LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Yoga e mito. Origine e storia di 64 asana

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initial->Un viaggio affascinante alla scoperta dei miti che hanno dato vita alla pratica dello Yoga. Chi fa yoga spesso conosce i nomi delle asana più praticate, come Virbhadra-asana, la posizione del guerriero, o Hanuman-asana, la posizione della scimmia, ma non sa che si tratta di nomi che derivano dalla mitologia indiana: Virbhadra, per esempio, era un valoroso guerriero nato da un capello di Shiva, mentre Hanuman-asana rappresenta il grande balzo che portò il dio Hanuman, dalle sembianze di scimmia, dalle coste dell'India meridionale allo Sri Lanka. Ma chi erano dunque questi personaggi mitologici e quali sono le loro storie? Devdutt Pattanaik ci guida alla scoperta dei miti e delle leggende della tradizione induista, buddhista e giainista da cui hanno avuto origine le asana dello yoga che negli ultimi decenni sono diventate famose in tutto il mondo. Ci aiuta a comprendere come la cultura indiana affondi le sue radici nei concetti che da sempre sono la linfa vitale dello yoga.Un viaggio affascinante alla scoperta dei miti che hanno dato vita alla pratica dello Yoga. Chi fa yoga spesso conosce i nomi delle
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Yoga e mito. Origine e storia di 64 asana

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initial->Un viaggio affascinante alla scoperta dei miti che hanno dato vita alla pratica dello Yoga. Chi fa yoga spesso conosce i nomi delle asana più praticate, come Virbhadra-asana, la posizione del guerriero, o Hanuman-asana, la posizione della scimmia, ma non sa che si tratta di nomi che derivano dalla mitologia indiana: Virbhadra, per esempio, era un valoroso guerriero nato da un capello di Shiva, mentre Hanuman-asana rappresenta il grande balzo che portò il dio Hanuman, dalle sembianze di scimmia, dalle coste dell'India meridionale allo Sri Lanka. Ma chi erano dunque questi personaggi mitologici e quali sono le loro storie? Devdutt Pattanaik ci guida alla scoperta dei miti e delle leggende della tradizione induista, buddhista e giainista da cui hanno avuto origine le asana dello yoga che negli ultimi decenni sono diventate famose in tutto il mondo. Ci aiuta a comprendere come la cultura indiana affondi le sue radici nei concetti che da sempre sono la linfa vitale dello yoga.Un viaggio affascinante alla scoperta dei miti che hanno dato vita alla pratica dello Yoga. Chi fa yoga spesso conosce i nomi delle
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Favole di Esopo illustrate

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Ricordi di uno della pellicola

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Ricordi di uno della pellicola

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Il re traditore

22,00
L'11 dicembre 1936, con il voto di ratifica dell'abdicazione da parte del parlamento inglese, Edoardo viii decade da monarca dopo 326 giorni di regno. David, così lo chiamano in famiglia, avvera in tal modo la premonizione del padre, secondo cui il figlio si sarebbe «rovinato» entro dodici mesi dalla sua morte. Il neoduca di Windsor, però, non ha alcuna percezione della rovina. Dopo aver trascorso il pomeriggio nella casa di campagna di Fort Belvedere, un capriccio reale finto-gotico con batterie di cannoni, merlature e torrette, in cui è sbocciata la sua storia d'amore con Wally Simpson, la donna per la quale ha rinunciato al trono, ritorna al Royal Lodge, bacia e saluta suo fratello - «alla maniera dei massoni» ricorderà Giorgio VI - e si allontana raggiante. Legioni di detrattori hanno gridato allo scandalo per la sua relazione con la commoner americana divorziata, ma ora, dopo l'accettazione della sua rinuncia alla corona, non resta loro che tacere. David e Wally Simpson potranno finalmente vivere, come si suole dire, felici e contenti. Ma sono stati davvero felici e contenti? Per la maggior parte degli storici l'abdicazione di Edoardo VIII costituisce l'epilogo del caso che sconvolse la monarchia, la società e il governo inglesi (Winston Churchill lasciò Fort Belvedere in lacrime, dopo aver pranzato con Edoardo VIII). Per Andrew Lownie ne è soltanto l'inizio. È lo scandaloso esilio del duca di Windsor e di Wally Simpson a gettare, infatti, luce sulla reale personalità dei due amanti, sulla natura della loro relazione e sugli oscuri rapporti che i due intrattennero nel corso dei loro soggiorni in Europa e alle Bahamas. Celebrati come gli esuli glam per eccellenza dalla stampa dell'epoca, i Windsor si svelano, in queste pagine, come capricciosi «pendolari» tra suntuose dimore provenzali e residenze di lusso, adulterini incalliti ossessionati dalla propria immagine al punto da manipolare i media perché li ritraessero come vittime, attori consapevoli di pagine buie della Storia, dalla faida interna alla famiglia reale inglese al tentativo dei nazisti di fare di Edoardo un Pétain inglese, fino all'insabbiamento da parte del duca, in qualità di governatore delle Bahamas, dell'indagine sulla morte di Sir Harry Oakes, il padrone del British Colonial Hotel, suo caro amico. Dopo aver attinto ad archivi finora inesplorati, Lownie illumina la zona d'ombra dietro lo scintillante, fragile mondo del «re traditore» e della commoner americana che, stando a una giornalista dell'American Mercury, «teneva appesa sopra il tavolo da toeletta... una fotografia autografata di von Ribbentrop».
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Il re traditore

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L'11 dicembre 1936, con il voto di ratifica dell'abdicazione da parte del parlamento inglese, Edoardo viii decade da monarca dopo 326 giorni di regno. David, così lo chiamano in famiglia, avvera in tal modo la premonizione del padre, secondo cui il figlio si sarebbe «rovinato» entro dodici mesi dalla sua morte. Il neoduca di Windsor, però, non ha alcuna percezione della rovina. Dopo aver trascorso il pomeriggio nella casa di campagna di Fort Belvedere, un capriccio reale finto-gotico con batterie di cannoni, merlature e torrette, in cui è sbocciata la sua storia d'amore con Wally Simpson, la donna per la quale ha rinunciato al trono, ritorna al Royal Lodge, bacia e saluta suo fratello - «alla maniera dei massoni» ricorderà Giorgio VI - e si allontana raggiante. Legioni di detrattori hanno gridato allo scandalo per la sua relazione con la commoner americana divorziata, ma ora, dopo l'accettazione della sua rinuncia alla corona, non resta loro che tacere. David e Wally Simpson potranno finalmente vivere, come si suole dire, felici e contenti. Ma sono stati davvero felici e contenti? Per la maggior parte degli storici l'abdicazione di Edoardo VIII costituisce l'epilogo del caso che sconvolse la monarchia, la società e il governo inglesi (Winston Churchill lasciò Fort Belvedere in lacrime, dopo aver pranzato con Edoardo VIII). Per Andrew Lownie ne è soltanto l'inizio. È lo scandaloso esilio del duca di Windsor e di Wally Simpson a gettare, infatti, luce sulla reale personalità dei due amanti, sulla natura della loro relazione e sugli oscuri rapporti che i due intrattennero nel corso dei loro soggiorni in Europa e alle Bahamas. Celebrati come gli esuli glam per eccellenza dalla stampa dell'epoca, i Windsor si svelano, in queste pagine, come capricciosi «pendolari» tra suntuose dimore provenzali e residenze di lusso, adulterini incalliti ossessionati dalla propria immagine al punto da manipolare i media perché li ritraessero come vittime, attori consapevoli di pagine buie della Storia, dalla faida interna alla famiglia reale inglese al tentativo dei nazisti di fare di Edoardo un Pétain inglese, fino all'insabbiamento da parte del duca, in qualità di governatore delle Bahamas, dell'indagine sulla morte di Sir Harry Oakes, il padrone del British Colonial Hotel, suo caro amico. Dopo aver attinto ad archivi finora inesplorati, Lownie illumina la zona d'ombra dietro lo scintillante, fragile mondo del «re traditore» e della commoner americana che, stando a una giornalista dell'American Mercury, «teneva appesa sopra il tavolo da toeletta... una fotografia autografata di von Ribbentrop».
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I poteri magici del gatto. Storia, leggende, tradizioni

10,00
Da sempre la figura del gatto è legata all'occulto, alla magia, all'esoterismo, al mondo del sacro e all'aldilà. Questo volume è pensato per tutti coloro che amano i gatti e vogliono saperne di più sul loro lato misterioso, caro alla letteratura e all'arte, ma anche alla tradizione popolare. Una lunga carrellata che parte dalla divinità egizia Bastet per continuare con il gatto compagno delle streghe e con altre leggende a lui collegate.
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I poteri magici del gatto. Storia, leggende, tradizioni

10,00
Da sempre la figura del gatto è legata all'occulto, alla magia, all'esoterismo, al mondo del sacro e all'aldilà. Questo volume è pensato per tutti coloro che amano i gatti e vogliono saperne di più sul loro lato misterioso, caro alla letteratura e all'arte, ma anche alla tradizione popolare. Una lunga carrellata che parte dalla divinità egizia Bastet per continuare con il gatto compagno delle streghe e con altre leggende a lui collegate.
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Educati alla guerra. Nazionalizzazione e militarizzazione dell’infanzia nella prima metà del Novecento

13,00
cosa si studiava in classe durante la conquista della libia? cosa si leggeva sui giornalini durante la grande guerra? come riuscì il fascismo a mettere in divisa la gioventù italiana? come venne spiegata a scuola e in piazza la conquista dell'etiopia? quando divenne materia scolastica la cultura militare? la prima metà del novecento ha visto l'apice dello scatenamento bellico di tutta la storia dell'umanità. i due conflitti mondiali non solo hanno provocato milioni di vittime ma hanno reso la guerra un'esperienza quotidiana per gran parte della popolazione europea e mondiale. in questo contesto, l'infanzia è stata precipitata sul campo di battaglia. per il futuro della nazione, la costruzione del sentimento nazionale doveva passare anche attraverso i bambini e le bambine, che vennero quindi progressivamente fatti oggetto di propaganda e di educazione patriottica. gran parte di questa nazionalizzazione avvenne sotto il segno del militarismo e del bellicismo: mentre i padri e i fratelli combattevano al fronte, in famiglia e a scuola i bambini e le bambine venivano coinvolti in vario modo affinché dessero un loro peculiare contributo - che fosse la corrispondenza con i soldati al fronte o la raccolta di metalli per la nazione in guerra. il volume intende ripercorrere le tappe di questo coinvolgimento dei bambini tra scuola ed extrascuola, nelle aule e nelle piazze, sui libri scolastici e nell'associazionismo.
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Educati alla guerra. Nazionalizzazione e militarizzazione dell’infanzia nella prima metà del Novecento

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cosa si studiava in classe durante la conquista della libia? cosa si leggeva sui giornalini durante la grande guerra? come riuscì il fascismo a mettere in divisa la gioventù italiana? come venne spiegata a scuola e in piazza la conquista dell'etiopia? quando divenne materia scolastica la cultura militare? la prima metà del novecento ha visto l'apice dello scatenamento bellico di tutta la storia dell'umanità. i due conflitti mondiali non solo hanno provocato milioni di vittime ma hanno reso la guerra un'esperienza quotidiana per gran parte della popolazione europea e mondiale. in questo contesto, l'infanzia è stata precipitata sul campo di battaglia. per il futuro della nazione, la costruzione del sentimento nazionale doveva passare anche attraverso i bambini e le bambine, che vennero quindi progressivamente fatti oggetto di propaganda e di educazione patriottica. gran parte di questa nazionalizzazione avvenne sotto il segno del militarismo e del bellicismo: mentre i padri e i fratelli combattevano al fronte, in famiglia e a scuola i bambini e le bambine venivano coinvolti in vario modo affinché dessero un loro peculiare contributo - che fosse la corrispondenza con i soldati al fronte o la raccolta di metalli per la nazione in guerra. il volume intende ripercorrere le tappe di questo coinvolgimento dei bambini tra scuola ed extrascuola, nelle aule e nelle piazze, sui libri scolastici e nell'associazionismo.
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La dea bianca. Grammatica storica del mito poetico

22,00
"... uno dei pochi sommi capolavori del nostro secolo ... libro denso ed esultante, teso sul filo di una conoscenza minuta della letteratura gallese e irlandese, dei primordi greci ed ebraici". Elémire Zolla. " Ho sempre creduto che i grandi libri sulla mitologia siano, essi stessi, dei libri mitologici: ereditano una grande tradizione mitica, la raccolgono, la interpretano; e la continuano, facendo echeggiare di nuovo tra noi quei miti, avvolgendoci nella loro melodia, contagiandoci coi loro suoni, come migliaia di anni fa o in quell'istante miracoloso fuori dal tempo, in cui il mito per la prima volta esplose alla luce. Robert Graves ha portato questo principio sino in fondo ... il risultato è un libro straordinariamente ricco e vivo, che di colpo ci fa abitare vicino alla misteriosa Dea Bianca, a Eracle, alle sirene, alle mille divinità celtiche". Pietro Citati
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La dea bianca. Grammatica storica del mito poetico

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"... uno dei pochi sommi capolavori del nostro secolo ... libro denso ed esultante, teso sul filo di una conoscenza minuta della letteratura gallese e irlandese, dei primordi greci ed ebraici". Elémire Zolla. " Ho sempre creduto che i grandi libri sulla mitologia siano, essi stessi, dei libri mitologici: ereditano una grande tradizione mitica, la raccolgono, la interpretano; e la continuano, facendo echeggiare di nuovo tra noi quei miti, avvolgendoci nella loro melodia, contagiandoci coi loro suoni, come migliaia di anni fa o in quell'istante miracoloso fuori dal tempo, in cui il mito per la prima volta esplose alla luce. Robert Graves ha portato questo principio sino in fondo ... il risultato è un libro straordinariamente ricco e vivo, che di colpo ci fa abitare vicino alla misteriosa Dea Bianca, a Eracle, alle sirene, alle mille divinità celtiche". Pietro Citati
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Tutti hanno un dono speciale

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The girl who loved Tom Godon

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The girl who loved Tom Godon

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Divine. Nuove prospettive sul cinema muto italiano

16,00
I saggi che compongono il volume, redatti da specialisti del cinema muto italiano e delle sue problematiche, danno conto di alcune delle direzioni in cui si sta incamminando la ricerca scientifica sul divismo femminile. Le linee di studio tracciate rispecchiano i più generali indirizzi degli studi di settore, dall'indagine strettamente storiografica, tesa alla (ri)definizione dei profili biografici delle dive e delle loro parabole nel sistema spettacolare italiano tra teatro, cinema, danza, all'analisi dei valori performativi, iconologici ed espressivi delle attrici, alla riconsiderazione del loro apporto artistico secondo un approccio più marcatamente filmologico, allo studio multidisciplinare dei rapporti tra alcuni film e le arti, in primo luogo l a pittura e la scultura.
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Divine. Nuove prospettive sul cinema muto italiano

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I saggi che compongono il volume, redatti da specialisti del cinema muto italiano e delle sue problematiche, danno conto di alcune delle direzioni in cui si sta incamminando la ricerca scientifica sul divismo femminile. Le linee di studio tracciate rispecchiano i più generali indirizzi degli studi di settore, dall'indagine strettamente storiografica, tesa alla (ri)definizione dei profili biografici delle dive e delle loro parabole nel sistema spettacolare italiano tra teatro, cinema, danza, all'analisi dei valori performativi, iconologici ed espressivi delle attrici, alla riconsiderazione del loro apporto artistico secondo un approccio più marcatamente filmologico, allo studio multidisciplinare dei rapporti tra alcuni film e le arti, in primo luogo l a pittura e la scultura.
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Northern soul. Il culto dei giovani ribelli soul

14,00
Finalmente un libro sulla più sconosciuta e seminale tra le sottoculture inglesi: il northern soul. Un fenomeno complesso e impossibile da definire, uno splendido mistero di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza. La stesse due parole che lo connotano sono alquanto generiche, inventate dal giornalista e dj Dave Godin per descrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che arrivavano prevalentemente dal nord dell'Inghilterra. La scena era formata in maggioranza da giovani maschi bianchi provenienti dalle famiglie della working class ma non c'era un'estetica unificante, persino la musica si poteva aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni sonori. Difficile distinguere la differenza tra un raro e dimenticato singolo di soul (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown. Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica. In questo libro si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di alcuni protagonisti per tessere una trama più esaustiva possibile e che si riassume alla perfezione nel classico motto: Keep the Faith! Contributi di: Enrico Camanzi, Carlo Campaiola, Fabio Conti, Marco Dall'Asta, Geno De Angelis, Alberto Folpo Zanini, Flavio Frezza, Filippo Frumento, Francesco Fulci Corsagni, Oskar Giammarinaro, Enrico Lazzeri, Clelia Lucchitta, Andrea Mattioni, Francesco Nucci, Stefano Oggiano, Marco Piaggesi, Niccolò Pozzoli, Soulful Jules, Renato Traffano, Paolo Zironi.
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Northern soul. Il culto dei giovani ribelli soul

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Finalmente un libro sulla più sconosciuta e seminale tra le sottoculture inglesi: il northern soul. Un fenomeno complesso e impossibile da definire, uno splendido mistero di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza. La stesse due parole che lo connotano sono alquanto generiche, inventate dal giornalista e dj Dave Godin per descrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che arrivavano prevalentemente dal nord dell'Inghilterra. La scena era formata in maggioranza da giovani maschi bianchi provenienti dalle famiglie della working class ma non c'era un'estetica unificante, persino la musica si poteva aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni sonori. Difficile distinguere la differenza tra un raro e dimenticato singolo di soul (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown. Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica. In questo libro si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di alcuni protagonisti per tessere una trama più esaustiva possibile e che si riassume alla perfezione nel classico motto: Keep the Faith! Contributi di: Enrico Camanzi, Carlo Campaiola, Fabio Conti, Marco Dall'Asta, Geno De Angelis, Alberto Folpo Zanini, Flavio Frezza, Filippo Frumento, Francesco Fulci Corsagni, Oskar Giammarinaro, Enrico Lazzeri, Clelia Lucchitta, Andrea Mattioni, Francesco Nucci, Stefano Oggiano, Marco Piaggesi, Niccolò Pozzoli, Soulful Jules, Renato Traffano, Paolo Zironi.
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Una famiglia americana

20,00
In "Una famiglia americana" Joyce Carol Oates ci porta dentro il cuore nero della società borghese. Un mondo tanto affabile quanto spietato nei confronti di chi infrange le sue regole e in cui inevitabilmente ci si ritrova nel contempo vittime e carnefici. Tutti ammirano i Mulvaney, tutti li invidiano. Una famiglia allegra, numerosa, perfetta. Nella loro fattoria da fiaba nel Nord dello stato di New York regna la concordia. Michael, il padre, ha un'impresa edile ben avviata ed è un rispettato membro del Country Club. Sua moglie Corinne è una donna attiva, profondamente religiosa e con la passione per l'antiquariato e la politica. Dei figli, Mike junior è un campione di football, Patrick uno scienziato in erba e il piccolo Judd la mascotte della squadra. Poi c'è lei, la dolce Marianne: studentessa modello, sempre attenta agli altri, si affaccia con un po' di ingenuità ai suoi sedici anni. Nel giorno di san Valentino, dopo il ballo della scuola, le accade qualcosa di terribile. Un «incidente» innominato e innominabile che devasta la serenità della casa. In un attimo la famiglia perfetta non esiste più: ciascuno combatte la propria lotta in nome della giustizia, della vendetta o del perdono, tutti si trasformano e allontanano. Per ritrovarsi, i Mulvaney hanno di fronte una lunga strada, un cammino in cui ognuno, liberato dall'obbligo di incarnare la perfezione, dovrà diventare semplicemente
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Una famiglia americana

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In "Una famiglia americana" Joyce Carol Oates ci porta dentro il cuore nero della società borghese. Un mondo tanto affabile quanto spietato nei confronti di chi infrange le sue regole e in cui inevitabilmente ci si ritrova nel contempo vittime e carnefici. Tutti ammirano i Mulvaney, tutti li invidiano. Una famiglia allegra, numerosa, perfetta. Nella loro fattoria da fiaba nel Nord dello stato di New York regna la concordia. Michael, il padre, ha un'impresa edile ben avviata ed è un rispettato membro del Country Club. Sua moglie Corinne è una donna attiva, profondamente religiosa e con la passione per l'antiquariato e la politica. Dei figli, Mike junior è un campione di football, Patrick uno scienziato in erba e il piccolo Judd la mascotte della squadra. Poi c'è lei, la dolce Marianne: studentessa modello, sempre attenta agli altri, si affaccia con un po' di ingenuità ai suoi sedici anni. Nel giorno di san Valentino, dopo il ballo della scuola, le accade qualcosa di terribile. Un «incidente» innominato e innominabile che devasta la serenità della casa. In un attimo la famiglia perfetta non esiste più: ciascuno combatte la propria lotta in nome della giustizia, della vendetta o del perdono, tutti si trasformano e allontanano. Per ritrovarsi, i Mulvaney hanno di fronte una lunga strada, un cammino in cui ognuno, liberato dall'obbligo di incarnare la perfezione, dovrà diventare semplicemente
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La patafisica

14,00
Enrico Baj (1924-2003), il «patapittore» - come lo definì il poeta Jean-Clarence Lambert -, uno tra i più fervidi seguaci di Alfred Jarry e della sua patafisica, sposa i contenuti di questa «scienza delle soluzioni immaginarie» portandoli a vessillo del proprio universo culturale. Baj matura negli anni una sua visione della patafisica che proietta nella propria opera e che utilizza come arma contro le contraddizioni e le costrizioni del mondo e della società. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso, propri di questa scienza, costituiscono per l'artista gli «anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera». La patafisica, che Baj riassume col motto «Imago ergo sum», in opposizione alla razionalità matematica cartesiana, è nello stesso tempo musa e linfa vitale che rinnova e rinvigorisce la forza dell'immaginazione. Per Baj, infatti, il pittore, come il patafisico, rifiuta le spiegazioni scientifiche definitive non riconoscendo al valore nessuna valenza morale né estetica. Allo stesso modo egli azzera con la fantasia, facoltà «che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà», la comune tensione a trovare una soluzione logica a ogni problema. Con una nota di Roberta Cerini Baj.
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La patafisica

14,00
Enrico Baj (1924-2003), il «patapittore» - come lo definì il poeta Jean-Clarence Lambert -, uno tra i più fervidi seguaci di Alfred Jarry e della sua patafisica, sposa i contenuti di questa «scienza delle soluzioni immaginarie» portandoli a vessillo del proprio universo culturale. Baj matura negli anni una sua visione della patafisica che proietta nella propria opera e che utilizza come arma contro le contraddizioni e le costrizioni del mondo e della società. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso, propri di questa scienza, costituiscono per l'artista gli «anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera». La patafisica, che Baj riassume col motto «Imago ergo sum», in opposizione alla razionalità matematica cartesiana, è nello stesso tempo musa e linfa vitale che rinnova e rinvigorisce la forza dell'immaginazione. Per Baj, infatti, il pittore, come il patafisico, rifiuta le spiegazioni scientifiche definitive non riconoscendo al valore nessuna valenza morale né estetica. Allo stesso modo egli azzera con la fantasia, facoltà «che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà», la comune tensione a trovare una soluzione logica a ogni problema. Con una nota di Roberta Cerini Baj.
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La coscienza cosmica: uno studio sull’evoluzione della mente

22,00
Quest'opera è a ragione considerata uno dei grandi classici dell'esperienza mistica. In essa l'autore sostiene che la coscienza umana, lungi dall'aver raggiunto il suo massimo livello di sviluppo, possiede ancora immense potenzialità di espansione. Bucke dedica la maggior parte del libro all'esame delle vite di uomini come Budda, Gesù, S. Paolo, Dante, Spinoza ed altri e, attraverso di esse, spiega in cosa consista l'esperienza della coscienza cosmica.
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La coscienza cosmica: uno studio sull’evoluzione della mente

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Quest'opera è a ragione considerata uno dei grandi classici dell'esperienza mistica. In essa l'autore sostiene che la coscienza umana, lungi dall'aver raggiunto il suo massimo livello di sviluppo, possiede ancora immense potenzialità di espansione. Bucke dedica la maggior parte del libro all'esame delle vite di uomini come Budda, Gesù, S. Paolo, Dante, Spinoza ed altri e, attraverso di esse, spiega in cosa consista l'esperienza della coscienza cosmica.
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Sleeping beauties

25,00
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Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House

19,00
La notte di Natale, un terribile omicidio scuote il tranquillo quartiere londinese di Pimlico. Della vittima, il solitario Mark Berwin, si sa soltanto che da qualche mese viveva nella sinistra Silent House, la casa apparentemente infestata in cui nessuno si sarebbe mai sognato di abitare. Ed è proprio in una delle sue stanze che Berwin è stato pugnalato, ma l'arma del delitto è scomparsa e non c'è traccia della presenza di altre persone. Quando ormai pare impossibile far luce sull'accaduto e la polizia è sul punto di archiviare il caso, è il giovane avvocato Lucian Denzil, che vive proprio di fronte Silent House, a proseguire le indagini, ricostruendo l'oscuro passato di Mr. Berwin. Dalla penna di uno dei maestri della crime fiction britannica, un giallo ricco di colpi di scena e dalle suggestive ambientazioni fin de siècle che catturerà i lettori fin dalle prime pagine, coinvolgendoli in una storia carica di suspense.
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Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House

19,00
La notte di Natale, un terribile omicidio scuote il tranquillo quartiere londinese di Pimlico. Della vittima, il solitario Mark Berwin, si sa soltanto che da qualche mese viveva nella sinistra Silent House, la casa apparentemente infestata in cui nessuno si sarebbe mai sognato di abitare. Ed è proprio in una delle sue stanze che Berwin è stato pugnalato, ma l'arma del delitto è scomparsa e non c'è traccia della presenza di altre persone. Quando ormai pare impossibile far luce sull'accaduto e la polizia è sul punto di archiviare il caso, è il giovane avvocato Lucian Denzil, che vive proprio di fronte Silent House, a proseguire le indagini, ricostruendo l'oscuro passato di Mr. Berwin. Dalla penna di uno dei maestri della crime fiction britannica, un giallo ricco di colpi di scena e dalle suggestive ambientazioni fin de siècle che catturerà i lettori fin dalle prime pagine, coinvolgendoli in una storia carica di suspense.
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