto con la sigla C.3.3., il numero della cella a lui assegnata nel carcere di Reading. Le belle xilografie di Frans Masereel, pubblicate ora per la prima volta in Italia, furono realizzate per un'edizione illustrata uscita in Germania nel 1923.
C. 3.3. La ballata del carcere di Reading. Ediz. integrale
20,00€
Pubblicata per la prima volta nel 1898, "La Ballata del carcere di Reading" è un'opera che non si lascia classificare. Poema sull'amore maledetto, storia gotica con spettri e catene, via Crucis e Passione di un uomo, la Ballata è anche denuncia contro la pena di morte e poesia militante contro la violenza della prigione. Sono versi che parlano a tutti - galeotti e secondini, folli e farabutti - con la verità del dolore e la pietà per un destino comune. Una ballata carceraria in una nuova traduzione che, pur mantenendosi fedele all'universo lessicale impiegato dal poeta, prova a far risuonare anche in italiano il ritmo cadenzato e le rime alternate dell'originale. Distrutto da uno scandalo sessuale e da una condanna a due anni di lavori forzati, Oscar Wilde subì dalla società vittoriana una chiusura feroce: il suo nome venne tolto non solo dai cartelloni dei teatri londinesi, ma anche ai suoi figli. Scelse allora di firmare quest'opera soltanto con la sigla C.3.3., il numero della cella a lui assegnata nel carcere di Reading. Le belle xilografie di Frans Masereel, pubblicate ora per la prima volta in Italia, furono realizzate per un'edizione illustrata uscita in Germania nel 1923.
Il mal bianco. Con sei tavole di Frans Masereel. Ediz. illustrata
18,00€
Come si ferma una dittatura sanitaria? Come impedire che la discordia sociale apra la strada ai contagi? I vaccini vanno sottratti alle regole dei brevetti e dell'economia di mercato? Queste le domande che si fanno i personaggi de "Il mal bianco", il testo concepito nel 1937, in piena ascesa di Hitler, dal visionario Karel ?apek, primo inventore dei robot, che qui ha previsto l'arrivo dalla Cina di una pandemia letale per tutti gli ultracinquantenni. Le xilografie di Frans Masereel corredano questa edizione del Mal bianco di Karel Capek rilanciando le paure sotterranee dei personaggi: la solitudine, il contagio, il potere incontrastato, la forza bruta della folla.
Il mal bianco. Con sei tavole di Frans Masereel. Ediz. illustrata
18,00€
Come si ferma una dittatura sanitaria? Come impedire che la discordia sociale apra la strada ai contagi? I vaccini vanno sottratti alle regole dei brevetti e dell'economia di mercato? Queste le domande che si fanno i personaggi de "Il mal bianco", il testo concepito nel 1937, in piena ascesa di Hitler, dal visionario Karel ?apek, primo inventore dei robot, che qui ha previsto l'arrivo dalla Cina di una pandemia letale per tutti gli ultracinquantenni. Le xilografie di Frans Masereel corredano questa edizione del Mal bianco di Karel Capek rilanciando le paure sotterranee dei personaggi: la solitudine, il contagio, il potere incontrastato, la forza bruta della folla.