LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Viale dei Giganti

22,50
Dotato del quoziente intellettivo di un genio e di un corpo smisurato che non sa come abitare, Al Kenner è solo un adolescente quando uccide i nonni paterni a colpi di fucile. È il 22 novembre del 1963, il giorno dell'assassinio di John F. Kennedy e, per una grottesca coincidenza, anche quello che cambierà per sempre la vita del protagonista. Internato in un ospedale psichiatrico, Al ingaggia un combattimento disperato contro il male che lo pervade, contro un passato segnato dai soprusi della madre e dall'adorazione incondizionata per un padre remissivo. Cinque anni più tardi i suoi psichiatri lo dichiarano innocuo, restituendolo apparentemente guarito alla società. Ma l'illusione di poter condurre una vita normale cede presto il posto ai cattivi pensieri, e alla tentazione di trasformarli in realtà. Ispirandosi alla vera storia del serial killer Ed Kemper - tuttora detenuto nel carcere di Vacaville, California, per aver massacrato mezza dozzina di giovani autostoppiste Dugain ci racconta con prosa implacabile il percorso interiore di un assassino fuori del comune. Ma "Viale dei Giganti" è anche un' avventura on the road; un lucido affresco della società americana degli anni settanta, scossa dal movimento hippy e provata dalla guerra in Vietnam, vista con l'occhio intransigente di un personaggio mostruoso e al tempo stesso profondamente umano.
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Viale dei Giganti

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Dotato del quoziente intellettivo di un genio e di un corpo smisurato che non sa come abitare, Al Kenner è solo un adolescente quando uccide i nonni paterni a colpi di fucile. È il 22 novembre del 1963, il giorno dell'assassinio di John F. Kennedy e, per una grottesca coincidenza, anche quello che cambierà per sempre la vita del protagonista. Internato in un ospedale psichiatrico, Al ingaggia un combattimento disperato contro il male che lo pervade, contro un passato segnato dai soprusi della madre e dall'adorazione incondizionata per un padre remissivo. Cinque anni più tardi i suoi psichiatri lo dichiarano innocuo, restituendolo apparentemente guarito alla società. Ma l'illusione di poter condurre una vita normale cede presto il posto ai cattivi pensieri, e alla tentazione di trasformarli in realtà. Ispirandosi alla vera storia del serial killer Ed Kemper - tuttora detenuto nel carcere di Vacaville, California, per aver massacrato mezza dozzina di giovani autostoppiste Dugain ci racconta con prosa implacabile il percorso interiore di un assassino fuori del comune. Ma "Viale dei Giganti" è anche un' avventura on the road; un lucido affresco della società americana degli anni settanta, scossa dal movimento hippy e provata dalla guerra in Vietnam, vista con l'occhio intransigente di un personaggio mostruoso e al tempo stesso profondamente umano.
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Esaurito
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L’affronto

14,00
Sarah, bella signora di una famiglia ricca e potente del regno del Marocco, è stata violentata nella sua villa a Tangeri. Quella notte, Driss, il marito, era assente. È un funzionario di polizia di umili origini che ha fatto carriera grazie alla protezione del suocero. Le indagini, secondo un costume consolidato, si avviano in modo inerte; il vicecommissario di turno se la prende con un disgraziato qualunque, preoccupandosi soprattutto di salvaguardare se stesso. Finché Driss non prende in mano il caso e lo porta avanti in modo nevrotico. Circondato dall’invidia, non troppo sotterranea, dei colleghi, spinto da un sentimento diviso tra l’amore e la vendetta d’onore, arriva a lambire gli ambienti più privilegiati. È sottilmente bravo Yasmina Khadra a unire allo svolgimento incalzante della trama l’approfondimento psicologico di un conflitto importante. Il marito è sincero nel dolore, ma istintivamente sente oltraggiata la propria atavica supremazia proprietaria nei confronti della donna; la moglie avverte il proprio corpo «che ormai è solo carne contaminata», ma rifiuta di soccombere a una cultura che per tradizione la vuole colpevole e che giustifica la ripugnanza del marito. I romanzi di Khadra, da anni tradotti in tutto il mondo, sono polizieschi che mirano a rappresentare una realtà più vasta. Il gioco dei personaggi, la loro inconfondibile caratterizzazione, gli permettono di attraversare, registrandone cause e fenomeni, l’intera stratificazione sociale. Una società claustrofobica, impaurita e diseguale, ma non tanto lontana, in fondo, dalla nostra.
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Sarah, bella signora di una famiglia ricca e potente del regno del Marocco, è stata violentata nella sua villa a Tangeri. Quella notte, Driss, il marito, era assente. È un funzionario di polizia di umili origini che ha fatto carriera grazie alla protezione del suocero. Le indagini, secondo un costume consolidato, si avviano in modo inerte; il vicecommissario di turno se la prende con un disgraziato qualunque, preoccupandosi soprattutto di salvaguardare se stesso. Finché Driss non prende in mano il caso e lo porta avanti in modo nevrotico. Circondato dall’invidia, non troppo sotterranea, dei colleghi, spinto da un sentimento diviso tra l’amore e la vendetta d’onore, arriva a lambire gli ambienti più privilegiati. È sottilmente bravo Yasmina Khadra a unire allo svolgimento incalzante della trama l’approfondimento psicologico di un conflitto importante. Il marito è sincero nel dolore, ma istintivamente sente oltraggiata la propria atavica supremazia proprietaria nei confronti della donna; la moglie avverte il proprio corpo «che ormai è solo carne contaminata», ma rifiuta di soccombere a una cultura che per tradizione la vuole colpevole e che giustifica la ripugnanza del marito. I romanzi di Khadra, da anni tradotti in tutto il mondo, sono polizieschi che mirano a rappresentare una realtà più vasta. Il gioco dei personaggi, la loro inconfondibile caratterizzazione, gli permettono di attraversare, registrandone cause e fenomeni, l’intera stratificazione sociale. Una società claustrofobica, impaurita e diseguale, ma non tanto lontana, in fondo, dalla nostra.
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Le bestie giovani

15,00
Un orrore che riemerge dal passato. Una strage di cui il commissario Arcadipane cerca invano il motivo, finché non fa i conti con una verità che già avrebbe dovuto conoscere: «Cosí giocano le bestie giovani, prima di scoprire che i loro artigli non sono fatti per giocare». «Chiedo, e trovo gente che non ha mai letto la saga di Bramard e Arcadipane. Oh, ma vogliamo scherzare? Quei due sono la risposta del Nord al commissario Montalbano! Sono l’invenzione del poliziesco piemontardo! Fango e pioggia, schiene diritte, tristezza, amori disperati, humor impassibile, violenza sepolta, sogni poetici, anarchia. E i corpi? Altro che la siciliana fisicità splendente. Qui i corpi sono una debolezza, un incidente, uno scandalo, una scusa. Scritture di cui si è persa la chiave. Solo nelle nebbie del Nord, dove “il sole è un lampo giallo al parabrise”, c’è gente del genere, e Longo la racconta da dio, con quel suo scrivere che ho studiato a lungo, come potrei studiare un cocktail, e adesso credo di aver capito: due parti di Fenoglio, due di Simenon, una di Paolo Conte e cinque di Davide Longo. Aggiungere una spezia che non so (qualcosa come una goccia di disperazione, direi, ma non so) e servire. Ne butti giú uno e poi non smetti piú. Giuro». - Alessandro Baricco Forse dipende dalla struttura fisica solida, resistente, eredità di miseria e fatica, ma per Arcadipane mollare è fuori questione. Perciò, quando in un cantiere alla periferia di Torino vengono alla luce le ossa di dodici corpi – uomini e donne uccisi con un colpo alla nuca – e una squadra specializzata in crimini della Seconda guerra mondiale lo taglia fuori dal caso, lui non ci pensa nemmeno a farsi da parte. E dire che di fastidi ne avrebbe a sufficienza. Ma c’è un bottone di jeans trovato vicino ai cadaveri che proprio non gli dà pace. Comincia da questo indizio la sua indagine parallela, nella quale coinvolge Isa, una giovane agente dal carattere impossibile, e Corso Bramard, suo vecchio capo e maestro. Con loro porterà alla luce una trama eversiva maturata nel buio degli anni Settanta. Un tentativo di cambiare la storia politica del Paese che qualcuno vuole insabbiare per la seconda volta.
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Le bestie giovani

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Un orrore che riemerge dal passato. Una strage di cui il commissario Arcadipane cerca invano il motivo, finché non fa i conti con una verità che già avrebbe dovuto conoscere: «Cosí giocano le bestie giovani, prima di scoprire che i loro artigli non sono fatti per giocare». «Chiedo, e trovo gente che non ha mai letto la saga di Bramard e Arcadipane. Oh, ma vogliamo scherzare? Quei due sono la risposta del Nord al commissario Montalbano! Sono l’invenzione del poliziesco piemontardo! Fango e pioggia, schiene diritte, tristezza, amori disperati, humor impassibile, violenza sepolta, sogni poetici, anarchia. E i corpi? Altro che la siciliana fisicità splendente. Qui i corpi sono una debolezza, un incidente, uno scandalo, una scusa. Scritture di cui si è persa la chiave. Solo nelle nebbie del Nord, dove “il sole è un lampo giallo al parabrise”, c’è gente del genere, e Longo la racconta da dio, con quel suo scrivere che ho studiato a lungo, come potrei studiare un cocktail, e adesso credo di aver capito: due parti di Fenoglio, due di Simenon, una di Paolo Conte e cinque di Davide Longo. Aggiungere una spezia che non so (qualcosa come una goccia di disperazione, direi, ma non so) e servire. Ne butti giú uno e poi non smetti piú. Giuro». - Alessandro Baricco Forse dipende dalla struttura fisica solida, resistente, eredità di miseria e fatica, ma per Arcadipane mollare è fuori questione. Perciò, quando in un cantiere alla periferia di Torino vengono alla luce le ossa di dodici corpi – uomini e donne uccisi con un colpo alla nuca – e una squadra specializzata in crimini della Seconda guerra mondiale lo taglia fuori dal caso, lui non ci pensa nemmeno a farsi da parte. E dire che di fastidi ne avrebbe a sufficienza. Ma c’è un bottone di jeans trovato vicino ai cadaveri che proprio non gli dà pace. Comincia da questo indizio la sua indagine parallela, nella quale coinvolge Isa, una giovane agente dal carattere impossibile, e Corso Bramard, suo vecchio capo e maestro. Con loro porterà alla luce una trama eversiva maturata nel buio degli anni Settanta. Un tentativo di cambiare la storia politica del Paese che qualcuno vuole insabbiare per la seconda volta.
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Esaurito
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Tokyo Express

18,00
In una cala rocciosa della baia di Hakata, i corpi di un uomo e di una donna vengono rinvenuti all'alba. Entrambi sono giovani e belli. Il colorito acceso delle guance rivela che hanno assunto del cianuro. Un suicidio d'amore, non ci sono dubbi. La polizia di Fukuoka sembra quasi delusa: niente indagini, niente colpevole. Ma, almeno agli occhi di Torigai Jutaro, vecchio investigatore dall'aria indolente e dagli abiti logori, e del suo giovane collega di Tokyo, Mihara Kiichi, qualcosa non torna: se i due sono arrivati con il medesimo rapido da Tokyo, perché mai lui, Sayama Ken'ichi, funzionario di un ministero al centro di un grosso scandalo per corruzione, è rimasto cinque giorni chiuso in albergo in attesa di una telefonata? E perché poi se n'è andato precipitosamente lasciando una valigia? Ma soprattutto: dov'era intanto lei, l'amante, la seducente Otoki, che di professione intratteneva i clienti in un ristorante? Bizzarro comportamento per due che hanno deciso di farla finita. Per fortuna sia Torigai che Mihara diffidano delle idee preconcette, e sono dotati di una perseveranza e di un intuito fuori del comune. Perché chi ha ordito quella gelida, impeccabile macchinazione è una mente diabolica, capace di capovolgere la realtà. Non solo: è un genio nella gestione del tempo.
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Tokyo Express

18,00
In una cala rocciosa della baia di Hakata, i corpi di un uomo e di una donna vengono rinvenuti all'alba. Entrambi sono giovani e belli. Il colorito acceso delle guance rivela che hanno assunto del cianuro. Un suicidio d'amore, non ci sono dubbi. La polizia di Fukuoka sembra quasi delusa: niente indagini, niente colpevole. Ma, almeno agli occhi di Torigai Jutaro, vecchio investigatore dall'aria indolente e dagli abiti logori, e del suo giovane collega di Tokyo, Mihara Kiichi, qualcosa non torna: se i due sono arrivati con il medesimo rapido da Tokyo, perché mai lui, Sayama Ken'ichi, funzionario di un ministero al centro di un grosso scandalo per corruzione, è rimasto cinque giorni chiuso in albergo in attesa di una telefonata? E perché poi se n'è andato precipitosamente lasciando una valigia? Ma soprattutto: dov'era intanto lei, l'amante, la seducente Otoki, che di professione intratteneva i clienti in un ristorante? Bizzarro comportamento per due che hanno deciso di farla finita. Per fortuna sia Torigai che Mihara diffidano delle idee preconcette, e sono dotati di una perseveranza e di un intuito fuori del comune. Perché chi ha ordito quella gelida, impeccabile macchinazione è una mente diabolica, capace di capovolgere la realtà. Non solo: è un genio nella gestione del tempo.
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Un posto tranquillo

18,00
La doppia vita di una moglie molto per bene, in un nuovo, tesissimo libro di Matsumoto. Un noir che è anche una critica acuminata della società giapponese e della ragnatela di convenzioni che la invischiano. «Seicho traccia una serrata critica del capitalismo alla giapponese, intossicato di filo-americanismo» - Left Kobe. Durante una cena tra imprenditori e funzionari ministeriali, una cameriera si avvicina a uno dei commensali e gli sussurra qualcosa all'orecchio. C'è una chiamata per lui da Tokyo. L'uomo, Tsuneo Asai, si alza senza dare nell'occhio e raggiunge il telefono. Sua moglie Eiko, poco più che trentenne, è morta improvvisamente d'infarto. Una notizia non del tutto inattesa, dal momento che Eiko era già da tempo malata di cuore. Eppure le circostanze della sua morte, avvenuta in un quartiere un po' fuori mano di Tokyo, a due passi da un albergo a ore, gettano un'ombra sulla sua figura timida e riservata, e sul suo passato. Cosa ci faceva lì? E chi doveva incontrare? Questa storia è come una strada che parte leggermente in salita e si fa a ogni passo più ripida. Una strada piena di vicoli ciechi, che sembra esistere solo nella psiche del protagonista. Qui, i temi cari a Matsumoto – la vendetta, l'ossessione per un dettaglio che non torna, il timore dello scandalo, l'ansia di essere scoperti che conduce alla rovina – si condensano in un noir anomalo e beffardo, senza un caso né un investigatore, dove chi cerca un colpevole può finire per diventarlo lui stesso.
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Un posto tranquillo

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La doppia vita di una moglie molto per bene, in un nuovo, tesissimo libro di Matsumoto. Un noir che è anche una critica acuminata della società giapponese e della ragnatela di convenzioni che la invischiano. «Seicho traccia una serrata critica del capitalismo alla giapponese, intossicato di filo-americanismo» - Left Kobe. Durante una cena tra imprenditori e funzionari ministeriali, una cameriera si avvicina a uno dei commensali e gli sussurra qualcosa all'orecchio. C'è una chiamata per lui da Tokyo. L'uomo, Tsuneo Asai, si alza senza dare nell'occhio e raggiunge il telefono. Sua moglie Eiko, poco più che trentenne, è morta improvvisamente d'infarto. Una notizia non del tutto inattesa, dal momento che Eiko era già da tempo malata di cuore. Eppure le circostanze della sua morte, avvenuta in un quartiere un po' fuori mano di Tokyo, a due passi da un albergo a ore, gettano un'ombra sulla sua figura timida e riservata, e sul suo passato. Cosa ci faceva lì? E chi doveva incontrare? Questa storia è come una strada che parte leggermente in salita e si fa a ogni passo più ripida. Una strada piena di vicoli ciechi, che sembra esistere solo nella psiche del protagonista. Qui, i temi cari a Matsumoto – la vendetta, l'ossessione per un dettaglio che non torna, il timore dello scandalo, l'ansia di essere scoperti che conduce alla rovina – si condensano in un noir anomalo e beffardo, senza un caso né un investigatore, dove chi cerca un colpevole può finire per diventarlo lui stesso.
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Nel cuore dell’inverno

14,00
Da L'avventura di Natale a È arrivato il signor Quin, da La Casa Rossa a Una tragedia natalizia, fino a L'ardimento di Edward Robinson e Il caso della baia di Pollensa, le dodici storie qui riunite mettono in luce le doti investigative dei personaggi creati da Agatha Christie: Parker Pyne, Harley Quin, Tommy & Tuppence, oltre ovviamente agli immancabili e indimenticabili Poirot e Miss Marple. Ma soprattutto svelano il volto più inquietante della stagione delle Feste, tra doni pericolosi, pranzi avvelenati e ospiti misteriosi….
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Nel cuore dell’inverno

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Da L'avventura di Natale a È arrivato il signor Quin, da La Casa Rossa a Una tragedia natalizia, fino a L'ardimento di Edward Robinson e Il caso della baia di Pollensa, le dodici storie qui riunite mettono in luce le doti investigative dei personaggi creati da Agatha Christie: Parker Pyne, Harley Quin, Tommy & Tuppence, oltre ovviamente agli immancabili e indimenticabili Poirot e Miss Marple. Ma soprattutto svelano il volto più inquietante della stagione delle Feste, tra doni pericolosi, pranzi avvelenati e ospiti misteriosi….
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Poirot e i quattro

11,50
In "Poirot e i quattro", il grande detective non si trova a fronteggiare i soliti assassini occasionali, ma un nemico assai più pericoloso: un'intera organizzazione, capeggiata dalle quattro più terribili menti criminali del mondo. Guidati da un diabolico mandarino cinese, questi quattro geni del male hanno un piano ambiziosissimo: impadronirsi dell'intero pianeta servendosi di misteriosi e potenti mezzi di distruzione. Una partita insolitamente rischiosa per il principe degli investigatori, un vero intrigo internazionale che potrà risolvere anche grazie a una risorsa inaspettata...
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Poirot e i quattro

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In "Poirot e i quattro", il grande detective non si trova a fronteggiare i soliti assassini occasionali, ma un nemico assai più pericoloso: un'intera organizzazione, capeggiata dalle quattro più terribili menti criminali del mondo. Guidati da un diabolico mandarino cinese, questi quattro geni del male hanno un piano ambiziosissimo: impadronirsi dell'intero pianeta servendosi di misteriosi e potenti mezzi di distruzione. Una partita insolitamente rischiosa per il principe degli investigatori, un vero intrigo internazionale che potrà risolvere anche grazie a una risorsa inaspettata...
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Il segreto di Greenshore

12,50
Sir George e Lady Hattie Stubbs desiderano movimentare la festa che stanno organizzando nella loro dimora estiva: invece della solita, noiosa caccia al tesoro, una indimenticabile Caccia all'assassino. Ne affidano la regia alla celebre giallista Ariadne Oliver, che a sua volta coinvolge l'amico Hercule Poirot. Il suo intuito femminile ha forse percepito qualcosa di sinistro nell'aria rarefatta di Greenshore? Fatto sta che nei giardini della grandiosa villa con tempietto neoclassico e approdo privato sul fiume il delitto simulato si consuma davvero, e la presenza dell'investigatore si rivelerà provvidenziale... Scritto nel 1954 ma rimasto inedito per oltre sessant'anni, "Il segreto di Greenshore" fa rivivere le più classiche atmosfere della campagna inglese in una narrazione ricca di colpi di scena, accompagnata da un raffinato scandaglio psicologico dei personaggi.
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Il segreto di Greenshore

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Sir George e Lady Hattie Stubbs desiderano movimentare la festa che stanno organizzando nella loro dimora estiva: invece della solita, noiosa caccia al tesoro, una indimenticabile Caccia all'assassino. Ne affidano la regia alla celebre giallista Ariadne Oliver, che a sua volta coinvolge l'amico Hercule Poirot. Il suo intuito femminile ha forse percepito qualcosa di sinistro nell'aria rarefatta di Greenshore? Fatto sta che nei giardini della grandiosa villa con tempietto neoclassico e approdo privato sul fiume il delitto simulato si consuma davvero, e la presenza dell'investigatore si rivelerà provvidenziale... Scritto nel 1954 ma rimasto inedito per oltre sessant'anni, "Il segreto di Greenshore" fa rivivere le più classiche atmosfere della campagna inglese in una narrazione ricca di colpi di scena, accompagnata da un raffinato scandaglio psicologico dei personaggi.
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Voglio vederti soffrire

17,50
Milano. In un torrido agosto che sembra non avere mai fine, un anziano uccide la moglie a colpi di accetta. Sulla scena arriva l'ispettore Enea Cristofori, impegnato a seguire altri casi di morti che come sfondo comune sembrano avere il male di vivere, reso più cupo dal caldo opprimente e dalla solitudine di una metropoli svuotata per le vacanze estive. Normale amministrazione, per quanto tragica. Ma la spiegazione più semplice non sembra convincere Enea, che inizia un'indagine da cui affiorano ricordi che credeva sepolti e indizi inquietanti.
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Milano. In un torrido agosto che sembra non avere mai fine, un anziano uccide la moglie a colpi di accetta. Sulla scena arriva l'ispettore Enea Cristofori, impegnato a seguire altri casi di morti che come sfondo comune sembrano avere il male di vivere, reso più cupo dal caldo opprimente e dalla solitudine di una metropoli svuotata per le vacanze estive. Normale amministrazione, per quanto tragica. Ma la spiegazione più semplice non sembra convincere Enea, che inizia un'indagine da cui affiorano ricordi che credeva sepolti e indizi inquietanti.
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L’ombra dello scorpione (The stand)

20,00
Un classico pubblicato per la prima volta nel 1978 e ambientato in un futuro prossimo (ormai presente) nel quale l'umanità è martoriata da una epidemia globale senza precedenti. «Mentre lavoravo a L'ombra dello scorpione in sentimento che mi ha guidato di più nella scrittura è stato il brivido di immaginare un intero, radicato ordine sociale distrutto in un sol colpo» - Stephen King La visione apocalittica di Stephen King ci restituisce un mondo completamente trasformato dal virus, con città vuote e spettrali percorse da poche persone allo sbando. L'ombra dello scorpione è ancor più affascinante e spaventoso oggi di quando è stato pubblicato per la prima volta. È il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio a seminare morte in tutto il mondo: il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia. I pochi sopravvissuti si trovano intrappolati in uno scontro più grande di loro, quella lotta eterna tra forze della natura nella quale si può solo decidere di perseguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, o seguire le orme dello spaventoso Randall Flagg, il Senza Volto, il Signore delle Tenebre. L'umanità di fronte alla pandemia sbanda tra paura e voglia di sopravvivere a qualsiasi costo: emergono i lati più oscuri dell'animo umano ma anche il coraggio di affrontare le tenebre.
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L’ombra dello scorpione (The stand)

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Un classico pubblicato per la prima volta nel 1978 e ambientato in un futuro prossimo (ormai presente) nel quale l'umanità è martoriata da una epidemia globale senza precedenti. «Mentre lavoravo a L'ombra dello scorpione in sentimento che mi ha guidato di più nella scrittura è stato il brivido di immaginare un intero, radicato ordine sociale distrutto in un sol colpo» - Stephen King La visione apocalittica di Stephen King ci restituisce un mondo completamente trasformato dal virus, con città vuote e spettrali percorse da poche persone allo sbando. L'ombra dello scorpione è ancor più affascinante e spaventoso oggi di quando è stato pubblicato per la prima volta. È il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio a seminare morte in tutto il mondo: il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia. I pochi sopravvissuti si trovano intrappolati in uno scontro più grande di loro, quella lotta eterna tra forze della natura nella quale si può solo decidere di perseguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, o seguire le orme dello spaventoso Randall Flagg, il Senza Volto, il Signore delle Tenebre. L'umanità di fronte alla pandemia sbanda tra paura e voglia di sopravvivere a qualsiasi costo: emergono i lati più oscuri dell'animo umano ma anche il coraggio di affrontare le tenebre.
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Shaboo

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Tutto Sherlock Holmes. Ediz. integrale

12,90
Il 1887 rappresenta una data storica nella letteratura poliziesca. Nasce in quell'anno il più celebre detective di tutti i tempi: Sherlock Holmes. Anche se "Uno studio in rosso", il primo romanzo della serie, passò praticamente inosservato, qualche anno dopo però "Il segno dei Quattro" fu accolto con un favore di pubblico tale da rimanere celebre nella storia letteraria. Per quarant'anni Doyle continuò a inventare storie sul celebre detective e sul suo inseparabile aiutante, amico e voce narrante, il dottor Watson, creando un modello destinato a esercitare un'influenza decisiva su tutta la letteratura poliziesca. Da "Uno studio in rosso" a "Il segno dei Quattro", dal ben noto "Mastino dei Baskerville" a "La Valle della Paura", a "Le avventure di Sherlock Holmes", l'investigatore si confronta con un caleidoscopio di casi sempre più complessi ricorrendo spesso al suo stratagemma preferito: travestirsi, da prete, da marinaio o da mendicante. Nell'ultima avventura delle Memorie di Sherlock Holmes, Doyle, ormai stanco del personaggio, ne decreterà la morte facendolo precipitare in un abisso. Sarà poi costretto dalle proteste del pubblico a farlo resuscitare: eccolo in gran forma nel "Ritorno di Sherlock Holmes". "L'ultimo saluto" raccoglie quattro straordinarie storie dell'investigatore, ancora agile e lucido nonostante gli anni. Nel "Taccuino di Sherlock Holmes", l'insuperabile detective si aggira tra maggiordomi, tappeti persiani e preziosi servizi da tè.
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Tutto Sherlock Holmes. Ediz. integrale

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Il 1887 rappresenta una data storica nella letteratura poliziesca. Nasce in quell'anno il più celebre detective di tutti i tempi: Sherlock Holmes. Anche se "Uno studio in rosso", il primo romanzo della serie, passò praticamente inosservato, qualche anno dopo però "Il segno dei Quattro" fu accolto con un favore di pubblico tale da rimanere celebre nella storia letteraria. Per quarant'anni Doyle continuò a inventare storie sul celebre detective e sul suo inseparabile aiutante, amico e voce narrante, il dottor Watson, creando un modello destinato a esercitare un'influenza decisiva su tutta la letteratura poliziesca. Da "Uno studio in rosso" a "Il segno dei Quattro", dal ben noto "Mastino dei Baskerville" a "La Valle della Paura", a "Le avventure di Sherlock Holmes", l'investigatore si confronta con un caleidoscopio di casi sempre più complessi ricorrendo spesso al suo stratagemma preferito: travestirsi, da prete, da marinaio o da mendicante. Nell'ultima avventura delle Memorie di Sherlock Holmes, Doyle, ormai stanco del personaggio, ne decreterà la morte facendolo precipitare in un abisso. Sarà poi costretto dalle proteste del pubblico a farlo resuscitare: eccolo in gran forma nel "Ritorno di Sherlock Holmes". "L'ultimo saluto" raccoglie quattro straordinarie storie dell'investigatore, ancora agile e lucido nonostante gli anni. Nel "Taccuino di Sherlock Holmes", l'insuperabile detective si aggira tra maggiordomi, tappeti persiani e preziosi servizi da tè.
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La figlia del boia e il gioco della morte

19,00
Nella torbiera è appena stato rinvenuto il cadavere di un altro attore della Passione, trafitto da una spada. Ancora una volta, sembra che spetti al boia e alla sua famiglia svelare il mistero e portare alla luce gli oscuri segreti di una città. «Pötzsch gioca brillantemente su più trame nel suo sesto romanzo storico di grande suspense... L’atmosfera raccapricciante e opprimente della città rafforza l’intricata trama» - Publishers Weekly «La trama è stratificata e complessa, ogni angolo è una sorpresa mentre il pericolo si nasconde nelle taverne piene di fumo, si annida lungo sentieri fangosi e tra le montagne boscose... Un altro mistero da risolvere per il boia di Schongau» - Kirkus Reviews Baviera, 1670. Oberammergau è una cittadina famosa per inscenare, ogni dieci anni, una superba rappresentazione della Passione di Cristo, apprezzata anche nei paesi limitrofi. Un'aria sinistra grava, però, sulla città quando Simon Fronwieser, medico di Schongau, vi arriva in compagnia del figlio Peter, destinato a completare gli studi presso l'erudito Georg Kaiser. Alle porte serrate delle case pendono dei mazzi di iperico, l'erba per scacciare gli spiriti maligni, e per strada la gente cammina a capo chino, senza scambiarsi un saluto. Giunti a casa di Georg Kaiser, Simon non tarda a scoprire il motivo di quella funesta atmosfera: alle prime luci del mattino, nel cimitero attiguo alla chiesa, è stato rinvenuto il cadavere di Dominik Faistenmantel, l'interprete di Gesù nella Passione. Il poveretto era inchiodato alla croce realizzata appositamente per la sacra rappresentazione, in una crudele messa in scena che, per gli abitanti di Oberammergau, può essere opera soltanto del diavolo in persona. In qualità di medico, Simon viene condotto a esaminare il corpo della vittima: capelli biondi, viso affilato e labbra carnose, Dominik Faistenmantel, figlio del potente impresario Konrad Faistenmantel, era perfettamente adatto al ruolo. Ma a Oberammergau tutti sapevano che la parte di Gesù era ambita anche dal collerico Hans Göbl, interprete dell'apostolo Giovanni e ora principale sospettato. Hans viene trascinato nella prigione di Ettal dove, per strappargli una confessione di colpevolezza, lo attende il boia della vicina Schongau, Jakob Kuisl. Schiacciapollici, pinza, stritolastinchi, lunghi uncini, una museruola di ferro… Jakob sistema i suoi strumenti sul pavimento e si prepara a mettere in scena il solito repertorio, quando sul più bello lo raggiunge la notizia di un nuovo omicidio.
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La figlia del boia e il gioco della morte

19,00
Nella torbiera è appena stato rinvenuto il cadavere di un altro attore della Passione, trafitto da una spada. Ancora una volta, sembra che spetti al boia e alla sua famiglia svelare il mistero e portare alla luce gli oscuri segreti di una città. «Pötzsch gioca brillantemente su più trame nel suo sesto romanzo storico di grande suspense... L’atmosfera raccapricciante e opprimente della città rafforza l’intricata trama» - Publishers Weekly «La trama è stratificata e complessa, ogni angolo è una sorpresa mentre il pericolo si nasconde nelle taverne piene di fumo, si annida lungo sentieri fangosi e tra le montagne boscose... Un altro mistero da risolvere per il boia di Schongau» - Kirkus Reviews Baviera, 1670. Oberammergau è una cittadina famosa per inscenare, ogni dieci anni, una superba rappresentazione della Passione di Cristo, apprezzata anche nei paesi limitrofi. Un'aria sinistra grava, però, sulla città quando Simon Fronwieser, medico di Schongau, vi arriva in compagnia del figlio Peter, destinato a completare gli studi presso l'erudito Georg Kaiser. Alle porte serrate delle case pendono dei mazzi di iperico, l'erba per scacciare gli spiriti maligni, e per strada la gente cammina a capo chino, senza scambiarsi un saluto. Giunti a casa di Georg Kaiser, Simon non tarda a scoprire il motivo di quella funesta atmosfera: alle prime luci del mattino, nel cimitero attiguo alla chiesa, è stato rinvenuto il cadavere di Dominik Faistenmantel, l'interprete di Gesù nella Passione. Il poveretto era inchiodato alla croce realizzata appositamente per la sacra rappresentazione, in una crudele messa in scena che, per gli abitanti di Oberammergau, può essere opera soltanto del diavolo in persona. In qualità di medico, Simon viene condotto a esaminare il corpo della vittima: capelli biondi, viso affilato e labbra carnose, Dominik Faistenmantel, figlio del potente impresario Konrad Faistenmantel, era perfettamente adatto al ruolo. Ma a Oberammergau tutti sapevano che la parte di Gesù era ambita anche dal collerico Hans Göbl, interprete dell'apostolo Giovanni e ora principale sospettato. Hans viene trascinato nella prigione di Ettal dove, per strappargli una confessione di colpevolezza, lo attende il boia della vicina Schongau, Jakob Kuisl. Schiacciapollici, pinza, stritolastinchi, lunghi uncini, una museruola di ferro… Jakob sistema i suoi strumenti sul pavimento e si prepara a mettere in scena il solito repertorio, quando sul più bello lo raggiunge la notizia di un nuovo omicidio.
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Milanesi brava gente. Storie di nera a Milano (1946-1975)

16,90
Rapine, omicidi, rapimenti e regolamenti di conti: 20 storie per raccontare una Milano violenta e feroce, senza più alternative ma piena di fascino, in cui trovano spazio l'amore, la lotta di classe, le regole non scritte della mala, la ribellione al potere e persino il controspionaggio della Guerra Fredda. I protagonisti sono persone per le quali il dopoguerra, gli anni del boom e i primi Settanta non hanno rappresentato la scoperta del benessere, ma l'ingresso in un mondo in cui la povertà le ha trasformate in fuorilegge. E tra piccoli criminali e i grandi nomi della ligera milanese - Otello Onofri, Ugo Ciappina e Bruno Brancher - troviamo anche quelli che diventeranno esponenti di spicco delle forze dell'ordine - Mario Nardone e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sono storie di una Milano sotterranea, fitta di osterie e popolata da ladri e da banditi, da poliziotti senza pistola, da case di ringhiera con il bagno sul ballatoio, da assassini e prostitute, da spie capaci di vendere i propri amici alla polizia per qualche lira. Milanesi brava gente nasce dall'esperienza di Radiografia nera, uno dei programmi di maggior successo degli ultimi anni di Radio Popolare, la storica emittente libera milanese, e raccoglie le storie più sciagurate e poetiche che Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli, per tre anni, hanno inseguito negli archivi e raccontato in onda. Completano il volume le prefazioni di Piero Colaprico e di Claudio Agostoni, e le illustrazioni di Simona Eva Saponara.
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Milanesi brava gente. Storie di nera a Milano (1946-1975)

16,90
Rapine, omicidi, rapimenti e regolamenti di conti: 20 storie per raccontare una Milano violenta e feroce, senza più alternative ma piena di fascino, in cui trovano spazio l'amore, la lotta di classe, le regole non scritte della mala, la ribellione al potere e persino il controspionaggio della Guerra Fredda. I protagonisti sono persone per le quali il dopoguerra, gli anni del boom e i primi Settanta non hanno rappresentato la scoperta del benessere, ma l'ingresso in un mondo in cui la povertà le ha trasformate in fuorilegge. E tra piccoli criminali e i grandi nomi della ligera milanese - Otello Onofri, Ugo Ciappina e Bruno Brancher - troviamo anche quelli che diventeranno esponenti di spicco delle forze dell'ordine - Mario Nardone e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sono storie di una Milano sotterranea, fitta di osterie e popolata da ladri e da banditi, da poliziotti senza pistola, da case di ringhiera con il bagno sul ballatoio, da assassini e prostitute, da spie capaci di vendere i propri amici alla polizia per qualche lira. Milanesi brava gente nasce dall'esperienza di Radiografia nera, uno dei programmi di maggior successo degli ultimi anni di Radio Popolare, la storica emittente libera milanese, e raccoglie le storie più sciagurate e poetiche che Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli, per tre anni, hanno inseguito negli archivi e raccontato in onda. Completano il volume le prefazioni di Piero Colaprico e di Claudio Agostoni, e le illustrazioni di Simona Eva Saponara.
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Una rabbia semplice

18,00
È una primavera malinconica per il commissario Arcadipane. Ogni strada, ogni bar, ogni osteria della città sono un ricordo. Lui che dove gli altri crollano ha sempre trovato «terra di conquista», ora si sente stanco; la sua intelligenza, tanto umile quanto ostinata, pare essersi assopita. A destarlo dal torpore è un episodio di violenza come ce ne sono molti. Dietro cui, però, si nasconde un male cosí insensato da spegnere le parole in bocca. Vincenzo Arcadipane ha cinquantacinque anni, un matrimonio fallito alle spalle e un futuro che non promette granché. In piú, negli ultimi tempi, si è convinto di avere smarrito l’istinto che lo guidava nelle indagini. Ma quando una donna viene picchiata fuori da una stazione della metropolitana di Torino e il colpevole rintracciato in poche ore, è proprio l’istinto a suggerirgli che qualcosa non torna in quel caso dalla soluzione elementare. Decide quindi di approfondire, con l’aiuto di Corso Bramard, vecchio capo e mentore, e dell’irrequieta agente Isa Mancini: una squadra collaudata cui si aggrega uno strano ex poliziotto dai tratti ossessivi. Insieme si troveranno a scoprire le regole di un gioco folle e letale, una discesa nel mondo sotterraneo della Rete che, girone dopo girone, li porterà là dove «si sbrigano le faccende che non hanno bisogno di occhi». Leggi di
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Una rabbia semplice

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È una primavera malinconica per il commissario Arcadipane. Ogni strada, ogni bar, ogni osteria della città sono un ricordo. Lui che dove gli altri crollano ha sempre trovato «terra di conquista», ora si sente stanco; la sua intelligenza, tanto umile quanto ostinata, pare essersi assopita. A destarlo dal torpore è un episodio di violenza come ce ne sono molti. Dietro cui, però, si nasconde un male cosí insensato da spegnere le parole in bocca. Vincenzo Arcadipane ha cinquantacinque anni, un matrimonio fallito alle spalle e un futuro che non promette granché. In piú, negli ultimi tempi, si è convinto di avere smarrito l’istinto che lo guidava nelle indagini. Ma quando una donna viene picchiata fuori da una stazione della metropolitana di Torino e il colpevole rintracciato in poche ore, è proprio l’istinto a suggerirgli che qualcosa non torna in quel caso dalla soluzione elementare. Decide quindi di approfondire, con l’aiuto di Corso Bramard, vecchio capo e mentore, e dell’irrequieta agente Isa Mancini: una squadra collaudata cui si aggrega uno strano ex poliziotto dai tratti ossessivi. Insieme si troveranno a scoprire le regole di un gioco folle e letale, una discesa nel mondo sotterraneo della Rete che, girone dopo girone, li porterà là dove «si sbrigano le faccende che non hanno bisogno di occhi». Leggi di
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Autobiografia di Petra Delicado – Giménez Bartlett Alicia

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Nei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, la protagonista Petra Delicado della polizia di Barcellona non è solo l'ispettrice, brusca, franca e femminista, che risolve i delitti consumando le suole delle scarpe. È anche altro: la determinazione a essere riconosciuta in quanto donna, la rivendicazione di indipendenza rispetto al passato politico del suo paese e, assieme, la voglia di capire la società in cui vive, passando per gli angoli bui, dentro le abitudini mentali, i costumi e le differenze sociali (e magari, facendo leva su questi dati di fondo per scoprire l'assassino). Così inchiesta dopo inchiesta il personaggio Petra si è mostrato al lettore sempre più ricco di aspetti umani, di vicende personali, di pieghe psicologiche. Secondo un progetto che adesso sembra essere stato chiaro fin dall'inizio, cioè scrivere la storia di una donna dei nostri tempi che per mestiere risolve avvincenti enigmi criminali, sullo sfondo di una società complessa e piena di ingiustizie. È così nata l'esigenza, dopo i tanti romanzi che ne raccontano le avventure, del Romanzo di Petra: che ne riveli il prima delle imprese, la famiglia in cui è nata, la formazione, i primi amori, le scelte vitali, il modellarsi della personalità per l'azione degli incontri fatti ma anche dei cambiamenti della Storia. Figlia di repubblicani, contraddittoriamente frequenta una scuola di suore, le cui aule sono intrise di un oppressivo senso del peccato. È la Spagna clerico fascista del dittatore Franco al suo tramonto: lei ne esce quando scoppiano le grandi proteste studentesche. Con la scoperta del sesso e i primi amori germoglia in Petra l'orgoglio femminile. Ma il vero squarcio nell'esistenza è il matrimonio «borghese»: la vita da «signora» le inocula quello scetticismo, quasi il nichilismo che, nel corso delle indagini, oppone ai valori per bene (che sono per lei il contrario della pietà che prova verso il vero dolore delle vittime). La scuola di polizia le offre il primo spaccato sociale a tutto tondo che si presenti ai suoi occhi. E se si guarda al panorama letterario, non costituisce un evento comune un autore che scrive l'autobiografia del suo personaggio; lo si può fare solo quando questo personaggio ha una personalità così forte che vogliamo sapere tutto della sua vita. Traduttore: Nicola M. Numero pagine: 464

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Autobiografia di Petra Delicado – Giménez Bartlett Alicia

15,00

Nei romanzi gialli di Alicia Giménez-Bartlett, la protagonista Petra Delicado della polizia di Barcellona non è solo l'ispettrice, brusca, franca e femminista, che risolve i delitti consumando le suole delle scarpe. È anche altro: la determinazione a essere riconosciuta in quanto donna, la rivendicazione di indipendenza rispetto al passato politico del suo paese e, assieme, la voglia di capire la società in cui vive, passando per gli angoli bui, dentro le abitudini mentali, i costumi e le differenze sociali (e magari, facendo leva su questi dati di fondo per scoprire l'assassino). Così inchiesta dopo inchiesta il personaggio Petra si è mostrato al lettore sempre più ricco di aspetti umani, di vicende personali, di pieghe psicologiche. Secondo un progetto che adesso sembra essere stato chiaro fin dall'inizio, cioè scrivere la storia di una donna dei nostri tempi che per mestiere risolve avvincenti enigmi criminali, sullo sfondo di una società complessa e piena di ingiustizie. È così nata l'esigenza, dopo i tanti romanzi che ne raccontano le avventure, del Romanzo di Petra: che ne riveli il prima delle imprese, la famiglia in cui è nata, la formazione, i primi amori, le scelte vitali, il modellarsi della personalità per l'azione degli incontri fatti ma anche dei cambiamenti della Storia. Figlia di repubblicani, contraddittoriamente frequenta una scuola di suore, le cui aule sono intrise di un oppressivo senso del peccato. È la Spagna clerico fascista del dittatore Franco al suo tramonto: lei ne esce quando scoppiano le grandi proteste studentesche. Con la scoperta del sesso e i primi amori germoglia in Petra l'orgoglio femminile. Ma il vero squarcio nell'esistenza è il matrimonio «borghese»: la vita da «signora» le inocula quello scetticismo, quasi il nichilismo che, nel corso delle indagini, oppone ai valori per bene (che sono per lei il contrario della pietà che prova verso il vero dolore delle vittime). La scuola di polizia le offre il primo spaccato sociale a tutto tondo che si presenti ai suoi occhi. E se si guarda al panorama letterario, non costituisce un evento comune un autore che scrive l'autobiografia del suo personaggio; lo si può fare solo quando questo personaggio ha una personalità così forte che vogliamo sapere tutto della sua vita. Traduttore: Nicola M. Numero pagine: 464

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