In omaggio alla grande figura di Fulvio Capezzuoli, torna in libreria “Gli anni del sole stanco” con iDobloni Cartesiani.
“Quello che leggerai in questo libro sui tanti che sono morti, è la storia di chi voleva rimediare a un’ingiustizia terribile che patirono le genti del meridione. Da quell’ingiustizia sono nati i mali che affliggono queste disgraziate terre…”
Una storia diversa. Non quella narrata dai Savoia. Non quella narrata dai Borboni. Questa storia l’hanno raccontata in pochi ed è quella dei contadini, della povera gente umiliata, sfruttata, seppellita viva per mano degli uni e degli altri. La storia del popolo della Terra di Lavoro, dei suoi figli, delle sue figlie. La storia di Michelina De Cesare, donna del sud consapevole e fiera. Brigantessa torturata fino alla morte dall’esercito sabaudo. Esibita in pubblica piazza, nuda e sfigurata, insieme alle salme dei suoi compagni.
Dal comunicato stampa
A febbraio 2025 iDobloni tornano un libreria con un romanzo storico molto singolare. “Gli anni del sole stanco” scritto da Fulvio Capezzuoli nel 2008 è un affresco di un periodo della nostra storia nazionale, legato all’Unità d’Italia, al Brigantaggio, alla dominazione Borbonica.
“Gli anni del sole stanco”, infatti, narra la storia di Michelina De Cesare, figlia di contadini salernitani espropriati e brigantessa al seguito della banda di Francesco Guerra. Siamo a metà del 1800 e si sta compiendo la Storia dell’Unità d’Italia. Un’epoca che ci è stata raccontata, sempre, con gli occhi dei vincitori, ma mai con quelli dei contadini che si videro sottratta la terra che coltivavano: una terra che per loro era l’unico sostentamento e ragione di vita. Venduti dai Borboni al nuovo assetto politico sabaudo, molti di loro vennero deportati nelle città per vivere di stenti; chi si ribellò venne trucidato dalle milizie sabaude e, una piccola parte, si ribellò apertamente. Tra questi ultimi, Michelina De Cesare che preferì combattere per la sua libertà. Il suo ruolo era quello di rubare le armi ai militari, nascondendole sotto la sottana. Le sue gesta però terminarono quando fu catturata insieme ai suoi compagni di brigata e per lei la fine fu tremenda: torturata, seviziata, denudata e trucidata ni pubblica piazza.
Questa è la storia raccontata da “Gli anni del sole stanco”. Fulvio Capezzuoli mette a nudo la crudeltà dei Savoia, il cinismo dei Borboni, il ruolo contraddittorio dei garibaldini e quello di un esercito “mercenario” che usava la violenza nei confronti di tutti coloro che cercavano di far valere le proprie ragioni.
Il romanzo di Fulvio Capezzuoli torna in versione integrale a febbraio. Una lettura da non perdere assolutamente, per conoscere una realtà troppo spesso messa a tacere e per ritrovare la meravigliosa capacità narrativa di uno scrittore scomparso troppo presto.