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Dottor Futuro di Philip K. Dick – Prime righe

DiCovo della Ladra

Ago 13, 2025

Per Prime Righe entriamo nel mondo di Philip k. Dick e del suo Dottor Futuro

Cosa accadrebbe se, in un futuro remoto, curare un malato fosse considerato un crimine? Se la medicina venisse vista come una minaccia all’equilibrio sociale e la morte fosse celebrata come un dovere civico? In Dottor Futuro (Dr. Futurity), romanzo scritto nel 1960 da Philip K. Dick, queste domande diventano il cuore pulsante di un’avventura attraverso il tempo, la morale e l’identità.

La trama

Jim Parsons è un medico del nostro tempo — o meglio, del XX secolo — che si ritrova catapultato nel 2405 a causa di un esperimento fallito di viaggio nel tempo. La società che lo accoglie (anzi, che lo rigetta) è qualcosa di completamente alieno: un mondo dove il progresso ha portato alla totale eliminazione delle malattie, dove l’eugenetica regna sovrana e la morte è parte integrante di un equilibrio evolutivo. In questo futuro, non c’è posto per chi salva vite. Anzi: la compassione medica è vista come una violazione dell’ordine naturale. La funzione del medico, in un mondo che non si ammala, diventa non solo inutile — ma pericolosa.

Nel nome di Signora Morte

Anche se Dottor Futuro non è uno dei migliori racconti di Dick, ha in sé alcuni punti di forte interesse. Come la costruzione di una “utopia” che celebri la Morte, invece della Vita. L’autore ci trascina in una realtà in cui il valore della vita è stato subordinato all’equilibrio genetico e sociale. È una critica tagliente, anche se sottile, alla razionalizzazione estrema del progresso. In questa utopia “perfetta”, l’individuo non ha più alcun diritto: ciò che conta è la stabilità della specie.

Parsons, con la sua etica professionale, diventa immediatamente un corpo estraneo, un virus morale. E il viaggio che affronta — tra trame politiche, ritorni nel passato coloniale e misteriosi esperimenti genetici — lo porterà a mettere in discussione non solo il futuro dell’umanità, ma anche il significato stesso del suo ruolo come medico e come essere umano.

È evidente che Dottor Futuro nasce in un momento di sperimentazione per Dick, sia sul piano narrativo che su quello filosofico. Lo stile è semplice, diretto, a tratti ancora grezzo. Ma la potenza delle idee è già lì — affilata come un bisturi.

Ascolta le prime righe del romanzo

Dottor Futuro non è UbikLa svastica sul sole, ma è un tassello importante nel mosaico dickiano. È un’opera che mostra il pensiero di un autore in piena evoluzione, capace già allora di guardare con sospetto ai miti del progresso e alla presunta neutralità della scienza.

Per chi ama la fantascienza che fa riflettere più che stupire, Dottor Futuro è una lettura breve ma intensa. Ti lascia addosso una sensazione sottile di disagio — quella che solo i migliori futuri distopici riescono a trasmettere.

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