“Arena” è un working class horror e Francesca Tassini lo usa per aprire nuove frontiere narrative.
Il lavoro dovrebbe essere al centro del nostro dibattito e invece ne rimane alla periferia, scalzato da tematiche sociali e teorie dei massimi sistemi. Forse perché difficile, forse perché siamo troppo coinvolti, ma qualcosa si muove. Come “Arena” di Francesca Tassini, edito da Zona42. Un racconto lungo che affronta in modo innovativo una tematica un po’ fuori dal genere horror e weird. La sfida della Zona è, con Francesca Tassini, proprio questo: un buon inizio e una vera e propria scommessa che Francesca sembra aver azzeccato in pieno.
L’ha intervistata per il nostro ciclo Mirror Mirror, proprio l’editore, Giorgio Raffaelli. Ed ecco cosa ci ha raccontato.
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Nell’arena andrà in scena Anubis il Re, un’opera mastodontica dedicata al dio egizio. Ad allestire lo spettacolo sono chiamate decine di persone. Tra tutte, la prima ad arrivare è la squadra di Sputo e dei suoi colleghi facchini. Per molti di loro sbagliare la commessa può significare perdere il posto. Sono abituati a lavorare senza alcun orario né pausa, ma questa volta le cose partono subito male: giunti all’arena trovano Rachele ad aspettarli. Forti della convinzione che “nei cantieri come sulle navi le donne portano male”, appena le cose cominciano ad andare storte gli uomini della squadra trovano il loro capro espiatorio…
In questa intervista abbiamo anche parlato di:
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