LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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«N come Natale»

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«N come Natale»

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Ricette che mi vengono bene (anzi benissimo). Nuova ediz.

14,90
Componi il tuo libro di cucina in tre semplici mosse: assegna un argomento ad ogni capitolo (es. Antipasti, Primi piatti, Carne, Pesce, Dolci, Piatti vegetariani, Piatti per i giorni di festa…); scrivi le ricette nelle pagine dedicate; dai un nome alle tue creazioni culinarie, numerale e riportale nell'indice finale. Le "note di cucina" ti aiuteranno nella preparazione delle singole ricette e nell'ideazione di menu originali da trascrivere nell'apposita sezione. Sorprendi i tuoi ospiti con una mise en place perfetta seguendo i suggerimenti dell’"Arte della tavola" e soddisfa i palati più esigenti annotando gusti e preferenze. Alle sezioni già presenti nell’edizione originale –365 giorni di verdure e legumi, 365 giorni di frutta, il contacalorie, le conversioni utili, gli attrezzi per la cucina, i bicchieri da vino, la mise en place, la disposizione dei commensali ecc… – si aggiungono, nella nuova edizione, anche altre novità: suggerimenti per riconoscere la freschezza degli alimenti, suggerimenti per la conservazione e panoramica della batteria da cucina.
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Ricette che mi vengono bene (anzi benissimo). Nuova ediz.

14,90
Componi il tuo libro di cucina in tre semplici mosse: assegna un argomento ad ogni capitolo (es. Antipasti, Primi piatti, Carne, Pesce, Dolci, Piatti vegetariani, Piatti per i giorni di festa…); scrivi le ricette nelle pagine dedicate; dai un nome alle tue creazioni culinarie, numerale e riportale nell'indice finale. Le "note di cucina" ti aiuteranno nella preparazione delle singole ricette e nell'ideazione di menu originali da trascrivere nell'apposita sezione. Sorprendi i tuoi ospiti con una mise en place perfetta seguendo i suggerimenti dell’"Arte della tavola" e soddisfa i palati più esigenti annotando gusti e preferenze. Alle sezioni già presenti nell’edizione originale –365 giorni di verdure e legumi, 365 giorni di frutta, il contacalorie, le conversioni utili, gli attrezzi per la cucina, i bicchieri da vino, la mise en place, la disposizione dei commensali ecc… – si aggiungono, nella nuova edizione, anche altre novità: suggerimenti per riconoscere la freschezza degli alimenti, suggerimenti per la conservazione e panoramica della batteria da cucina.
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Story cubes classic

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Spiriti e creature del Giappone.

25,00
Dopo il successo di Storie di fantasmi del Giappone, pubblicato sempre da L’ippocampo nel 2021, Benjamin Lacombe torna a prestare il suo inconfondibile tratto ai celebri racconti della tradizione giapponese trascritti da Lafcadio Hearn e in parte inediti in Italia. Protagonista della raccolta è il mondo naturale, da sempre riverito e circondato da un’aura di mistero nel Paese del Sol Levante. Racconto dopo racconto, attraversiamo diversi ambienti, passando dalle profondità marine al mondo sotterraneo, per poi emergere in superficie e infine raggiungere il cielo.
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Spiriti e creature del Giappone.

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Dopo il successo di Storie di fantasmi del Giappone, pubblicato sempre da L’ippocampo nel 2021, Benjamin Lacombe torna a prestare il suo inconfondibile tratto ai celebri racconti della tradizione giapponese trascritti da Lafcadio Hearn e in parte inediti in Italia. Protagonista della raccolta è il mondo naturale, da sempre riverito e circondato da un’aura di mistero nel Paese del Sol Levante. Racconto dopo racconto, attraversiamo diversi ambienti, passando dalle profondità marine al mondo sotterraneo, per poi emergere in superficie e infine raggiungere il cielo.
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Come trattare gli altri nell’era digitale

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Come trattare gli altri nell’era digitale

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I mini gialli dell’ortografia 1

8,90
Una serie che trasforma l’ortografia, spesso vissuta dai bambini come noiosa e frustrante, in un’occasione di apprendimento implicito e divertimento attivo. I 5 volumi hanno un livello di complessità crescente, per uno sviluppo progressivo delle competenze ortografiche e lessicali. In linea con il programma della primaria, ma svincolati da un criterio strettamente legato alla classe, possono essere utili anche in caso di specifiche difficoltà di apprendimento per il potenziamento e il recupero. Nel Furto dei gioielli della Corona, risolvendo degli appassionanti giochi enigmistici, il bambino otterrà degli indizi che diventeranno prove schiaccianti per incastrare il colpevole! In questo primo volume, il bambino si eserciterà in particolare su: • conversione fonema-grafema di parole bisillabe, trisillabe e quadrisillabe piane (come cane, sapone, pomodoro); • parole contenenti suoni simili: f/v, p/b, t/d, m/n (come dado/dato, foglia/voglia); • parole contenenti lettere ponte (come carta, porta, cantare); • parole con digrammi e trigrammi (come gn, gl, ch, gh, sc/sch). 1 crimine, 6 sospettati, 1 solo colpevole: scopri i volumi della serie
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I mini gialli dell’ortografia 1

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Una serie che trasforma l’ortografia, spesso vissuta dai bambini come noiosa e frustrante, in un’occasione di apprendimento implicito e divertimento attivo. I 5 volumi hanno un livello di complessità crescente, per uno sviluppo progressivo delle competenze ortografiche e lessicali. In linea con il programma della primaria, ma svincolati da un criterio strettamente legato alla classe, possono essere utili anche in caso di specifiche difficoltà di apprendimento per il potenziamento e il recupero. Nel Furto dei gioielli della Corona, risolvendo degli appassionanti giochi enigmistici, il bambino otterrà degli indizi che diventeranno prove schiaccianti per incastrare il colpevole! In questo primo volume, il bambino si eserciterà in particolare su: • conversione fonema-grafema di parole bisillabe, trisillabe e quadrisillabe piane (come cane, sapone, pomodoro); • parole contenenti suoni simili: f/v, p/b, t/d, m/n (come dado/dato, foglia/voglia); • parole contenenti lettere ponte (come carta, porta, cantare); • parole con digrammi e trigrammi (come gn, gl, ch, gh, sc/sch). 1 crimine, 6 sospettati, 1 solo colpevole: scopri i volumi della serie
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Quando viaggiare era un’arte

15,00
Nel Grand Tour, intrapreso per oltre due secoli da intellettuali e rampolli dell'aristocrazia europea, l'esperienza del viaggio diventa strumento di formazione. Si partiva per confrontarsi con l'ignoto, per «strofinare il proprio cervello contro quello degli altri», come diceva Montaigne, per conoscere le vestigia delle civiltà antiche. È della dimensione storica e letteraria del viaggio che trattano queste pagine, compresi gli aspetti materiali, tanto romanzeschi quanto misconosciuti, interrogandosi anche sul ruolo e il destino del viaggiatore nel mondo contemporaneo, quasi a verificarvi la perdila di un'affascinante occasione d'avventura intellettuale e di una nobilissima arte.
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Quando viaggiare era un’arte

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Nel Grand Tour, intrapreso per oltre due secoli da intellettuali e rampolli dell'aristocrazia europea, l'esperienza del viaggio diventa strumento di formazione. Si partiva per confrontarsi con l'ignoto, per «strofinare il proprio cervello contro quello degli altri», come diceva Montaigne, per conoscere le vestigia delle civiltà antiche. È della dimensione storica e letteraria del viaggio che trattano queste pagine, compresi gli aspetti materiali, tanto romanzeschi quanto misconosciuti, interrogandosi anche sul ruolo e il destino del viaggiatore nel mondo contemporaneo, quasi a verificarvi la perdila di un'affascinante occasione d'avventura intellettuale e di una nobilissima arte.
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Sex work is work

6,00
Il lavoro sessuale è un lavoro, e in quanto tale deve prevedere tutele e diritti per le persone che lo esercitano. Il dibattito attorno a questo vero e proprio tabù culturale è da sempre incentrato su polemiche paternaliste e moraleggianti, che non fanno altro che ostacolare la quotidianità di chi fa questo lavoro. Questo libro vuole essere un piccolo contributo in direzione della normalizzazione del lavoro sessuale e della lotta contro lo stigma che colpisce tutte le persone coinvolte nel sex work. È necessario ribaltare le narrazioni normalmente utilizzate dai media e superare i luoghi comuni per cambiare l'immaginario su questo mondo.
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Il lavoro sessuale è un lavoro, e in quanto tale deve prevedere tutele e diritti per le persone che lo esercitano. Il dibattito attorno a questo vero e proprio tabù culturale è da sempre incentrato su polemiche paternaliste e moraleggianti, che non fanno altro che ostacolare la quotidianità di chi fa questo lavoro. Questo libro vuole essere un piccolo contributo in direzione della normalizzazione del lavoro sessuale e della lotta contro lo stigma che colpisce tutte le persone coinvolte nel sex work. È necessario ribaltare le narrazioni normalmente utilizzate dai media e superare i luoghi comuni per cambiare l'immaginario su questo mondo.
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Milano vista dal cielo vol. 2

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Stai zitta

13,00
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
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Stai zitta

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Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
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Il codice delle creature estinte. L’opera perduta del dottor Spencer Black

20,00
La straordinaria biografia di un visionario. Una galleria anatomica oscura e meravigliosa. «Questo libro è una gradita aggiunta per ogni scaffale dedicato al dark fantasy, con le sue splendide tavole anatomiche e l'appassionante racconto della discesa di un uomo nella perversità» – Publishers Weekly Philadelphia, fine Ottocento. Tra le aule di chirurgia dell'università, i tendoni di una fiera itinerante e le fosse appena scavate dei cimiteri si aggira il controverso scienziato Spencer Black. Figlio di un celebre anatomista, Black si forma presso la prestigiosa Accademia di medicina, dove sviluppa un'insolita teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. «Il codice delle creature estinte» contiene due straordinarie opere in una. La prima è costituita dalla biografia immaginaria del dottor Spencer Black, a partire dall'infanzia trascorsa a riesumare cadaveri, passando per l'apprendistato in medicina e i viaggi al seguito di un circo, fino alla misteriosa scomparsa sulla soglia della vecchiaia. La seconda è il capolavoro di Black, il «Codex Extinctorum Animalium», uno studio sugli animali leggendari – draghi, centauri, fauni e altri ancora – tutti rappresentati attraverso dettagliate tavole anatomiche. Basterà osservare una di queste illustrazioni per rendersi conto che si tratta dell'opera di un folle. Questo libro racconta la sua storia.
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Il codice delle creature estinte. L’opera perduta del dottor Spencer Black

20,00
La straordinaria biografia di un visionario. Una galleria anatomica oscura e meravigliosa. «Questo libro è una gradita aggiunta per ogni scaffale dedicato al dark fantasy, con le sue splendide tavole anatomiche e l'appassionante racconto della discesa di un uomo nella perversità» – Publishers Weekly Philadelphia, fine Ottocento. Tra le aule di chirurgia dell'università, i tendoni di una fiera itinerante e le fosse appena scavate dei cimiteri si aggira il controverso scienziato Spencer Black. Figlio di un celebre anatomista, Black si forma presso la prestigiosa Accademia di medicina, dove sviluppa un'insolita teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. «Il codice delle creature estinte» contiene due straordinarie opere in una. La prima è costituita dalla biografia immaginaria del dottor Spencer Black, a partire dall'infanzia trascorsa a riesumare cadaveri, passando per l'apprendistato in medicina e i viaggi al seguito di un circo, fino alla misteriosa scomparsa sulla soglia della vecchiaia. La seconda è il capolavoro di Black, il «Codex Extinctorum Animalium», uno studio sugli animali leggendari – draghi, centauri, fauni e altri ancora – tutti rappresentati attraverso dettagliate tavole anatomiche. Basterà osservare una di queste illustrazioni per rendersi conto che si tratta dell'opera di un folle. Questo libro racconta la sua storia.
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La straordinaria biografia di un visionario. Una galleria anatomica oscura e meravigliosa. «Questo libro è una gradita aggiunta per ogni scaffale dedicato al dark fantasy, con le sue splendide tavole anatomiche e l'appassionante racconto della discesa di un uomo nella perversità» – Publishers Weekly Philadelphia, fine Ottocento. Tra le aule di chirurgia dell'università, i tendoni di una fiera itinerante e le fosse appena scavate dei cimiteri si aggira il controverso scienziato Spencer Black. Figlio di un celebre anatomista, Black si forma presso la prestigiosa Accademia di medicina, dove sviluppa un'insolita teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. «Il codice delle creature estinte» contiene due straordinarie opere in una. La prima è costituita dalla biografia immaginaria del dottor Spencer Black, a partire dall'infanzia trascorsa a riesumare cadaveri, passando per l'apprendistato in medicina e i viaggi al seguito di un circo, fino alla misteriosa scomparsa sulla soglia della vecchiaia. La seconda è il capolavoro di Black, il «Codex Extinctorum Animalium», uno studio sugli animali leggendari – draghi, centauri, fauni e altri ancora – tutti rappresentati attraverso dettagliate tavole anatomiche. Basterà osservare una di queste illustrazioni per rendersi conto che si tratta dell'opera di un folle. Questo libro racconta la sua storia.
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La straordinaria biografia di un visionario. Una galleria anatomica oscura e meravigliosa. «Questo libro è una gradita aggiunta per ogni scaffale dedicato al dark fantasy, con le sue splendide tavole anatomiche e l'appassionante racconto della discesa di un uomo nella perversità» – Publishers Weekly Philadelphia, fine Ottocento. Tra le aule di chirurgia dell'università, i tendoni di una fiera itinerante e le fosse appena scavate dei cimiteri si aggira il controverso scienziato Spencer Black. Figlio di un celebre anatomista, Black si forma presso la prestigiosa Accademia di medicina, dove sviluppa un'insolita teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. «Il codice delle creature estinte» contiene due straordinarie opere in una. La prima è costituita dalla biografia immaginaria del dottor Spencer Black, a partire dall'infanzia trascorsa a riesumare cadaveri, passando per l'apprendistato in medicina e i viaggi al seguito di un circo, fino alla misteriosa scomparsa sulla soglia della vecchiaia. La seconda è il capolavoro di Black, il «Codex Extinctorum Animalium», uno studio sugli animali leggendari – draghi, centauri, fauni e altri ancora – tutti rappresentati attraverso dettagliate tavole anatomiche. Basterà osservare una di queste illustrazioni per rendersi conto che si tratta dell'opera di un folle. Questo libro racconta la sua storia.
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Il pastore d’Islanda

15,00
Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per "Il vecchio e il mare", considerato in Islanda il vero canto di Natale.
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Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per "Il vecchio e il mare", considerato in Islanda il vero canto di Natale.
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Fiabe islandesi

16,00
L'incanto del c'era una volta nelle più remote terre del Nord. «Che belle le fiabe iperboree venute dal grande freddo!» - La Repubblica «Ho divorato due corvi, due topolini, dodici puledri, tredici vitelli, un uomo, un cane, un bastone e cento pecore, ma potrei divorare anche voi!»
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Fiabe islandesi

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L'incanto del c'era una volta nelle più remote terre del Nord. «Che belle le fiabe iperboree venute dal grande freddo!» - La Repubblica «Ho divorato due corvi, due topolini, dodici puledri, tredici vitelli, un uomo, un cane, un bastone e cento pecore, ma potrei divorare anche voi!»
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Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita

14,00
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Vinicio Capossela – Bestiario d’Amore

22,60
Edizione in CD + Booklet 32 pag. Dopo un anno di rappresentazioni live legate al suo ultimo album “Ballate per uomini e bestie” (La Cùpa/Warner, Targa Tenco 2019 come miglior album in assoluto), il 2020 vedrà Vinicio Capossela in scena con “Bestiario d’Amore”: concerto intimo e narrativo a soggetto amoroso e bestiale, un excursus lungo la vasta produzione del cantautore nell’anno del trentesimo anniversario della sua carriera. Il debutto è previsto il 14 febbraio, giorno dedicato al santo e martire Valentino, protettore degli innamorati, sotto le volte gotiche e gli animali in pietra della Union Chapel di Londra. Nella stessa data sarà disponibile nei negozi di dischi e sulle piattaforme digitali l’ultima e mirabolante impresa discografica del cantautore intitolata, per l’appunto, “Bestiario d’amore”. Non si tratta di un vero e proprio album ma di una piccola opera composta di 4 brani di ambientazione trobadorica che conclude il viaggio nel medioevo fantastico di “Ballate per uomini e bestie” affrontando l’ultimo e il più grande dei misteri della natura umana: l’amore. Per scavare all’interno di un tema tanto complesso Capossela ha preso ispirazione dal componimento letterario di un erudito del milleduecento, Richart de Fornival, che crea il suo bestiario d’amore attraverso una originalissima e brillante combinazione tra le favolose descrizioni naturalistiche dei Bestiari medievali e la fenomenologia dei comportamenti amorosi. Da questo testo è stato ricavato un poema musicale illustrato, vestito con orchestra sinfonica. E proprio da un’orchestra prenderanno il via, dal 22 febbraio, le prime tre tappe del tour italiano (Taranto, Fasano e San Severo) che vedranno Capossela accompagnato dall’orchestra ICO Magna Grecia diretta dal M° Stefano Nanni. Note dell’autore sul disco: L’Amore apre i cancelli allo zoo interiore che ci portiamo dentro. Attiva in noi il lupo, il coccodrillo e la sirena, ci rende parenti stretti del licantropo, del corvo e dell’asino selvaggio, ci rende credibili la fenice e l’unicorno. Insomma mette in moto e rivela un intero bestiario d’amore, perché l’innamorato è un mostro, sopraffatto dalla necessità di mostrarsi. Mostrare il proprio stato o nasconderlo, abitare l’incantesimo o romperlo, abbracciare la trasformazione o respingerla sono soltanto alcuni piccoli casi degli smisurati quesiti che lo stato febbrile pone. Non potendo evitare l’amore lo celebreremo quindi in forma di bestiario usando tutte le allegorie che la natura animale offre. Per iniziare, ci rivolgeremo a una lettera scritta da un erudito del milleduecento, Richart de Fornival, e al suo bestiario d’amore. - Vinicio Capossela
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Vinicio Capossela – Bestiario d’Amore

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Edizione in CD + Booklet 32 pag. Dopo un anno di rappresentazioni live legate al suo ultimo album “Ballate per uomini e bestie” (La Cùpa/Warner, Targa Tenco 2019 come miglior album in assoluto), il 2020 vedrà Vinicio Capossela in scena con “Bestiario d’Amore”: concerto intimo e narrativo a soggetto amoroso e bestiale, un excursus lungo la vasta produzione del cantautore nell’anno del trentesimo anniversario della sua carriera. Il debutto è previsto il 14 febbraio, giorno dedicato al santo e martire Valentino, protettore degli innamorati, sotto le volte gotiche e gli animali in pietra della Union Chapel di Londra. Nella stessa data sarà disponibile nei negozi di dischi e sulle piattaforme digitali l’ultima e mirabolante impresa discografica del cantautore intitolata, per l’appunto, “Bestiario d’amore”. Non si tratta di un vero e proprio album ma di una piccola opera composta di 4 brani di ambientazione trobadorica che conclude il viaggio nel medioevo fantastico di “Ballate per uomini e bestie” affrontando l’ultimo e il più grande dei misteri della natura umana: l’amore. Per scavare all’interno di un tema tanto complesso Capossela ha preso ispirazione dal componimento letterario di un erudito del milleduecento, Richart de Fornival, che crea il suo bestiario d’amore attraverso una originalissima e brillante combinazione tra le favolose descrizioni naturalistiche dei Bestiari medievali e la fenomenologia dei comportamenti amorosi. Da questo testo è stato ricavato un poema musicale illustrato, vestito con orchestra sinfonica. E proprio da un’orchestra prenderanno il via, dal 22 febbraio, le prime tre tappe del tour italiano (Taranto, Fasano e San Severo) che vedranno Capossela accompagnato dall’orchestra ICO Magna Grecia diretta dal M° Stefano Nanni. Note dell’autore sul disco: L’Amore apre i cancelli allo zoo interiore che ci portiamo dentro. Attiva in noi il lupo, il coccodrillo e la sirena, ci rende parenti stretti del licantropo, del corvo e dell’asino selvaggio, ci rende credibili la fenice e l’unicorno. Insomma mette in moto e rivela un intero bestiario d’amore, perché l’innamorato è un mostro, sopraffatto dalla necessità di mostrarsi. Mostrare il proprio stato o nasconderlo, abitare l’incantesimo o romperlo, abbracciare la trasformazione o respingerla sono soltanto alcuni piccoli casi degli smisurati quesiti che lo stato febbrile pone. Non potendo evitare l’amore lo celebreremo quindi in forma di bestiario usando tutte le allegorie che la natura animale offre. Per iniziare, ci rivolgeremo a una lettera scritta da un erudito del milleduecento, Richart de Fornival, e al suo bestiario d’amore. - Vinicio Capossela
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