Ecco il codice del Covo, un modo per comprendere la filosofia della nostra community e farne parte.
Al Covo non ci sono regole, ma un codice sì: un modo per poter capire la filosofia che sta alla base della nostra realtà e uno strumento per farne parte. Perché ognuno di noi possa essere lettore, ma anche custode di libri.
- Al Covo ognuno è chiamato a preservare la voce e le parole di qualsiasi tipo di libro, da chiunque voglia limitarlo o metterlo a tacere. Ciascuno diventa così un custode di Libri.
- I libri sono un patrimonio di tutti e, come tali, devono circolare liberamente. Ogni Custode di Libri è paladino di questa libertà e si impegna a difenderla ad ogni costo.
- Ogni Custode non giudica né discrimina: ascolta e accetta le differenze, mettendo da parte il proprio giudizio per ascoltare quello altrui.
- Ogni Custode difende il diritto dei libri di essere letti, riletti, spizzicati, vissuti, amati, odiati, abbandonati.
- Ogni Custode è chiamato a preservare la voce e le parole di qualsiasi tipo di libro, da chiunque voglia limitarlo o metterlo a tacere.
- Ogni Custode rispetta tutti gli autori, presenti, passati e futuri ed è chiamato a difenderne i diritti e la memoria.
- Ogni Custode legge anche per il solo piacere di leggere, e non esclusivamente per utilità o interesse.
- Ogni Custode è chiamato a dire solo la verità. Le sue parole non possono dire menzogna e la sua penna scrive solo il vero, oppure tacere.
- Ogni Custode ha il dovere di diffondere il sacro diritto alla lettura, aiutando chi è in difficoltà, chi non sa come si fa o chi ha perso la fede.
- Ogni Custode ha il diritto e il dovere di leggere ad alta voce, in qualsiasi luogo o situazione, quando e dove ne senta il bisogno, perché la parola è libera e rende liberi.
leggete, leggete, leggete
perché leggere rende liberi