La nostra Antonella, per il consueto appuntamento con Comfort Book, ha letto e recensito per noi Il Negozio fantasmi di Edmund Crispin
A convincermi alla lettura de Il negozio fantasma ripubblicato da Blackie Edizioni nel 2025 è stata la raccomandazione sulla copertina di Marco Malvaldi, uno che di gialli fino a prova contraria se ne intende. Nella premessa racconta di una vacanza a Rodi e dell’incontro casuale con il collega inglese, o meglio con un suo libro in una datata edizione Modadori.
Chi è Edmund Crispin
Malvaldi spiega di questo autore di colonne sonore per il cinema (il cui vero nome è Robert Bruce Montgomery) che scrive libri per hobby. E libri buoni. Uno che firma con uno pseudonimo e che in generale si prende poco sul serio. E finisce per essere ricordato per il suo passatempo e non per la professione vera e propria. Basterebbe, per quanto mi riguarda. Ma poi c’è la frase di copertina “Vi auguro, nel leggerlo, lo stesso godimento che ho provato io”. Come resistere?
Un romanzo che non delude
Fin dalle prime pagine il romanzo non delude, offrendo il misto di crimine e humor britannico promesso. Merito dell’ambientazione: “l’antica e nobile città di Oxford è, di tutte le città inglesi, la più verosimile progenitrice di fatti e persone inverosimili”. Qui per esempio il protagonista si perde un intero negozio di giocattoli. Richard Cadogan, per unanime consenso uno dei tre più insigni poeti viventi, è a caccia di avventura ed ispirazione. Così sbarca in piena notte nel centro universitario che lo ha visto studente.
Nel buio si ritrova a varcare la porta insolitamente aperta di una bottega, mosso da umanissima e incosciente curiosità che lui traveste da senso civico: qualcuno dovrà avvisare i proprietari di un eventuale tentativo di furto. Così facendo, manco a dirlo, scopre un cadavere.
A sua volta vittima di un’aggressione da parte del probabile assassino, il mattino dopo sporge denuncia alla polizia, scoprendo che il negozio di giocattoli è stato sostituito da una drogheria e che del cadavere non c’è traccia. Per riguadagnare credibilità coinvolge così il professore di letteratura inglese, nonché investigatore dilettante, Gervase Fen, “le cui eccentricità non rientravano nell’usuale tipologia dei docenti ma erano accettate più o meno lietamente dai colleghi, i quali ormai sapevano che tentare di avere la meglio con Fen risultava di solito una battaglia persa”.
Il giallo che si fa gustosissima farsa
Novello Sherlock Holmes, Fen sostituisce l’approccio razionale con un generale disprezzo delle regole che gli vale la diffidenza delle forze dell’ordine e la simpatia del pubblico. Con il suo ingresso sulla scena a bordo di una fiammante, non solo in senso metaforico, auto sportiva, i fatti precipitano, in un susseguirsi di indagini e coincidenze. Tra insegnanti scollegati dalla realtà, studenti che si godono la libertà, rituali accademici e umanissima avidità, la trama procede. E il giallo si fa farsa. Tutto è verosimile e insieme incredibile. E per questo gustosissimo.
Come la dissertazione sui meriti di Jane Austen messa in atto per trattenere un testimone a dire il vero piuttosto ubriaco che nutre per l’autrice di Orgoglio e Pregiudizio una sconfinata ammirazione. O, ancora, le sfide a colpi di titoli di libri illeggibili o personaggi letterari insopportabili che vedono impegnati i due investigatori nei momenti di massima tensione dell’indagine. Crispin prende in giro l’ambiente accademico con bonaria allegria: un po’ come se Wodehouse si mettesse a raccontare delitti, mantenendo però il sorriso divertito che è il suo marchio di fabbrica. E nel procedere del racconto strizza l’occhio al lettore, invitandolo alla leggerezza e ad una complicità irresistibile che lo porta fino alla soluzione del mistero. E all’ultima pagina. In fondo la trama regge, l’ambientazione è piacevole, la compagnia divertente: sarebbe un peccato non scoprire come va a finire.
Morale: fidatevi delle raccomandazioni letterarie. Almeno di quelle di Marco Malvaldi.
Scopri il libro

In preda a una crisi di ispirazione, il famoso poeta Richard Cadogan decide di prendersi una vacanza improvvisa a Oxford. Ritrovandosi in una via principale nel cuore della notte, senza un posto dove dormire, incappa in un negozio di giocattoli con la porta aperta. La curiosità lo spinge ad entrare, ma non fa in tempo a scorgere il cadavere assassinato di una donna che un colpo alla testa gli fa perdere i sensi. Si risveglia la mattina seguente in un ripostiglio, ma, dopo essere riuscito a fuggire e ad avvisare la polizia, scopre che il negozio di giocattoli non c’è più – sostituito, a quanto pare, da un negozio di alimentari. Confuso, Cadogan si rivolge a un vecchio amico dell’Università, l’eccentrico professore e detective dilettante Gervase Fen, per risolvere il mistero di questo negozio “fantasma” e del cadavere scomparso.
