LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO

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Gotico londinese

18,00
La normalità nasconde sempre qualcosa di inaspettato. Nelle pieghe del quotidiano si celano briciole di inquietudine, di più o meno velata morbosità, di più o meno evidente disturbo. Difficile notarle, a meno che non ci si soffermi a osservarle. In questi quindici racconti, sullo sfondo di una Londra legata spesso all'arte, alla letteratura, al cinema, si dipanano le storie di personaggi al confine tra luce e ombra, tra l'ordinario e lo straordinario, tra il reale e il surreale; personaggi che assomigliano ad altri, veri o fittizi, vivi o morti, in cerca di qualcosa o inseguiti da qualcuno. Ci accompagnano per i quartieri di una metropoli sorprendente, invisibile, stratificata, mostrandoceli con uno sguardo singolare, allo stesso tempo ostile e accattivante. Una mappa di quindici racconti urbani che sanno richiamare il perturbante grazie a uno stile innovativo e sperimentale.
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Gotico londinese

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La normalità nasconde sempre qualcosa di inaspettato. Nelle pieghe del quotidiano si celano briciole di inquietudine, di più o meno velata morbosità, di più o meno evidente disturbo. Difficile notarle, a meno che non ci si soffermi a osservarle. In questi quindici racconti, sullo sfondo di una Londra legata spesso all'arte, alla letteratura, al cinema, si dipanano le storie di personaggi al confine tra luce e ombra, tra l'ordinario e lo straordinario, tra il reale e il surreale; personaggi che assomigliano ad altri, veri o fittizi, vivi o morti, in cerca di qualcosa o inseguiti da qualcuno. Ci accompagnano per i quartieri di una metropoli sorprendente, invisibile, stratificata, mostrandoceli con uno sguardo singolare, allo stesso tempo ostile e accattivante. Una mappa di quindici racconti urbani che sanno richiamare il perturbante grazie a uno stile innovativo e sperimentale.
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La sposa cadavere. Die Todtenbraut

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La fortuna di "La sposa cadavere", che parte da un'antichissima leggenda ebraica per evolversi in un gioco di cornici, è particolarmente interessante perché non si limita solo ai suoi contemporanei. Oltre ad aver influenzato alcuni delle maggiori scrittrici e scrittori del gotico inglese, ha notevoli affinità anche con "L'uomo della sabbia" di E.T.A. Hoffmann o "La donna dal collier di velluto" di Alexandre Dumas; giunge infine ai giorni nostri quando, nel 2005, il grande regista Tim Burton ne ha tratto il pluripremiato film d'animazione in stop-motion, "Corpse Bride". Anche se la storia ha sempre risvolti e finali differenti nelle diverse versioni che si susseguono nei secoli e attraversano il mondo, il tema centrale che permane è quello dell'espiazione di una colpa o della riparazione di un torto subito nel contesto di un legame sentimentale. Questo è ciò che avviene nella leggenda popolare tramandata oralmente riportata da Schulze nell'ultima cornice della sua novella. Secondo questa leggenda, il fantasma di una donna vaga da secoli per la terra col fine di espiare la colpa di aver abbandonato l'amato portandolo alla morte, e assume di volta in volta nel corso dei secoli l'aspetto di giovani donne affascinanti per sedurre gli uomini, finché non troverà quello capace di resisterle. Uscendo dalla dicotomia tipicamente ottocentesca che vede la donna di volta in volta come espressione o della femme fatale o della Santa, della seduttrice o della brava moglie, nel suo testo Schulze promuove un personaggio femminile ambivalente capace di riassumere in se stesso entrambi questi aspetti e soprattutto avvalora la questione dell'alleanza fra donne, assente in altri testi del tempo o precedenti.
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La sposa cadavere. Die Todtenbraut

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La fortuna di "La sposa cadavere", che parte da un'antichissima leggenda ebraica per evolversi in un gioco di cornici, è particolarmente interessante perché non si limita solo ai suoi contemporanei. Oltre ad aver influenzato alcuni delle maggiori scrittrici e scrittori del gotico inglese, ha notevoli affinità anche con "L'uomo della sabbia" di E.T.A. Hoffmann o "La donna dal collier di velluto" di Alexandre Dumas; giunge infine ai giorni nostri quando, nel 2005, il grande regista Tim Burton ne ha tratto il pluripremiato film d'animazione in stop-motion, "Corpse Bride". Anche se la storia ha sempre risvolti e finali differenti nelle diverse versioni che si susseguono nei secoli e attraversano il mondo, il tema centrale che permane è quello dell'espiazione di una colpa o della riparazione di un torto subito nel contesto di un legame sentimentale. Questo è ciò che avviene nella leggenda popolare tramandata oralmente riportata da Schulze nell'ultima cornice della sua novella. Secondo questa leggenda, il fantasma di una donna vaga da secoli per la terra col fine di espiare la colpa di aver abbandonato l'amato portandolo alla morte, e assume di volta in volta nel corso dei secoli l'aspetto di giovani donne affascinanti per sedurre gli uomini, finché non troverà quello capace di resisterle. Uscendo dalla dicotomia tipicamente ottocentesca che vede la donna di volta in volta come espressione o della femme fatale o della Santa, della seduttrice o della brava moglie, nel suo testo Schulze promuove un personaggio femminile ambivalente capace di riassumere in se stesso entrambi questi aspetti e soprattutto avvalora la questione dell'alleanza fra donne, assente in altri testi del tempo o precedenti.
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Dentro la maschera

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Fugit. L’ombra del tempo

15,00
«Il Tempo, come suggerisce Borges, è la sostanza di cui siamo fatti o, forse, il Tempo non è altro che l'essenza distillata di un mondo inafferrabile. È difficile comprenderne, infatti, la sua natura intrinseca, il rapporto speciale che intesse con l'uomo e con le altre creature. Il Tempo esiste e non esiste, fonde le sue strutture, ammesso che ne abbia realmente, si dilata e si restringe, confonde i sensi e la coscienza. Tuttavia, privati del Tempo non saremmo in grado di percepirci, esseri senza direzione, senza un senso, senza un ordinamento. Il Tempo ci determina, conserva i nostri ricordi, le nostre storie e, come la letteratura ci ha più volte mostrato, può divenire ossessione, un inseguimento serrato che non sempre si rivela soddisfacente o proficuo. Pensiamo al capolavoro proustiano, costruito su ricerche e attese febbrili, o alle profondità borgesiane, tormentate dal concetto di eternità; o, ancora, a Montale, dove il Tempo viene rivelato nella sua essenza metafisica e trascendente. Presagi, inquietudini, ma anche speranze accompagnano le riflessioni che gli autori della grande letteratura dedicano a questo tema, tanto complesso quanto sconfinato. Ed è proprio a questa dimensione, fragile e potente insieme, che Fugit è dedicato» (dalla prefazione di Sara Elisa Riva)
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Fugit. L’ombra del tempo

15,00
«Il Tempo, come suggerisce Borges, è la sostanza di cui siamo fatti o, forse, il Tempo non è altro che l'essenza distillata di un mondo inafferrabile. È difficile comprenderne, infatti, la sua natura intrinseca, il rapporto speciale che intesse con l'uomo e con le altre creature. Il Tempo esiste e non esiste, fonde le sue strutture, ammesso che ne abbia realmente, si dilata e si restringe, confonde i sensi e la coscienza. Tuttavia, privati del Tempo non saremmo in grado di percepirci, esseri senza direzione, senza un senso, senza un ordinamento. Il Tempo ci determina, conserva i nostri ricordi, le nostre storie e, come la letteratura ci ha più volte mostrato, può divenire ossessione, un inseguimento serrato che non sempre si rivela soddisfacente o proficuo. Pensiamo al capolavoro proustiano, costruito su ricerche e attese febbrili, o alle profondità borgesiane, tormentate dal concetto di eternità; o, ancora, a Montale, dove il Tempo viene rivelato nella sua essenza metafisica e trascendente. Presagi, inquietudini, ma anche speranze accompagnano le riflessioni che gli autori della grande letteratura dedicano a questo tema, tanto complesso quanto sconfinato. Ed è proprio a questa dimensione, fragile e potente insieme, che Fugit è dedicato» (dalla prefazione di Sara Elisa Riva)
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Esaurito
Esaurito

Gideon la nona

15,00
Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un'infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù - nell'aldiquà - e una da cadavere rianimato - nell'aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un'audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio.
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Gideon la nona

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Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un'infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù - nell'aldiquà - e una da cadavere rianimato - nell'aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un'audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio.
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Nemici del popolo

17,50
Sullo scenario della chiusura di una grande fabbrica che ha deciso di "delocalizzare", inseguendo la logica "green", lasciando centinaia di persone con il culo per terra, senza nessuna possibilità di riscatto e senza nessuna speranza, seguiamo diverse vicende che si muovono in parallelo e si intersecano le une con le altre. Seguiamo quella di Annibale, operaio prossimo alla pensione che non accetta la resa incondizionata e la perdita di potere da parte della società civile. Seguiamo quella di Fabio, il figlio poco più che ventenne, anch'egli operaio nella stessa fabbrica, disilluso e senza obiettivi per il futuro, come molti altri ragazzi della sua età. Incontriamo Chiara, giovane neolaureata radical chic che aspetta un figlio da Fabio, si occupa di servizi sociali a favore degli immigrati, rea agli occhi degli operai di dimenticare le causa della gente della sua comunità. Conosciamo Mirco, un operaio che cerca una via di fuga attraverso il sogno di diventare autore di fumetti, usando una storia fantasy come metafora per raccontare le tensioni sociali che impregnano la sua realtà. Su tutto questo aleggia l'ombra di un corpo disteso in un fossato ai margini di una strada di periferia, di un piano scellerato finito male e di una pistola, con cui la storia si apre e si chiude. La pistola unisce le fila delle storie divise, ricuce la trama lacerata in un unico intreccio, drammatico e disperato. Una decisione non presa, tuttavia, ci regala un epilogo aperto. Le uniche pagine che descrivono una giornata di sole.
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Nemici del popolo

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Sullo scenario della chiusura di una grande fabbrica che ha deciso di "delocalizzare", inseguendo la logica "green", lasciando centinaia di persone con il culo per terra, senza nessuna possibilità di riscatto e senza nessuna speranza, seguiamo diverse vicende che si muovono in parallelo e si intersecano le une con le altre. Seguiamo quella di Annibale, operaio prossimo alla pensione che non accetta la resa incondizionata e la perdita di potere da parte della società civile. Seguiamo quella di Fabio, il figlio poco più che ventenne, anch'egli operaio nella stessa fabbrica, disilluso e senza obiettivi per il futuro, come molti altri ragazzi della sua età. Incontriamo Chiara, giovane neolaureata radical chic che aspetta un figlio da Fabio, si occupa di servizi sociali a favore degli immigrati, rea agli occhi degli operai di dimenticare le causa della gente della sua comunità. Conosciamo Mirco, un operaio che cerca una via di fuga attraverso il sogno di diventare autore di fumetti, usando una storia fantasy come metafora per raccontare le tensioni sociali che impregnano la sua realtà. Su tutto questo aleggia l'ombra di un corpo disteso in un fossato ai margini di una strada di periferia, di un piano scellerato finito male e di una pistola, con cui la storia si apre e si chiude. La pistola unisce le fila delle storie divise, ricuce la trama lacerata in un unico intreccio, drammatico e disperato. Una decisione non presa, tuttavia, ci regala un epilogo aperto. Le uniche pagine che descrivono una giornata di sole.
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Esaurito
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Fourth Wing. Ediz. speciale

19,90
Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo.
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Fourth Wing. Ediz. speciale

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Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante. E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo.
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Ogni prigione è un’isola

18,50
"Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi": forse è per questo che, da narratrice attratta dai luoghi dove "l'uomo è illuminato a giorno", Daria Bignardi trent'anni fa è entrata per la prima volta in un carcere. Da allora le prigioni non ha mai smesso di frequentarle: ha collaborato con il giornale di San Vittore, portato in tv le sue conversazioni coi carcerati, accompagnato sua figlia di tre mesi in parlatorio a conoscere il nonno recluso, è rimasta in contatto con molti detenuti ed è tuttora un "articolo 78", autorizzata cioè a collaborare alle attività culturali che si svolgono in carcere. Ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. Per scrivere di quel mondo si è ritirata per mesi su un'isola piccolissima: Linosa. Ma il carcere l'ha inseguita anche lì. E gli incontri e la vita sull'isola sono entrati in dialogo profondo con le storie viste e ascoltate in carcere. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse.
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Ogni prigione è un’isola

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"Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi": forse è per questo che, da narratrice attratta dai luoghi dove "l'uomo è illuminato a giorno", Daria Bignardi trent'anni fa è entrata per la prima volta in un carcere. Da allora le prigioni non ha mai smesso di frequentarle: ha collaborato con il giornale di San Vittore, portato in tv le sue conversazioni coi carcerati, accompagnato sua figlia di tre mesi in parlatorio a conoscere il nonno recluso, è rimasta in contatto con molti detenuti ed è tuttora un "articolo 78", autorizzata cioè a collaborare alle attività culturali che si svolgono in carcere. Ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. Per scrivere di quel mondo si è ritirata per mesi su un'isola piccolissima: Linosa. Ma il carcere l'ha inseguita anche lì. E gli incontri e la vita sull'isola sono entrati in dialogo profondo con le storie viste e ascoltate in carcere. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse.
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La cucina cinese illustrata. Le ricette e le curiosità per conoscere tutto sulla cultura gastronomica della Cina. Ediz. a colori

14,50
Attraverso ricette, aneddoti, storie, menù, usanze, tecniche, strumenti, ingredienti, il lettore viene guidato alla scoperta di sapori e costumi di un Paese dalla cucina a noi così familiare (è una delle tradizioni gastronomiche più diffuse in Italia) ma non sempre autentica. Come si usa il wok? Qual è la ricetta tradizionale dei ravioli al vapore? Quali sono le portate di un pasto cinese? Come preparare un bao perfetto? In un solo sguardo tutte le risposte per conoscere, preparare, assaggiare la cucina cinese con maggiore consapevolezza, scoprendo i diversi volti della Cina.
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La cucina cinese illustrata. Le ricette e le curiosità per conoscere tutto sulla cultura gastronomica della Cina. Ediz. a colori

14,50
Attraverso ricette, aneddoti, storie, menù, usanze, tecniche, strumenti, ingredienti, il lettore viene guidato alla scoperta di sapori e costumi di un Paese dalla cucina a noi così familiare (è una delle tradizioni gastronomiche più diffuse in Italia) ma non sempre autentica. Come si usa il wok? Qual è la ricetta tradizionale dei ravioli al vapore? Quali sono le portate di un pasto cinese? Come preparare un bao perfetto? In un solo sguardo tutte le risposte per conoscere, preparare, assaggiare la cucina cinese con maggiore consapevolezza, scoprendo i diversi volti della Cina.
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Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta

18,00
«Il tempo della mia vita cambiò, il ritmo cambiò. Fu come passare dall’altro lato di un orologio. Vivere qui comportava impiegare il tempo di questo luogo, che scorre sotto lancette diverse, lente e collose, fatte di piogge, di stagioni, di epoche di raccolta, di periodi di deposizione delle uova, di limiti imposti da forze superiori, con le quali l’uomo non compete; semplicemente si arrende, le asseconda, le rispetta.» L’immensità è un concetto familiare per chi nasce in Amazzonia, dove lo spazio sembra non avere confini. Un’inesauribile varietà di ambienti, la più alta concentrazione di forme di vita sul pianeta, corsi d’acqua così vasti da non scorgerne la sponda opposta. Emanuela Evangelista, biologa e attivista, vive da oltre dieci anni nel cuore della foresta amazzonica e precisamente nel villaggio di Xixuaú, una manciata di palafitte ignorate dalle mappe ufficiali, come la maggioranza degli insediamenti umani situati nelle zone più remote. Nelle pagine di questo libro racconta l’Amazzonia che ha conosciuto e lo fa da un punto di vista unico: un’italiana, ormai parte integrante della comunità̀ dei popoli della foresta. Conosceremo il susseguirsi delle stagioni, l’importanza dell’acqua e dei suoi movimenti; la paura e l’incanto che scaturiscono dal contatto senza mediazioni con la natura; l’indicibile bellezza dei luoghi e dei suoi abitanti, non solo umani; i lenti viaggi lungo i fiumi a bordo di un battello, la magia degli spiriti della selva, la conoscenza delle piante medicinali, la vita quotidiana nel villaggio. Ma anche la violenza, le miniere illegali, il disboscamento, le speculazioni, il bracconaggio, la lotta dei rivieraschi per preservare le terre in cui vivono. Umanità e spazi che rendono questo luogo uno dei più̀ affascinanti del pianeta.
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Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta

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«Il tempo della mia vita cambiò, il ritmo cambiò. Fu come passare dall’altro lato di un orologio. Vivere qui comportava impiegare il tempo di questo luogo, che scorre sotto lancette diverse, lente e collose, fatte di piogge, di stagioni, di epoche di raccolta, di periodi di deposizione delle uova, di limiti imposti da forze superiori, con le quali l’uomo non compete; semplicemente si arrende, le asseconda, le rispetta.» L’immensità è un concetto familiare per chi nasce in Amazzonia, dove lo spazio sembra non avere confini. Un’inesauribile varietà di ambienti, la più alta concentrazione di forme di vita sul pianeta, corsi d’acqua così vasti da non scorgerne la sponda opposta. Emanuela Evangelista, biologa e attivista, vive da oltre dieci anni nel cuore della foresta amazzonica e precisamente nel villaggio di Xixuaú, una manciata di palafitte ignorate dalle mappe ufficiali, come la maggioranza degli insediamenti umani situati nelle zone più remote. Nelle pagine di questo libro racconta l’Amazzonia che ha conosciuto e lo fa da un punto di vista unico: un’italiana, ormai parte integrante della comunità̀ dei popoli della foresta. Conosceremo il susseguirsi delle stagioni, l’importanza dell’acqua e dei suoi movimenti; la paura e l’incanto che scaturiscono dal contatto senza mediazioni con la natura; l’indicibile bellezza dei luoghi e dei suoi abitanti, non solo umani; i lenti viaggi lungo i fiumi a bordo di un battello, la magia degli spiriti della selva, la conoscenza delle piante medicinali, la vita quotidiana nel villaggio. Ma anche la violenza, le miniere illegali, il disboscamento, le speculazioni, il bracconaggio, la lotta dei rivieraschi per preservare le terre in cui vivono. Umanità e spazi che rendono questo luogo uno dei più̀ affascinanti del pianeta.
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Venere seduttrice

15,00
Eterno mito della bellezza e della seduzione, Venere ha sempre avvinto artisti, scrittori e viaggiatori di talento sin da quando, in epoca umanistica, hanno riscoperto, e poi a loro modo riproposto, le antiche effigi della dea. Tuttavia non è stata tanto la percezione della bellezza ideale, unita alla suggestione dell’antico, a incantare il viaggiatore, quanto una sorta di sindrome di Pigmalione, ovverosia il desiderio istintivo di suscitare una qualche animazione in quelle forme marmoree. Poi, con il tramonto dei canoni della classicità, allorché il nudo venne avvolto nelle spire del pudore, la dea dell’amore fu costretta a una dolente, malevola, metamorfosi. All’esemplare icona della seduzione non restò che trasmigrare nelle forme impalpabili e inquiete della scrittura.
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Venere seduttrice

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Eterno mito della bellezza e della seduzione, Venere ha sempre avvinto artisti, scrittori e viaggiatori di talento sin da quando, in epoca umanistica, hanno riscoperto, e poi a loro modo riproposto, le antiche effigi della dea. Tuttavia non è stata tanto la percezione della bellezza ideale, unita alla suggestione dell’antico, a incantare il viaggiatore, quanto una sorta di sindrome di Pigmalione, ovverosia il desiderio istintivo di suscitare una qualche animazione in quelle forme marmoree. Poi, con il tramonto dei canoni della classicità, allorché il nudo venne avvolto nelle spire del pudore, la dea dell’amore fu costretta a una dolente, malevola, metamorfosi. All’esemplare icona della seduzione non restò che trasmigrare nelle forme impalpabili e inquiete della scrittura.
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Teatro naturale

14,00
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Ninnananna ninna-o. Ediz. a colori

6,90
I libri coi buchi si fanno piccini! Un formato maneggevole per portare sempre con sé le storie più belle di Coccinella. Una ninnananna in dolci rime...e tanti buchi concentrici, in cui anche i bambini più piccoli adoreranno metterci il ditino! Età di lettura: da 3 anni.
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Ninnananna ninna-o. Ediz. a colori

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I libri coi buchi si fanno piccini! Un formato maneggevole per portare sempre con sé le storie più belle di Coccinella. Una ninnananna in dolci rime...e tanti buchi concentrici, in cui anche i bambini più piccoli adoreranno metterci il ditino! Età di lettura: da 3 anni.
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Io e la mia mamma. Ediz. a colori

8,90
Un libro dedicato al rapporto più importante nella vita di un bambino. L'esplorazione delle attività quotidiane e delle esperienze più importanti del bebè con la sua mamma. Età di lettura: da 3 anni.
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Un libro dedicato al rapporto più importante nella vita di un bambino. L'esplorazione delle attività quotidiane e delle esperienze più importanti del bebè con la sua mamma. Età di lettura: da 3 anni.
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Gorilla nella nebbia

15,00
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La sposa nel lago. I delitti del lago di Como

10,00
Alle prime luci dell'alba di una gelida giornata d'inverno, nella suggestiva cornice dell'abbazia cistercense di Piona, sul ramo orientale del lago di Como, un monaco di nome Bassano rinviene il cadavere di una giovane donna avvolto in un lenzuolo bianco. Si tratta di Ginevra Bassi, una studentessa di diciannove anni. La ragazza è stata uccisa in circostanze misteriose, e il corpo presenta numerose ferite inflitte post-mortem. Le prime indagini mettono in luce la doppia personalità della ragazza, le sue ambigue relazioni e il complicato rapporto che la legava a un uomo di vent'anni più anziano, il milanese Sergio Tagliaferri, pilota di linea per una nota compagnia di voli low cost. Qualche settimana più tardi, a Como, nell'area industriale abbandonata dell'ex Ticosa, all'interno del tunnel che conduce alla frazione di Santa Marta, viene ritrovato il corpo senza vita di un anziano clochard. "Il Professore" è stato ucciso – apparentemente senza movente – nell'ambiente che gravita intorno al mondo dei senzatetto della fabbrica dismessa. I due efferati delitti segnano l'inizio di una nuova indagine del commissario Stefania Valenti che, insieme ai fidi Piras e Lucchesi e al commissario capo Giulio Allevi, dovrà far luce su un'intricata vicenda di passioni ed eredità contese, promesse tradite e miserie umane, in cui la soluzione del caso, come il diavolo, si annida nei dettagli.
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La sposa nel lago. I delitti del lago di Como

10,00
Alle prime luci dell'alba di una gelida giornata d'inverno, nella suggestiva cornice dell'abbazia cistercense di Piona, sul ramo orientale del lago di Como, un monaco di nome Bassano rinviene il cadavere di una giovane donna avvolto in un lenzuolo bianco. Si tratta di Ginevra Bassi, una studentessa di diciannove anni. La ragazza è stata uccisa in circostanze misteriose, e il corpo presenta numerose ferite inflitte post-mortem. Le prime indagini mettono in luce la doppia personalità della ragazza, le sue ambigue relazioni e il complicato rapporto che la legava a un uomo di vent'anni più anziano, il milanese Sergio Tagliaferri, pilota di linea per una nota compagnia di voli low cost. Qualche settimana più tardi, a Como, nell'area industriale abbandonata dell'ex Ticosa, all'interno del tunnel che conduce alla frazione di Santa Marta, viene ritrovato il corpo senza vita di un anziano clochard. "Il Professore" è stato ucciso – apparentemente senza movente – nell'ambiente che gravita intorno al mondo dei senzatetto della fabbrica dismessa. I due efferati delitti segnano l'inizio di una nuova indagine del commissario Stefania Valenti che, insieme ai fidi Piras e Lucchesi e al commissario capo Giulio Allevi, dovrà far luce su un'intricata vicenda di passioni ed eredità contese, promesse tradite e miserie umane, in cui la soluzione del caso, come il diavolo, si annida nei dettagli.
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