Questo mese, American Graffiti legge il premio Pulitzer Viet Thanh Nguyentu ed il suo Il simpatizzante, edito Neri Pozza.
Sei stato nella foresta tropicale? Non ti accorgi neanche di essere nella foresta che già sei madido.
Leggere Il Simpatizzante, Premio Pulitzer a Viet Thanh Nguyentu, è come entrare nella foresta tropicale.
Ti costringe a sudare. Ti costringe a pensare come un americano. Ti costringe a pensare come un vietnamita. Ti costringe a pensare come Il simpatizzante del titolo, personaggio che non dimenticherai mai, e ne sentirai presto parlare a Hollywood…
Il Simpatizzante è un manuale sulla guerra del Vietnam. Non avete mai capito che cosa è accaduto? Il colonialismo francese (e i disastri che da là arrivano a noi e che ascoltiamo sui canali news 24 ore su 24). La guerra tra Yankee e Vietcong. La caduta di Saigon nel 1975. La fuga da Saigon. E soprattutto, questa la parte per me più importante del libro, la vita allucinante a Los Angeles del Generale e del protagonista del romanzo, il Capitano, Il simpatizzante del titolo, il doppio, uomo perpetuamente di qua e di la, uomo del Generale e uomo dormiente dei comunisti a Los Angeles…
Il simpatizzante è inoltre un libro sull’orrore dell’amicizia tra il protagonista, e i suoi migliori amici, uniti-disuniti dalla guerra, uno filo americano, uno filo comunista. Ma chi è amico di chi, che cosa è l’amicizia quando un amico non sa che sei il suo nemico, o il suo miglior nemico…
E poi c’è Hollywood. Eh sì. Il simpatizzante, durante la sua parentesi allucinante a Los Angeles, lavorerà anche su un set di un grande regista che gira un film sulla guerra in Vietnam. Il Vietnam è un genere che tutti i più grandi autori americani e della New Hollywood hanno affrontato. Cimino. Coppola. De Palma. Kubrick. Stone. Il libro è anche una netta riflessione sulla rappresentazione del Vietnam e della guerra.
Sul soggetto. Sull’essere soggetto. Sulla doppiezza del soggetto. Quale il lato giusto della Storia? Quale il lato giusto invece della vostra storia, con la s minuscola?
Vedere a fuoco. Vedere fuori fuoco.
Vedersi allo specchio.
E infine la domanda più potente che mi sento porgere dal libro.
Che cosa è il niente? È qualcosa il niente? Che cosa arriva dal niente?
Il simpatizzante è un manuale. Sul Vietnam. Sul dopo. Sull’orrore del gioco dei blocchi. Sull’amicizia. Da Saigon a Los Angeles e ritorno, passando per l’Inferno.
Preparatevi a chiedervi che cosa è il niente. Preparatevi a forti domande su chi siete e su chi non siete.
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