• Novembre 13, 2025 8:31 pm

Il diritto alla felicità secondo Elizabeth von Arnim

DiAntonella Gonella

Nov 13, 2025

Per Comfort Book, Antonella ha letto “Un incantevole aprile” di Elizabeth Von Arnim.

Elizabeth Von Arnim, al secolo Mary Annette Beauchamp, è un promemoria delle seconde possibilità, del diritto di ciascuno alla fuga da situazioni o persone sgradite. Nei libri come nella vita. Cugina di Katherine Mansfield, sopravvive a due matrimoni infelici, qualche relazione amorosa, trasferimenti in vari paesi, tracolli finanziari, mantenendo inalterato lo sguardo irriverente sulla società contemporanea di cui coglie contraddizioni e ridicolo. Cattiva, intelligentissima e spregiudicata, abilissima scrittrice, la baronessa ricorda alle donne e ai suoi lettori il valore del tempo dedicato a sé e dell’autoconsapevolezza. Perciò si rivela lettura perfetta, specie nei momenti di sconforto.

Un grande classico

Un incantevole aprile (edito da Fazi nel 2017) è un grande classico, forse il suo libro più noto. Perché parla dell’Italia, della Liguria in particolare. E abbina sontuose descrizioni del paesaggio alla consueta ironia su vezzi e vizi di una società perbenista e benpensante. Quattro signore diversissime si trovano ad affittare un castello medievale nella località di San Salvatore. Tutte sono in fuga da qualcosa. Mrs Wilkins specialista nell’arte di passare inosservata sogna di evadere da un matrimonio infelice e da un marito avvocato che esorta alla parsimonia, eccetto quando si tratta del suo cibo. “Allora non la chiamava più parsimonia, ma cattiva economia domestica”. Mrs Arbuthnot esibisce il volto di una Madonna paziente e delusa, profondamente devota e, perciò, tristemente sposata ad un autore di biografie delle famose amanti dei sovrani europei. A loro per dividere le spese si aggiungono la bellissima Lady Caroline Dester alla ricerca di una pausa dai suoi successi mondani e la rigorosa e solitaria vedova Mrs Fisher. 

Tutte sono animate dai sensi di colpa e dal timore del cambiamento e di una convivenza con sconosciute. Tutte verranno trasformate dalla bellezza del nuovo ambiente e dalle promesse della primavera italiana. L’autrice rassicura: allontanarsi dalle abitudini spesso è necessario, così come affrontare le proprie paure. Particolarmente riuscita la descrizione dell’arrivo in Liguria delle viaggiatrici che, colpevolmente incapaci di comprendere la parlata locale, scambiano le cortesie e l’accoglienza del giardiniere che le conduce a destinazione con un tentativo di rapimento. Salvo poi sorriderne una volta al sicuro. Il libro è un inno spensierato al coraggio di cambiare vita, consolante e consolatorio. E un piacere per i lettori grazie all’ironia spiazzante dell’autrice che sul diritto alla felicità ha basato un’intera esistenza.

Per dirla con la timidissima ma determinata Mrs Wilkins: “Non sarebbe un atto di egoismo andarsene ed essere felici per un po’, perché poi, al ritorno, saremmo molto più gentili. Capite, dopo un po’ tutti hanno bisogno di una vacanza”.

Scopri il libro

In un club della Londra anni Venti due signore inglesi scoprono di essere accomunate da una vita amorosa insoddisfacente, molto diversa da quella che avevano sognato il giorno del matrimonio. Mrs Wilkins, timida e repressa, è sposata con un avvocato ambizioso che «lodava la parsimonia tranne quando si trattava del cibo che finiva nel suo piatto»; Mrs Arbuthnot, estremamente religiosa, è sposata a uno scrittore di biografie sulle amanti dei re: per una donna come lei, una cosa davvero sconveniente. Insieme decidono di rispondere a un annuncio per l’affitto di un castello a San Salvatore, piccola cittadina della Liguria, per tutto il mese di aprile. A loro si uniscono Mrs Fisher, un’anziana signora che incarna appieno la morale vittoriana nel portamento, nelle amicizie e nella rigida etichetta che esige sia rispettata, e Lady Caroline, giovane ereditiera di una bellezza sopraffina in cerca di requie dalla vita mondana e dagli innumerevoli spasimanti. Le quattro donne, che si conoscono a malapena, si lasciano così alle spalle la grigia e piovosa Inghilterra per godersi un mese di vacanza in Italia. Immergendosi nel calore della primavera italiana e nella bellezza placida del luogo, avvolte nei profumi dei glicini e dei narcisi che aiutano a mettersi a nudo, le signore imparano ad apprezzarsi, mentre ognuna, a turno, sboccia e ringiovanisce, riscoprendo l’amore e l’amicizia, ritrovando la speranza. Un delizioso e irriverente romanzo al femminile che, uscito per la prima volta nel 1922, fu subito un bestseller.
Da Un incantevole aprile, uno dei romanzi di maggior successo dell’autrice, sono stati tratti due film.

Di Antonella Gonella

Giornalista, laureata in Lettere classiche, sempre alla ricerca di nuovi libri e storie da raccontare. Ha collaborato con giornali, una rete televisiva e svariati siti internet. Si occupa di comunicazione a livello istituzionale.

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