LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Certe morti non fanno rumore

19,00
di Alessandro Curioni (Autore) Chiarelettere, 2022 Da uno dei massimi esperti di cybersecurity, il giallo che rivela i pericoli e le ombre di un mondo consegnato alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. «Vorrei conoscere il piano che hai architettato.» «E se ti dicessi che in realtà non ho un piano?» Dopo aver messo a soqquadro il Dark Web, debellando la più pericolosa rete di criminali informatici in circolazione, l'esperto di cybersecurity Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un'amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un'eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un'offerta che non si può rifiutare. Artico - con i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista - si ritrova così coinvolto nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity. Ma con quali conseguenze? Leonardo giocherà la sua personalissima partita con obiettivi molto diversi da quelli degli altri due giocatori. Il doppio e il triplo gioco saranno la regola, la manipolazione d'informazioni e persone la normalità. In un mondo oscuro sul quale aleggia l'ombra di un nemico sconfitto, ma non abbattuto, Leonardo, Teresa e Roberto scopriranno che scopriranno che per smascherarlo devono rischiare molto più della loro vita digitale. Certe morti non fanno rumore è un romanzo che ci pone di fronte a temi di stringente attualità, e ci fa riflettere sul ruolo dell'umanità nel momento in cui la tecnologia, con l'avvento delle intelligenze artificiali, sembra pronta a un nuovo grande balzo.
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Certe morti non fanno rumore

19,00
di Alessandro Curioni (Autore) Chiarelettere, 2022 Da uno dei massimi esperti di cybersecurity, il giallo che rivela i pericoli e le ombre di un mondo consegnato alla tecnologia e all’intelligenza artificiale. «Vorrei conoscere il piano che hai architettato.» «E se ti dicessi che in realtà non ho un piano?» Dopo aver messo a soqquadro il Dark Web, debellando la più pericolosa rete di criminali informatici in circolazione, l'esperto di cybersecurity Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un'amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un'eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un'offerta che non si può rifiutare. Artico - con i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista - si ritrova così coinvolto nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity. Ma con quali conseguenze? Leonardo giocherà la sua personalissima partita con obiettivi molto diversi da quelli degli altri due giocatori. Il doppio e il triplo gioco saranno la regola, la manipolazione d'informazioni e persone la normalità. In un mondo oscuro sul quale aleggia l'ombra di un nemico sconfitto, ma non abbattuto, Leonardo, Teresa e Roberto scopriranno che scopriranno che per smascherarlo devono rischiare molto più della loro vita digitale. Certe morti non fanno rumore è un romanzo che ci pone di fronte a temi di stringente attualità, e ci fa riflettere sul ruolo dell'umanità nel momento in cui la tecnologia, con l'avvento delle intelligenze artificiali, sembra pronta a un nuovo grande balzo.
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Il giorno del Bianconiglio

18,00
Da uno dei massimi esperti di cybersecurity, il primo giallo che racconta inganni e pericoli nei nostri dispositivi elettronici Il primo romanzo di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia «Certe cose, prima di farle, devi immaginare siano possibili.» - Leonardo Artico Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una “pesca” molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli “squali”. Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di inter­net capisce poco o nulla ma saprà dare un contribu­to fondamentale all’indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell’energia e forse un’intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l’identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascu­no – per ragioni diverse e inconfessabili – cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bian­coniglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
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Il giorno del Bianconiglio

18,00
Da uno dei massimi esperti di cybersecurity, il primo giallo che racconta inganni e pericoli nei nostri dispositivi elettronici Il primo romanzo di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia «Certe cose, prima di farle, devi immaginare siano possibili.» - Leonardo Artico Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una “pesca” molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli “squali”. Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di inter­net capisce poco o nulla ma saprà dare un contribu­to fondamentale all’indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell’energia e forse un’intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l’identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascu­no – per ragioni diverse e inconfessabili – cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bian­coniglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
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La manutenzione dei ricordi. Anni Settanta: i ragazzi che non fecero la rivoluzione

18,00
«La vera rivoluzione, mia cara, l'abbiamo inseguita, l'abbiamo persa, e forse anche maledetta, per come ci ha fatto sentire inadeguati per tutta la vita.» Questa è la storia di sei amici che nel maggio del '68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l'inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant'anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale. Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo colorarono di rosso la grande fontana dell'università o quando Lollo scalò la facciata del rettorato inseguito dal commissario Mazzatosta. Non è facile fare pace dopo cinquant'anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie, e che si rispecchiano nella storia di un paese che ha progressivamente abbassato ogni tensione morale. Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.
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La manutenzione dei ricordi. Anni Settanta: i ragazzi che non fecero la rivoluzione

18,00
«La vera rivoluzione, mia cara, l'abbiamo inseguita, l'abbiamo persa, e forse anche maledetta, per come ci ha fatto sentire inadeguati per tutta la vita.» Questa è la storia di sei amici che nel maggio del '68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l'inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant'anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale. Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo colorarono di rosso la grande fontana dell'università o quando Lollo scalò la facciata del rettorato inseguito dal commissario Mazzatosta. Non è facile fare pace dopo cinquant'anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie, e che si rispecchiano nella storia di un paese che ha progressivamente abbassato ogni tensione morale. Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.
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