LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Storie dal domani 8

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Paradiso in Terra

14,00
Giordania, 2090. L'invecchiamento è diventato un fenomeno reversibile grazie agli incredibili progressi della biotecnologia. Eppure, persino in un mondo dove l'eterna giovinezza è una realtà, continuano a esserci complicazioni. Jamal Abdallah, fratello della giornalista Janna, protagonista della storia, ha contribuito a molti dei progressi medici che hanno allungato l'aspettativa di vita dell'umanità negli ultimi decenni, e tuttavia proprio lui ha scelto di rinunciare alla possibilità dell'eterna giovinezza per morire in modo naturale. Ma poiché la riproduzione è strettamente controllata, l'opportunità di creare una nuova vita - in seguito alla morte di Jamal - getta l'intera famiglia Abdallah nello scompiglio. Paradiso in Terra è al tempo stesso un resoconto personale della lotta di una famiglia per abbracciare il futuro e uno sguardo sul modo in cui la società giordana ha dovuto reinventare se stessa alla fine del ventunesimo secolo. Fadi Zaghmout è un autore giordano e attivista per l'uguaglianza di genere. Ha conseguito un master in scrittura creativa e pensiero critico presso la Sussex University nel Regno Unito. Ha pubblicato quattro romanzi, tra cui La sposa di Amman (MReditori, 2022). Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese e italiano. Nel 2021, è stato tra i finalisti dello UK Alumni Global Award nella categoria "impatto sociale". Traduzione dall'arabo di Roberta Loi Illustrazione di copertina di Paolo Castelluccio
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Paradiso in Terra

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Giordania, 2090. L'invecchiamento è diventato un fenomeno reversibile grazie agli incredibili progressi della biotecnologia. Eppure, persino in un mondo dove l'eterna giovinezza è una realtà, continuano a esserci complicazioni. Jamal Abdallah, fratello della giornalista Janna, protagonista della storia, ha contribuito a molti dei progressi medici che hanno allungato l'aspettativa di vita dell'umanità negli ultimi decenni, e tuttavia proprio lui ha scelto di rinunciare alla possibilità dell'eterna giovinezza per morire in modo naturale. Ma poiché la riproduzione è strettamente controllata, l'opportunità di creare una nuova vita - in seguito alla morte di Jamal - getta l'intera famiglia Abdallah nello scompiglio. Paradiso in Terra è al tempo stesso un resoconto personale della lotta di una famiglia per abbracciare il futuro e uno sguardo sul modo in cui la società giordana ha dovuto reinventare se stessa alla fine del ventunesimo secolo. Fadi Zaghmout è un autore giordano e attivista per l'uguaglianza di genere. Ha conseguito un master in scrittura creativa e pensiero critico presso la Sussex University nel Regno Unito. Ha pubblicato quattro romanzi, tra cui La sposa di Amman (MReditori, 2022). Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese e italiano. Nel 2021, è stato tra i finalisti dello UK Alumni Global Award nella categoria "impatto sociale". Traduzione dall'arabo di Roberta Loi Illustrazione di copertina di Paolo Castelluccio
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Una transizione in blu

17,00
"Una transizione in blu" colma una mancanza gravissima nell'ambito della fantascienza: conosciamo tutto di autori e di autrici di fantascienza americana e inglese mentre non sappiano nulla di quanto succede al di là delle Alpi. La Francia è stata la culla della fantascienza sin dalla fine del diciannovesimo secolo con nomi come Jules Verne, Camille Flammarion e Albert Robida ma poi - a parte alcuni casi sporadici come Ayerdhal, Wagner, Brussolo e Dantec - la "colonizzazione dell'immaginario" da parte della cultura anglofona ha impedito la traduzione e la pubblicazione di tanti scrittori e scrittrici che hanno contribuito a sviluppare il genere dai suoi illustri padri fondatori fino a giorni nostri. Questa selezione di racconti - seppure limitata e parziale - consente di tornare a scavalcare le Alpi per esplorare regioni collinari dai tratti solarpunk, scoprire ex-colonie francesi controllate da organizzazioni misteriose, utilizzare tecnologie innovative per il turismo post-pandemia e ricorrere a simulacri artificiali per la gestione del lutto. Che la transizione in blu abbia inizio! Indice Introduzione di Jean-Claude Dunyach Contaminazioni di Sylvie Denis Diario di un poliorcete pentito di Ugo Bellagamba Changeling di Lionel Davoust Ritrovarti di Joëlle Wintrebert Viaggio condiviso di Olivier Paquet Maschi pallidi di Catherine Dufour Mia dolce colombina di Xavier Dollo Sei facce dello stesso cubo di Ketty Steward Specchi mutilati di Claude Ecken Traduzione dal francese di Alda Teodorani, Francesca Secci, Giulia Palumbo Maria Michela Dichio e Chiara Seri. Copertina di Dayana Montesano
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Una transizione in blu

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"Una transizione in blu" colma una mancanza gravissima nell'ambito della fantascienza: conosciamo tutto di autori e di autrici di fantascienza americana e inglese mentre non sappiano nulla di quanto succede al di là delle Alpi. La Francia è stata la culla della fantascienza sin dalla fine del diciannovesimo secolo con nomi come Jules Verne, Camille Flammarion e Albert Robida ma poi - a parte alcuni casi sporadici come Ayerdhal, Wagner, Brussolo e Dantec - la "colonizzazione dell'immaginario" da parte della cultura anglofona ha impedito la traduzione e la pubblicazione di tanti scrittori e scrittrici che hanno contribuito a sviluppare il genere dai suoi illustri padri fondatori fino a giorni nostri. Questa selezione di racconti - seppure limitata e parziale - consente di tornare a scavalcare le Alpi per esplorare regioni collinari dai tratti solarpunk, scoprire ex-colonie francesi controllate da organizzazioni misteriose, utilizzare tecnologie innovative per il turismo post-pandemia e ricorrere a simulacri artificiali per la gestione del lutto. Che la transizione in blu abbia inizio! Indice Introduzione di Jean-Claude Dunyach Contaminazioni di Sylvie Denis Diario di un poliorcete pentito di Ugo Bellagamba Changeling di Lionel Davoust Ritrovarti di Joëlle Wintrebert Viaggio condiviso di Olivier Paquet Maschi pallidi di Catherine Dufour Mia dolce colombina di Xavier Dollo Sei facce dello stesso cubo di Ketty Steward Specchi mutilati di Claude Ecken Traduzione dal francese di Alda Teodorani, Francesca Secci, Giulia Palumbo Maria Michela Dichio e Chiara Seri. Copertina di Dayana Montesano
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Livido

13,00
Una discarica, un omicidio, una raccolta di pezzi lunga quindici anni. Tutto per un amore in apparenza impossibile. Peter Payne fa il trashformer e per sopravvivere rovista nei cumuli di spazzatura cercando oggetti di valore. I suoi giorni trascorrono in mezzo agli scarti della società dei consumi e in compagnia di una banda di adolescenti, fino a quando non incontra Alba - un modello femminile di nexumano. Esplorando temi come la cibernetica, il consumismo e la trascendenza, Francesco Verso costruisce un mondo così profondo come il suo personaggio principale. "Una riflessione molto precisa su che cosa significhi essere umano e una visione emozionante su un mondo che è già dietro l'angolo." James Patrick Kelly - vincitore dei premi Nebula, Locus e Hugo Francesco Verso (Bologna, 1973) lavora da oltre dieci anni come scrittore di genere ed editor del progetto multiculturale Future Fiction, specializzato nella pubblicazione dei migliori scrittori di Science Fiction provenienti da tutto il mondo. Ha pubblicato: Antidoti umani, e-Doll (premio Urania 2009), Livido (premio Odissea e premio Italia 2014, pubblicato negli Stati Uniti da Apex Books come Nexhuman), Bloodbusters (premio Urania 2015) e I Pulldogs, primo romanzo de I camminatori. Suoi racconti sono apparsi su riviste come Robot, iComics, International Speculative Fiction #5, Chicago Quarterly Review #20 e Future Affairs Administration. Vive a Roma con la moglie Elena e la figlia Sofia.
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Una discarica, un omicidio, una raccolta di pezzi lunga quindici anni. Tutto per un amore in apparenza impossibile. Peter Payne fa il trashformer e per sopravvivere rovista nei cumuli di spazzatura cercando oggetti di valore. I suoi giorni trascorrono in mezzo agli scarti della società dei consumi e in compagnia di una banda di adolescenti, fino a quando non incontra Alba - un modello femminile di nexumano. Esplorando temi come la cibernetica, il consumismo e la trascendenza, Francesco Verso costruisce un mondo così profondo come il suo personaggio principale. "Una riflessione molto precisa su che cosa significhi essere umano e una visione emozionante su un mondo che è già dietro l'angolo." James Patrick Kelly - vincitore dei premi Nebula, Locus e Hugo Francesco Verso (Bologna, 1973) lavora da oltre dieci anni come scrittore di genere ed editor del progetto multiculturale Future Fiction, specializzato nella pubblicazione dei migliori scrittori di Science Fiction provenienti da tutto il mondo. Ha pubblicato: Antidoti umani, e-Doll (premio Urania 2009), Livido (premio Odissea e premio Italia 2014, pubblicato negli Stati Uniti da Apex Books come Nexhuman), Bloodbusters (premio Urania 2015) e I Pulldogs, primo romanzo de I camminatori. Suoi racconti sono apparsi su riviste come Robot, iComics, International Speculative Fiction #5, Chicago Quarterly Review #20 e Future Affairs Administration. Vive a Roma con la moglie Elena e la figlia Sofia.
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Telempatia

13,00
Dopo la perdita della madre, Irene decide di compiere un viaggio in Cile che la avvicina a conoscenze ancestrali all'interno di una piccola scuola di campagna gestita da sole donne e nel bel mezzo di una disputa internazionale: uno scienziato americano, infatti, è sul punto di brevettare la telepatia! Tra connessioni "telempatiche", empanadas e intrighi commerciali, Irene dovrà affrontare un percorso di scoperta in cui la conoscenza di sé e l'empatia si mescoleranno fino a riuscire a condividere la propria mente con gli altri, anche se tale potere - nell'era in cui tutti sono sempre connessi a Internet - offre il fianco al rischio di un pericoloso controllo dei pensieri. Telempatia ha vinto il premio "Odisseia de Literatura Fantástica" come miglior novella di fantascienza ed è stato finalista al premio Jabuti (categoria narrativa di genere) e al premio Argos, assegnato dal Club dei lettori di fantascienza brasiliani. Ana Rüsche (San Paolo, Brasile, 1979) è una scrittrice e ricercatrice. "Telempatia" ("A telepatia são os outros") è un romanzo pubblicato originariamente da Monomito in portoghese (2019). Alcuni suoi racconti di fantascienza sono "Mergulho no azul cintilante", pubblicato in un'edizione commemorativa de "La macchina del tempo" di H.G. Wells (DarkSide, 2021), "Nina e l'uragano" (Solarpunk: Come ho imparato ad amare il futuro, Future Fiction, 2020), e "Na era do fogo", in un progetto del Pernambuco Supplement e del Serrapilheira Institute (2019). Ha pubblicato quattro libri di poesie mentre, come ricercatrice, ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi Culturali con una tesi su "Utopia, femminismo e rassegnazione" (Università di San Paolo) e sta conducendo una ricerca post-dottorato su fantascienza, ecocidio e cambiamento climatico presso la stessa istituzione. Scrive saggi di fantascienza, utopia, ecologia e letteratura scritta da donne per riviste accademiche brasiliane e di settore. Il suo sito web è www.anarusche.com
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Dopo la perdita della madre, Irene decide di compiere un viaggio in Cile che la avvicina a conoscenze ancestrali all'interno di una piccola scuola di campagna gestita da sole donne e nel bel mezzo di una disputa internazionale: uno scienziato americano, infatti, è sul punto di brevettare la telepatia! Tra connessioni "telempatiche", empanadas e intrighi commerciali, Irene dovrà affrontare un percorso di scoperta in cui la conoscenza di sé e l'empatia si mescoleranno fino a riuscire a condividere la propria mente con gli altri, anche se tale potere - nell'era in cui tutti sono sempre connessi a Internet - offre il fianco al rischio di un pericoloso controllo dei pensieri. Telempatia ha vinto il premio "Odisseia de Literatura Fantástica" come miglior novella di fantascienza ed è stato finalista al premio Jabuti (categoria narrativa di genere) e al premio Argos, assegnato dal Club dei lettori di fantascienza brasiliani. Ana Rüsche (San Paolo, Brasile, 1979) è una scrittrice e ricercatrice. "Telempatia" ("A telepatia são os outros") è un romanzo pubblicato originariamente da Monomito in portoghese (2019). Alcuni suoi racconti di fantascienza sono "Mergulho no azul cintilante", pubblicato in un'edizione commemorativa de "La macchina del tempo" di H.G. Wells (DarkSide, 2021), "Nina e l'uragano" (Solarpunk: Come ho imparato ad amare il futuro, Future Fiction, 2020), e "Na era do fogo", in un progetto del Pernambuco Supplement e del Serrapilheira Institute (2019). Ha pubblicato quattro libri di poesie mentre, come ricercatrice, ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi Culturali con una tesi su "Utopia, femminismo e rassegnazione" (Università di San Paolo) e sta conducendo una ricerca post-dottorato su fantascienza, ecocidio e cambiamento climatico presso la stessa istituzione. Scrive saggi di fantascienza, utopia, ecologia e letteratura scritta da donne per riviste accademiche brasiliane e di settore. Il suo sito web è www.anarusche.com
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Cuadratura cercului

16,00
EDIZIONE BILINGUE ROMENO - ITALIANO La quadratura del cerchio è la dimostrazione che le grandi idee circolano liberamente e non appartengono a nessuno: scritto negli stessi anni de Le città invisibili di Italo Calvino, questo "falso trattato di urbogonia" su una serie di incredibili città immaginarie, dopo essere stato pubblicato in Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Romania e Giappone, arriva finalmente anche in Italia. Gheorghe Săsărman nasce a Bucarest, Romania, il 9 aprile 1941. Dopo la laurea in architettura ottiene il titolo di dottore di ricerca in teoria dell'architettura e trova lavoro come redattore presso riviste del suo settore di specializzazione. Costretto per motivi politici a rinunciare all'attività giornalistica, lascia la Romania di Ceaușescu nel 1983 e si stabilisce in Germania, dove si riprofila come programmatore e analista. In seguito alla caduta del regime romeno torna attivo nel settore pubblicistico, scrivendo su diverse riviste della diaspora romena. Diviene membro dell'Unione dei Giornalisti Professionisti e dell'Unione degli Scrittori di Romania. Debutta come scrittore nel 1962, vincendo il primo premio di un concorso letterario dedicato alla letteratura di fantascienza organizzato in sette paesi est-europei. Il suo primo volume, Oracolul (L'oracolo, 1969) raggruppa diversi testi apparsi precedentemente all'interno di riviste periodiche. La sua opera più conosciuta, La quadratura del cerchio (1975) si scontra con la censura comunista, che elimina circa un quarto del volume. All'estero è tradotto e pubblicato in Francia (1994), Spagna (2010), Stati Uniti (2013, nella traduzione della celebre scrittrice Ursula K. Le Guin), Germania (2016) e Giappone (2019). Pubblica diverse altre opere in Romania e nel resto del mondo, vincendo premi e riconoscimenti prestigiosi, in particolare nell'ambito della letteratura fantascientifica. Cuadratura cercului demonstrează că cele mai mari idei circulă liber și nu aparțin nimănui: scris în aceiași ani în care Italo Calvino scria Orașele invizibile, acest "fals tratat de urbogonie" despre o serie de incredibile orașe fictive, după ce a fost publicat în Franța, Spania, Statele Unite, Germania, România și Japonia ajunge în sfârșit chiar și în Italia. Născut la 9 aprilie 1941 în București, România, Gheorghe Săsărman studiază arhitectura în București și, după obținerea diplomei, lucrează ca redactor al unor rubrici de arhitectură și de știință popularizată. În 1978 obține titlul de doctor în teoria arhitecturii. Constrâns din motive politice să renunțe la activitatea de jurnalist, părăsește în 1983 România dictaturii lui Ceaușescu și se stabilește în Germania, la München, unde își câștigă existența ca programator și analist. După prăbușirea sistemului comunist (1989), redevine activ și ca publicist, semnând în mai multe ziare și reviste din România și din diaspora românească. Este membru al Uniunii Ziariștilor Profesioniști și al Uniunii Scriitorilor din România. Ca scriitor debutează în 1962, câștigând premiul întâi la un concurs de povestiri SF organizat în șapte țări est-europene. Primul său volum, Oracolul (1969), grupează mai multe texte apărute în periodice. Scrierea sa cea mai cunoscută, Cuadratura cercului (1975), se izbește de cenzura comunistă, care îi elimină un sfert din cuprins; editată între timp și în Franța (1994), Spania (2010), S.U.A. (2013, în traducerea cunoscutei scriitoare Ursula K. Le Guin), Germania (2016), Japonia (2019). Publică mai multe opere în România și în restul lumii, câștigând mai multe premii și recunoștințe prestigioase, în special în domeniul literăturii SF.
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Cuadratura cercului

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EDIZIONE BILINGUE ROMENO - ITALIANO La quadratura del cerchio è la dimostrazione che le grandi idee circolano liberamente e non appartengono a nessuno: scritto negli stessi anni de Le città invisibili di Italo Calvino, questo "falso trattato di urbogonia" su una serie di incredibili città immaginarie, dopo essere stato pubblicato in Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Romania e Giappone, arriva finalmente anche in Italia. Gheorghe Săsărman nasce a Bucarest, Romania, il 9 aprile 1941. Dopo la laurea in architettura ottiene il titolo di dottore di ricerca in teoria dell'architettura e trova lavoro come redattore presso riviste del suo settore di specializzazione. Costretto per motivi politici a rinunciare all'attività giornalistica, lascia la Romania di Ceaușescu nel 1983 e si stabilisce in Germania, dove si riprofila come programmatore e analista. In seguito alla caduta del regime romeno torna attivo nel settore pubblicistico, scrivendo su diverse riviste della diaspora romena. Diviene membro dell'Unione dei Giornalisti Professionisti e dell'Unione degli Scrittori di Romania. Debutta come scrittore nel 1962, vincendo il primo premio di un concorso letterario dedicato alla letteratura di fantascienza organizzato in sette paesi est-europei. Il suo primo volume, Oracolul (L'oracolo, 1969) raggruppa diversi testi apparsi precedentemente all'interno di riviste periodiche. La sua opera più conosciuta, La quadratura del cerchio (1975) si scontra con la censura comunista, che elimina circa un quarto del volume. All'estero è tradotto e pubblicato in Francia (1994), Spagna (2010), Stati Uniti (2013, nella traduzione della celebre scrittrice Ursula K. Le Guin), Germania (2016) e Giappone (2019). Pubblica diverse altre opere in Romania e nel resto del mondo, vincendo premi e riconoscimenti prestigiosi, in particolare nell'ambito della letteratura fantascientifica. Cuadratura cercului demonstrează că cele mai mari idei circulă liber și nu aparțin nimănui: scris în aceiași ani în care Italo Calvino scria Orașele invizibile, acest "fals tratat de urbogonie" despre o serie de incredibile orașe fictive, după ce a fost publicat în Franța, Spania, Statele Unite, Germania, România și Japonia ajunge în sfârșit chiar și în Italia. Născut la 9 aprilie 1941 în București, România, Gheorghe Săsărman studiază arhitectura în București și, după obținerea diplomei, lucrează ca redactor al unor rubrici de arhitectură și de știință popularizată. În 1978 obține titlul de doctor în teoria arhitecturii. Constrâns din motive politice să renunțe la activitatea de jurnalist, părăsește în 1983 România dictaturii lui Ceaușescu și se stabilește în Germania, la München, unde își câștigă existența ca programator și analist. După prăbușirea sistemului comunist (1989), redevine activ și ca publicist, semnând în mai multe ziare și reviste din România și din diaspora românească. Este membru al Uniunii Ziariștilor Profesioniști și al Uniunii Scriitorilor din România. Ca scriitor debutează în 1962, câștigând premiul întâi la un concurs de povestiri SF organizat în șapte țări est-europene. Primul său volum, Oracolul (1969), grupează mai multe texte apărute în periodice. Scrierea sa cea mai cunoscută, Cuadratura cercului (1975), se izbește de cenzura comunistă, care îi elimină un sfert din cuprins; editată între timp și în Franța (1994), Spania (2010), S.U.A. (2013, în traducerea cunoscutei scriitoare Ursula K. Le Guin), Germania (2016), Japonia (2019). Publică mai multe opere în România și în restul lumii, câștigând mai multe premii și recunoștințe prestigioase, în special în domeniul literăturii SF.
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Terminale Terra

11,00
Le storie di Lavie Tidhar si possono leggere sia come racconti di fantascienza sia come estratti - emozionanti ed evocativi - della vita di personaggi ai margini di una società in espansione verso lo spazio. Storie di persone che, con poco o nulla da perdere, s'imbarcano su "carrette spaziali" per un viaggio dall'esito incerto. E poi c'è chi resta, chi spera di partire un giorno dal "Terminale Terra" e chi farebbe qualunque cosa - il killer, la webstar o il clonatore - pur di realizzare il sogno di riuscire ad andarsene per sempre. Lavie Tidhar è un autore ed editor israeliano nato ad Afula nel 1976. Ha vissuto in molti paesi tra cui Sud Africa, Laos, Vanatu e oggi risiede a Londra. Le sue opere spaziano fra i generi della fantascienza, del fantasy e dello slipstream. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Jerwood Fiction Uncovered Prize per "Wolf" (Frassinelli, 2016) e il World Fantasy Award come miglior romanzo per "Wanted" (Gargoyle, 2013), candidato anche al premio Roma 2014. Inoltre ha vinto il premio Campbell e il Locus, ed è stato candidato al premio A.C. Clarke per "Central Station" (Acheron Books, 2018). I suoi ultimi romanzi sono "Unholy Land" e il libro per bambini "Candy". Inoltre è autore di molti altri romanzi, novelle e racconti. Come editor, ha curato la serie di antologie di fantascienza internazionale "The Apex Book of World SF" per i tipi di Apex Publications.
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Terminale Terra

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Le storie di Lavie Tidhar si possono leggere sia come racconti di fantascienza sia come estratti - emozionanti ed evocativi - della vita di personaggi ai margini di una società in espansione verso lo spazio. Storie di persone che, con poco o nulla da perdere, s'imbarcano su "carrette spaziali" per un viaggio dall'esito incerto. E poi c'è chi resta, chi spera di partire un giorno dal "Terminale Terra" e chi farebbe qualunque cosa - il killer, la webstar o il clonatore - pur di realizzare il sogno di riuscire ad andarsene per sempre. Lavie Tidhar è un autore ed editor israeliano nato ad Afula nel 1976. Ha vissuto in molti paesi tra cui Sud Africa, Laos, Vanatu e oggi risiede a Londra. Le sue opere spaziano fra i generi della fantascienza, del fantasy e dello slipstream. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Jerwood Fiction Uncovered Prize per "Wolf" (Frassinelli, 2016) e il World Fantasy Award come miglior romanzo per "Wanted" (Gargoyle, 2013), candidato anche al premio Roma 2014. Inoltre ha vinto il premio Campbell e il Locus, ed è stato candidato al premio A.C. Clarke per "Central Station" (Acheron Books, 2018). I suoi ultimi romanzi sono "Unholy Land" e il libro per bambini "Candy". Inoltre è autore di molti altri romanzi, novelle e racconti. Come editor, ha curato la serie di antologie di fantascienza internazionale "The Apex Book of World SF" per i tipi di Apex Publications.
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